ANNO V - 10 GIUGNO 1999
PROGETTO FAMIGLIE
E' stato firmato questa mattina l'accordo tra i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale - gli assessori Vander Maranini, Paola Castagnotto, Mario Canella, Francesco Ruvinetti - e quelli delle organizzazioni sindacali confederali - Giuseppe Ruzziconi e Rita Turati della CGIL, Paolo Paramucchi e Cinzia Bracci della CISL, Franco Barini della UIL - a favore di interventi sperimentali a sostegno delle politiche familiari.
L'intento è quello di riconoscere il "valore sociale" della genitorialità, attraverso interventi comunali che si integrino con la nuova normativa a sostegno delle famiglie con prole, prevista dalla finanziaria 1998. Si tratta di una prima fase, a carattere sperimentale, messa in atto da un gruppo operativo di progetto, il cui assunto principale è di dare rilievo al ruolo sociale delle famiglie destinatarie di promozione e aiuto, famiglie "normali", nuclei di convivenza e responsabilità che domandano di interagire con un sistema di servizi sempre più flessibile, con una città che armonizza i propri tempi di vita e di lavoro, con istituzioni in grado di sostenere il loro ruolo sociale.
Tre le tipologie di intervento previste in questo primo momento, rivolte alle famiglie anagrafiche con un reddito annuo massimo di 65 milioni lordi:
- l'integrazione economica all'astensione facoltativa dal lavoro (ex art. 7, legge 1204 del 1971) per un massimo di sei mesi, rivolta a lavoratrici e lavoratori in maternità/maternità che percepiscono un'indennità del 30% del salario. L'importo è di un milione e mezzo (250 mila lire al mese);
- l'integrazione economica aggiuntiva per le famiglie con un solo genitore (un milione una tantum oltre alle 250 mila lire mensili);
- l'integrazione economica rivolta a madri di cittadinanza italiana e residenti che non beneficiano del trattamento previdenziale dell'indennità di maternità. L'importo è di un milione per cinque mesi (200 mila lire al mese).
Alla futura Amministrazione vengono demandate misure più organiche e continuative, così individuate:
- sottoscrizione con le associazioni imprenditoriali di un protocollo per attivare un sistema di part-time nel periodo di astensione facoltativa dei lavoratori, che darebbe completezza al primo intervento sperimentale;
- istituzione di uno sportello informativo per le famiglie, in grado di aggregare tutte le informazioni relative alle opportunità, alle agevolazioni tariffarie e ai servizi rivolti ai nuclei familiari residenti a Ferrara;
- sviluppo di una ricerca socio-statistica volta a valutare il rischio di povertà per le famiglie di coniugi conviventi tra i 25 e i 40 anni.
I rappresentanti dell'Amministrazione Comunale hanno ricordato il grado di coerenza di queste iniziative con il quadro dei più recenti interventi dello Stato attuati o progettati per il sostegno alle famiglie. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato l'impegno delle organizzazioni confederali, che hanno fortemente voluto le misure a sostegno della genitorialità nel patto sociale stipulato a Natale dell'anno scorso, e hanno parlato della necessità di estendere i provvedimenti anche ad altri comuni ed enti locali.