ANNO V - 16 gennaio ’99
CONSIGLIO COMUNALE
La seduta di ieri del Consiglio Comunale è stata interamente dedicata all'esame e all'approvazione dei Bilanci delle Aziende AFM e AGEA.
AFM
Piano Programma per il triennio 1999-2001 -Bilancio di Previsione 1999 -
Con il voto favorevole di Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Gruppo Misto (Savini per Sdi e Dal Prà per Rinnovamento Italiano), Rifondazione Comunista e Verdi (contrari An, FI; astenuti Lega Nord) sono stati approvati il Piano Pluriennale per il triennio 1999-2001 e il Bilancio di Previsione 1999 dell'AFM. E' stato il presidente dell'Azienda Francesco Schito a illustrare in Consiglio i documenti di programmazione, affermando, tra l'altro, che "Il Bilancio prevede un incremento molto soddisfacente dei ricavi che potrebbero ammontare a circa 24 miliardi, con un 7,15% in più rispetto all'anno 1998. Il risultato di fine esercizio '99 prevede un utile finanziario netto di L.330.000.000 che sarà modificato in positivo dall'utile economico, derivante dalla differenza fra valori e costi di produzione. Si pone in evidenza che la proiezione al 31-12-98 allegata al Bilancio fissa un utile per tale esercizio di circa 800 milioni. Questo soddisfacente risultato è determinato dalle scelte aziendali compiute unitamente all'elevato impegno del personale che ha contribuito, operando in regime di concorrenza, in maniera decisiva alla fidelizzazione dell'utenza che appare ormai consolidata. Inoltre, le molteplici e qualificate iniziative intraprese (dall'educazione sanitaria e di prevenzione, alla fornitura di servizi aggiuntivi a favore dei cittadini, oltre a offrire un miglioramento d'immagine, hanno notevolmente soddisfatto l'utenza). Per l'anno 1999 l'azienda si pone anche l'obiettivo di procedere al completamento dell'automazione delle proprie strutture mediante il rinnovo completo dell'hardware e del software delle farmacie. Punto fondamentale nella strategia aziendale è inoltre l'introduzione del controllo di Gestione, che permetterà una più razionale individuazione dei parametri economici di riferimento per un maggior controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati. L'obiettivo finale da perseguire nei prossimi anni è l'introduzione del concetto della qualità totale intesa come incremento del grado di soddisfazione dell'utenza.
Gli interventi
Pierpaoli (Fi) - Di questo Bilancio non sono condivisibili nè gli intenti espressi nè il metodo contabile con cui viene sviluppato, poichè i dati assemblati non ci permettono di esprimere compiutamente un giudizio globale di carattere tecnico a suffragio di quello politico. E' poi particolarmente preoccupante ed evidente lo scarso riusultato di gestione delle farmacie comunali. Non converrebbe al Comune liberare i capitali immobilizzati in un solo settore e rivolgerli per un processo di sviluppo dell'intera città. Il consigliere ha quindi presentato tre risoluzioni. La prima di queste (nella quale si chiedeva un elenco degli interventi in campo sociale e i costi sostenuti per gli stessi nel corso del 1997 e 1998) è stata accolta. Respinte invece le successive nelle quali si chiedeva "l'avvio di uno studio di fattibilità per un progetto di accorpamento dei servizi amministrativi delle tre aziende comunali" e la "predisposizione di un piano per la messa in vendita delle farmacie comunali per ottenere il massimo risultato economico di mercato da utilizzare per lo sviluppo della città".
Marina Gionchetti (Ppi) - L'Afm ha raggiunto obiettivi importanti (come ad esempio la possibilità di prenotare direttamente visite mediche) che sollevano i cittadini da molti disagi e contribuiscono a un concreto miglioramento della qualità della vita. Auspicabile, a questo punto, il completamento degli altri servizi come la possibilità di pagare direttamente il tiket in farmacia e la consegna delle medicine a domicilio per categorie disagiate. Quale futuro per questa azienda? Per me c'è e deve esserci perchè per i cittadini la farmacia è un servizio di pubblico interesse e tale quindi deve restare per assolvere un vero ruolo sociale.
Dina Guerra (Ds) - Da rilevare il positivo trend dell'Azienda che negli ultimi quattro anni ha portato il suo fatturato da 18 a 23 miliardi sviluppando contemporaneamente quel cambiamento culturale che ha prodotto un miglioramento continuo verso l'utenza. Molti dei progetti presentati in questi anni sono stati realizzati e sono in via di completamento. L'Afm ha in tal modo dimostrato di saper coniugare le esigenze del mercato, il rispetto dei bisogni dei cittadini e la conseguente missione sociale che le compete e la quadratura dei bilanci. Va riaffermata l'importanza che resti a carattere pubblico.
Ferretti (An) - La funzione sociale delle farmacie comunali è lodevole. Pur riscontrando che il Bilancio presenta risultati positivi, non si può non rilevare quanto negativamente incidano gli elevatissimi costi di gestione dovuti soprattutto al costo dei dipendenti. Prevale, nella conduzione dell'Azienda, una gestione assistenzialistica nei confronti del personale.
Savini (Gruppo Misto-Sdi)- Le farmacie pubbliche non fanno assistenzialismo, pagano i loro dipendenti secondo i pubblici contratti di lavoro e da questo punto di vista non sono quindi raffrontabili con le farmacie private. E' invece evidente come questa azienda cerchi davvero di contenere al minimo le spese di gestione impegnandosi comunque a garantire la presenza del servizio in luoghi disagiati e poco remunerativi. Non credo che oggi ci siano le condizioni per valutare la possibilità di una privatizzazione delle farmacie pubbliche.
Fantoni (Rinascita Estense) - Sono stato fra i primi a chiedere la privatizzazione dell'Afm. Oggi le aziende municipali, pur gestite perfettamente, sono afflitte da una rigidità strutturale dovuta ai costi del personale. Oltre a questo livello di produttività non possono andare, l'unica speranza di miglioramento è vendere di più. C'è poi un'altra rigidità, voluta dalle leggi dello Stato. Quale futuro si prospetta? Se messe in vendita (a condizione magari per i privati di accollarsi compiti e servizi sociali) le aziende ferraresi porterebbero un guadagno di circa 120 miliardi con i quali si potrebbero migliorare l'illuminazione delle strade, costruire circonvallazioni e così via.
Cavicchi (Lega Nord) - Non è un Bilancio criticabile sotto l'aspetto della gestione che denota invece una certa linearità. La critica di fondo è nel riscontrare come l'utente della farmacia pubblica non possa avere un vantaggio diretto (ad esempio uno sconto) ma solo vantaggi indiretti di cui molto spesso non usufruisce. Vanno poi diminuiti i costi degli affitti per i locali delle farmacie, meglio acquistare gli immobili in uso. E' bene che le farmacie comunali continuino nel programma di realizzazione di nuovi servizi sociali.
L'assessore Canella ha rilevato come nelle considerazioni dei consiglieri non manchino apprezzamenti sulla correttezza, la qualificazione e l'efficienza dell'AFM, questo a prescindere dai vincoli amministrativi e contrattuali. Da ascrivere a merito degli addetti e dei responsabili dell'azienda l'importante ruolo svolto nell'ambito dell'educazione farmacologica e la funzione sociale svolta dalle farmacie che oggi hanno un bacino allargato e coprono costi di altre strutture operanti in zone meno privilegiate. Certo i tempi, le esigenze e le domande si evolvono, e dal punto di vista aziendale possono cambiare le esigenze. Cambiamenti che meritano una valutazione per poter vedere in futuro forme gestionali diverse. Abbiamo un ricco patrimonio, sia economico sia dal punto di vista della qualità dei servizi sociali, ma credo che effettivamente occorra avviare una riflessione su come riorganizzare una serie di servizi ed effettuare delle economie complessive, pur garantendo standard e qualità.
Merchiori (Rifondazione Comunista) - Esprimo un giudizio positivo su questo Bilancio. Ritengo che le farmacie comunali potrebbero gestire tutti i settori dei
servizi sociali e sanitari. Sono scettico sul futuro dell'azienda perchè c'è in atto un'aria di dismissione.
Ronchi (Verdi) - Si tratta di un'azienda importante, apprezzata, che produce utili. E' sbagliato, quindi, parlare di privatizzazione perchè è poco accorto vendere un'azienda che produce e che sa stare sul mercato. Ritengo
positivo il lavoro svolto finora.
Fortini (Popolari - Psdi) - Si tratta di un Bilancio che ha elementi innovativi. Esprimo un giudizio positivo sia sulla politica gestionale sia sulla qualità del servizio dato all'utenza. Notevole l'aspetto programmatorio dell'azienda nell'ambito della formazione e dell'educazione farmacologica. Credo debba restare un servizio di carattere pubblico proprio per le sue peculiari funzioni.
Brandani (An) - Sottolinea i notevoli costi del personale. In proposito fa tra l'altro riferimento a una notizia apparsa sulla stampa secondo la quale in Afm si sta procedendo all'assunzione di un terzo dirigente.
AGEA
Con il voto favorevole di Ds, Si-Pri, Popolari-Psdi, il consigliere Tagliani (Ppi) (contrari An, Fi, Lega Nord, Rinascita Estense; astenuti Verdi e Rifondazione Comunista e il consigliere Marina Gionchetti-Ppi) sono stati approvati il Piano Programma per il triennio 1999-2001 e il Bilancio di Previsione 1999 dell'AGEA. Vediamone i punti essenziali così come illustrati dal presidente dell'Azienda Giuseppe Corticelli.
Piano Programma per il triennio 1999-2001 - Il Piano è caratterizzato, per quanto di competenza, da un consistente piano di investimento (81 miliardi) rivolto allo sviluppo delle reti del teleriscaldamento e del riscaldamento gas (47 miliardi), all'avvio dell'impianto di energia elettrica (6 miliardi), all'adeguamento e potenziamento dei mezzi e delle strutture per la raccolta e smaltimento dei rifiuti (16 miliardi), al completamento dello stabilimento di via Diana in cui si unificheranno a breve tutte le attività aziendali ora distribuite nelle sedi di via Bologna e via F.Boario (12 miliardi). A questi investimenti si aggiungono quelli programmati dall'Amministrazione Comunale che riguardano la pubblica illuminazione (31 miliardi), il verde (757 miliardi) e soprattutto il settore ambientale (112 miliardi) per il potenziamento dell'inceneritore (termoconvertitore di via Diana).
Bilancio di Previsione 1999 - il Bilancio 1999 raggiunge il proprio equilibrio economico senza fare ricorso a modifiche tariffarie. Rimane inalterata la TARSU, applicata ancora per quest'anno, essendo stata rinviata al 2000 l'applicazione della tariffa per quanto concerne la gestione dei rifiuti, una gestione fortemente impegnata nella realizzazione delle indicazioni previste dal decreto Ronchi e del Piano Provinciale di smaltimento in relazione ai quali è prevista la riduzione al minimo della discarica e un forte incremento delle raccolte differenziate e recupero dei rifiuti. Altrettanto stabile è stata programmata la quota di tariffa del gas e teleriscaldamento di pertinenza AGEA, mentre è tendenzialmente in calo la quota di acquisto del gas dalla Snam, con benefico effetto sul bilancio aziendale e delle famiglie. Per la gestione del verde e della pubblica illuminazione l'azienda perseguirà il miglioramento degli standard qualitativi in relazione all'entità degli investimenti che saranno via via realizzati.
Gli interventi
Ferretti (An) - Pur rilevando come il teleriscaldamento sia un comparto che funziona e che guadagna, complessivamente non siamo soddisfatti della gestione Agea. Per quanto riguarda la raccolta differenziata va sviluppata l'attenzione dei cittadini. Saranno rispettati i parametri stabiliti dalla legge sulla raccolta differenziata? Quale lo stato attuale di realizzazione delle due stazioni ecologiche previste? Che fine fanno le ceneri della termocombustione?. L'equazione business - rifiuti non ci trova concordi perchè la salute dei cittadini è troppo importante. Temo che i vertici di Agea applicheranno il massimo delle nuove tariffe per i rifiuti.
Merchiori (Rifondazione Comunista) - La politica aziendale di questi 4 anni ha visto lo sviluppo dell'Azienda in un quadro nazionale fosco, dove domina la spinta verso la privatizzazione dei servizi pubblici locali, finora ritenuti una grande conquista per il nostro Paese. L'Agea, come analoghe strutture della nostra regione, ha le prerogative necessarie per competere sul mercato. Il recupero dei rifiuti è su livelli soddisfacenti ed è la testimonianza della validità della politica svolta finora dall'azienda. Quali le prospettive e quali cambiamenti strutturali si stanno preparando?
Fantoni (Rinascita Estense) - Positivo il livello raggiunto nel 1998 dalla raccolta dei rifiuti differenziati e positiva l'operazione "compost". Approvo la previsione di due isole ecologiche (ma c'erano anche lo scorso anno) ma ricordo che ci sono luoghi ancora non serviti e trasformati in discariche. Per me sono ancora pochi i tre miliardi spesi per l'illuminazione pubblica. Prima o poi tutte le aziende dovranno fare i conti con la concorrenza europea che potrà proporre gli stessi servizi a minor costo. Vanno quindi cercate più risorse anche se mi sembra che l'Agea abbia raggiunto il massimo della redditività.
Brandani (An) - Premette che affrontare il Bilancio di previsione di Agea senza prendere atto della confusione e della difficoltà in cui si è venuto a trovare il al vertice dell'azienda è imbarazzante. Per questi motivi pone una serie di interrogativi e di domande, alcune delle quali già oggetto di specifiche interrogazioni, riguardanti le vicende che hanno contraddistinto la guida dell'Azienda nell'ultimo anno: dimissioni del direttore generale, nomina del nuovo direttore generale, rifiuto del vice direttore di assumere la direzione.
Ronchi (Verdi) - Sono notevoli i passi in avanti fatti in questi anni da Agea, all'interno della quale è stato compreso che la battaglia ai rifiuti si fa con un sistema integrato. E' mancata, a livello provinciale, una politica dei rifiuti più efficace e coordinata. Abbiamo (e sbagliavamo come Verdi quando non ne volevamo la realizzazione) un inceneritore di primo livello che produce energia e che ben si inserisce nel progetto territoriale ambientale. Il verde pubblico è un grande patrimonio per la nostra città e andrebbe valorizzato.
Marina Gionchetti (Ppi) - Qual è il futuro strategico di Agea e quali prospettive si è data? Agea è fra le nostre aziende quella con minore valenza sociale ed è doveroso ricominciare a parlare del suo futuro. Esiste la possibilità di procrastinare l'uso della nostra discarica, oltre la chiusura prevista per quest'anno? I cassonetti intelligenti generano disparità nella forma di pagamento e incentivano l'abbandono dei rifiuti. La raccolta differenziata in città va rivista. Il bando per lo sfalcio dell'erba al massimo ribasso è sbagliato, perchè non garantisce la qualità di questo servizio.
Mauro Cavallini (Ds) - Per quanto riguarda il riciclaggio siamo in linea con i risultati regionali e al di sopra dei livelli previsti dalla normativa. L'Agea è sia uno strumento utile per la città sia un punto di riferimento per la provincia. La cura del verde pubblico, benchè migliorata, non è ancora soddisfacente, ma non dimentichiamo che siamo una delle 15 città italiane con maggiori spazi verdi.
Perazzolo (Fi) - Le previsioni di Agea in questi anni sono di chiudere in pareggio, ma si tratta di un equilibrio di comodo, che non può essere vero perchè noi sappiamo che ogni anno Agea dà al Comune utili consistenti. E' giusto che in questa azienda si utilizzino gli utili, spesso per servizi forniti in regime di monopolio? Non sarebbe meglio dare un ristorno ai cittadini? E' giusto coprire con utili di altri servizi i disavanzi e magari non ottimizzare la resa degli stessi? Il consigliere ha quindi presentato un risoluzione, respinta dall'Assemblea, nella quale si "chiede che il fondo costituito dai soldi pagati per l'allacciamento alla rete di distribuzione del gas metano, che pare di circa 7 miliardi alla fine del 1998 venga utilizzato per creare parcheggi nel centro storico".
Cavicchi (Lega Nord) - Sono tre anni che parliamo di "compost" ma ancora non abbiamo visto la realizzazione. Anche la riorganizzazione del piano di ritiro dei rifiuti non è ancora stata attuata. Nessuna attenzione ha poi ottenuto la nostra informazione dell'esistenza di forme alternative di smaltimento che permettono un consistente risparmio. Gli utili del bilancio Agea derivano in particolare dal servizio gas e dallo smaltimento rifiuti. Perchè non dare agli utilizzatori di questi servizi un ritorno immediato? Ci si interessa meno ai servizi che non danno un vantaggio. Occorre rilanciare il verde pubblico, impegnarsi più a fondo nel miglioramento dell'illuminazione pubblica e nella raccolta dei rifiuti in centro. nella pulizia degli escrementi dei cani.
Campana (Si-Pri) - Ferrara ha bisogno di vedere sviluppata l'energia pulita del teleriscaldamento. Molte delle promesse della geotermia sono state mantenute; invito il Sindaco e la Giunta ad elaborare una tariffa differenziata del teleriscaldamento per le imprese rispetto alle abitazioni. Questo aiuterà la ripresa economica. Sono favorevole al mantenimento dell'Agea come Azienda pubblica.
Siamo di fronte ad un'azienda strutturalmente sana, ha detto il Sindaco a conclusione del dibattito, che rapidamente potrà ritrovare una tranquillità operativa. Questo avverrà con la conclusione dell'azione della Magistratura. Dopo aver riconfermato la sua fiducia al Presidente ha sottolineato che l'azienda deve rimanere pubblica anche se per alcuni comparti o servizi particolari potrebbe stipulare convenzioni con strutture esterne.
LAVORI IN VIA MORTARA
L’inizio dei lavori di rifacimento della sede viaria in via Mortara è stato prorogato alla seconda metà di aprile ’99. La decisione, presa dall’Amministrazione Comunale in accordo con Agea, si è resa necessaria per la concomitanza delle opere di rinnovo e manutenzione delle condotte del gas da parte di Agea che, per limitare il più possibile i disagi per i cittadini evitando l’interruzione dell’erogazione in un periodo poco opportuno come quello invernale, realizzerà una condotta provvisoria esterna. Conclusi i lavori dell’Agea, inizierà l’intervento di rifacimento complessivo della via.