Ferrara, 13 febbraio 2001

COMUNICATO STAMPA

CONFERENZA STAMPA

"Corriferrara"

Giovedì 15 febbraio alle 11.30, nella sala di Giunta della Residenza Municipale, sarà presentata alla stampa l'edizione 2001 della manifestazione podistica "Corriferrara", in programma domenica 18 febbraio. All'incontro saranno presenti l'assessore allo Sport Alessandro Bratti e l'organizzatore Giancarlo Corà.

 

CONSIGLIO COMUNALE - Seduta del 12 febbraio

E' iniziata ieri sera, con la seduta riservata all'Amsefc, la serie di Consigli Comunali dedicati all'approvazione dei Bilanci di Previsione delle Aziende e del Comune di Ferrara.

AMSEFC

Con i voti favorevoli dei Gruppi Consiliari Ds, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi, Ppi, Sdi, Democratici (contrari FI e An; astenuti Riformatori) il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio Preventivo per l'esercizio 2001 e il Piano Programma per il triennio 2001-2003 dell' Amsefc.

La scheda

L’Amsefc è operante dal 1975 e, a tutt’oggi, è l’unica azienda pubblica in Italia a fornire l’intera gamma dei servizi funerari con una dimensione economica di circa 18 miliardi e mezzo. Si avvale di 104 dipendenti di cui 26 amministrativi e direzionali (compreso il direttore e i due dirigenti) e 78 tecnici e operativi suddivisi per i vari servizi, con un costo di personale previsto, di circa 6,5 miliardi. Oltre ad onoranze e trasporti funebri, l’AMSEFC gestisce i 38 cimiteri del territorio comunale, i due israelitici e, mediante convenzioni, quelli di Vigarano Mainarda, Voghiera, Masi Torello, S.Agostino in provincia di Ferrara, e di S.Giovanni in Persiceto e Crevalcore in provincia di Bologna, per un totale di 61 cimiteri. Tale numero è destinato ad accrescere in virtù di nuove convenzioni, attualmente in fase di definizione, con altri Comuni fuori provincia. La quota di mercato del servizio di onoranze funebri, svolto in regime di concorrenza, si attesta al 60%, con una previsione di ricavo per il 2001 di circa 4,7 miliardi. Gli altri componenti positivi di Bilancio prevedono circa 10,8 miliardi di lire per i servizi cimiteriali, 947 milioni per i trasporti funebri, 770 milioni per il servizio fiori e oltre 1 miliardo per l’illuminazione votiva. I servizi centrali incidono per circa 766 milioni. Il 2001 dovrebbe rappresentare per l’AMSEFC un anno di svolta importante per la prevista trasformazione dell’azienda in S.p.A. a norma della L. 127/1997, il cui art. 17 permette un mero cambiamento di veste giuridica ma consente la continuità gestionale. Gli obiettivi perseguiti negli ultimi anni, ancor più validi oggi che l'Azienda agisce in piena autonomia giuridica ed imprenditoriale, riguardano soprattutto la politica di ampliamento del bacino di utenza che si sta rivelando estremamente efficace, con riflessi positivi sia sul piano economico che sull’occupazione. La pianificazione cimiteriale viene invece rivista alla luce dell’incremento costante della cremazione a seguito della dotazione, anche a Ferrara, dell’impianto medesimo. Gli interventi cimiteriali per il 2001 riguardano i cimiteri di Cona, Porotto, S. Martino, Francolino, S. Egidio, Cassana e S. Luca, per un importo complessivo di circa 1,1 miliardo di lire. Tale piano di interventi è stato identificato sulla base delle priorità verificate complessivamente, alla luce dei reali fabbisogni. Viene inoltre prevista nel 2001, come già evidenziato nel Piano Poliennale dell’anno scorso, l’identificazione di un’area da adibire a cimitero per animali, anche per soddisfare le numerose richieste avanzate all’Azienda dai cittadini ferraresi. Infine, la politica del personale è stata programmata per il 2001 anche in relazione alla necessaria riorganizzazione dei servizi, che deve attuarsi dinamicamente in risposta alle continue nuove realtà con cui l’Azienda si confronta.

Nella discussione, seguita alla relazione illustrata dal presidente dell'Azienda Massimo Colombari, sono intervenuti i consiglieri Dina Guerra (Ds), Mario Zamorani (Riformatori), Gianfranco Viviani (Democratici), Alberto Carion (An), Federico Saini (Fi), Giovanna Marchianò (Pdci), Massimo Masotti (FI), Enrico Brandani (An), Ugo Taddeo (FI), Francesco Perazzolo (FI) e il vicesindaco Tiziano Tagliani.

Queste le delibere approvate

Permuta dei Bastioni

E' stata approvata con il voto favorevole di An, Ds, Pdci, Rifondazione Comunista, Verdi, Sdi, Riformatori (astenuti FI e Democratici), la delibera relativa all'"Individuazione delle aree comunali interessate dalla procedura di permuta con le aree dei Bastioni" (assessore alla Pianificazione Urbana, Territoriale e Mobilità Carlo Magnani). L'atto prevede la permuta a trattativa privata, preceduta da gara informale, delle aree comunali in via Darsena (ex Mof e Darsena di San Paolo - valore stimato 16 miliardi e 338 milioni), in via Gulinelli (valore 2 miliardi 134 milioni), in via Foro Boario (area ex Foro Boario - valore stimato 7 miliardi e 265 milioni) con le aree dei comparti di proprietà privata dei Bastioni di via Copparo, via Frutteti e via Pomposa.

Nel corso del dibattito, che ha visto la presentazione da parte del consigliere Francesco Perazzolo, a nome del Gruppo Fi, di 12 emendamenti 2 dei quali approvati dall'Assemblea, sono intervenuti:

Gianfranco Viviani (Democratici) - la delibera è di grande valenza politica ed economica. Ha una data di nascita lontana nel tempo e sul merito e sul giudizio preferisco astenermi.

Francesco Perazzolo (Fi) - questa delibera è complessa e giunge in Consiglio Comunale senza il dovuto esame da parte della Circoscrizione Est; la Circoscrizione Centro ha espresso perplessità nei confronti dei progetti presentati nelle aree oggetto della permuta (area ex Mof). Il percorso della delibera non è chiaro e soddisfacente.

Fausto Facchini (Pdci) - in Commissione sono stati chiariti tutti gli aspetti della delibera e non ritengo che ora occorra altro tempo per riflettere. Si prospetta un ragionamento serio su un'area importante della città, la zona di via Darsena, ridimensionando un'espansione a est a cui pochi credevano veramente. E' una delibera trasparente e solo la Circoscrizione Centro ha espresso dubbi su una parte specifica di essa. Chiede se sia possibile stabilire che il 15-20% delle aree comunali venga assegnato a Piani di Edilizia Popolare.

Enrico Brandani (An) - quelli di FI sono emendamenti migliorativi che vanno approfonditi e valutati. E' una delibera che ha origini lontane quando nella zona Est della città si andavano ipotizzando progetti in parte realizzati (Iperconad, risanamento area ex Fornace) a cui noi eravamo fortemente contrari. Oggi non possiamo che essere soddisfatti perché l'Amministrazione mette uno "stop" a un'espansione mai condivisa. Vanno chiariti ancora molti aspetti del provvedimento e per questo avevamo chiesto, già in Commissione, di rimandare il dibattito in Consiglio.

Alessandro Borghi (Rifondazione) - quella che ci viene proposta è una delibera che rappresenta una parte di un percorso da completare. Il nostro voto sarà favorevole, auspicando che l'Amministrazione possa individuare successivamente criteri certi di attuazione, nel rispetto degli orientamenti espressi dal Consiglio.

Franco Bianchi (Ds) - questa delibera, se approvata, avvierebbe un processo positivo, un buon modo di procedere. Il tutto andrà in seguito definito poiché oggi non è possibile sapere quanto volume di edificazione sarà trasferito dai Bastioni alle nuove aree e in che modo lo stesso sarà realizzato. L'importante è fissare una proposta chiara, come ha fatto questa l'Amministrazione.

Francesca Cigala Fulgosi (Verdi) - la delibera tenta di porre rimedio a un grave errore commesso nel passato con la scelta di espansione edilizia dei Bastioni. Siamo favorevoli al contenuto di questo nuovo provvedimento perché punta al risanamento di aree abbandonate della città e va invece a salvaguardare aree di grande importanta paesaggistica come quelle vicine alle Mura nella zona Est. Ora il nostro auspicio è che, oltre a stabilire i prezzi di queste nuove aree, vengano fissati i giusti criteri di edificabilità.

Mario Zamorani (Riformatori) - è da un anno che l'Amministrazione ha cambiato rotta sui Bastioni, focalizzandosi su altre zone della città. Occorre però fare attenzione all'evoluzione di questo nuovo assetto urbanistico: siamo qui oggi non per valutare dei progetti definitivi ma semplicemente un orientamento dell'Amministrazione.

Romeo Savini (Sdi) - difendo il Piano Regolatore vigente e mi dispiace constatare che dopo la sua approvazione non sia stato "governato", ma abbandonato alle logiche di mercato e agli eventi. La normativa in materia avrebbe aiutato gli amministratori ad utilizzare il Piano nel migliore dei modi, ma così non è stato. Questa è un'operazione correttiva che si rende necessaria per porre rimedio a una situazione "fuori controllo", con il rischio di vedere l'ampliamento della periferia insieme alla presenza di aree vuote e inutilizzate all'interno della città. Chiedo a questa Giunta e al Sindaco di approntare al più presto un "Piano dei Servizi" con lo scopo di pianificare progetti d'espansione e modifiche al Piano Regolatore Generale.

L'assessore Carlo Magnani precisa che "questa delibera non ha implicazioni economiche, ma individua solo aree dove sarà possibile edificare. La Circoscrizione Est non è stata coinvolta nell'esprimere un parere perché nell'intervento non sono previste aree di sua pertinenza. La Circoscrizione Centro ha avuto modo di vedere bozze di progetti per meglio comprendere il senso dell'atto nella fase di illustrazione. Le perplessità espresse sono premature poiché non sappiamo ancora con certezza cosa verrà costruito. Sono d'accordo nel mantenere l'indirizzo di valorizzare e proteggere il verde pubblico, ma non di limitare la cubatura delle aree pubbliche. Occorre fare attenzione che nelle zone individuate non si creino situazioni estranee al tessuto sociale della città. Non dobbiamo prevedere quindi solo aree residenziali che potrebbero chiudersi in se stesse, ma inserire, per esempio, progetti di edilizia popolare che consentano l'accesso a fasce di cittadini come giovani e anziani. Oggi non possiamo dire "stop" ai Bastioni, ma possiamo offrire l'opportunità ad alcuni imprenditori e alla città di partecipare a un meccanismo nuovo. Non mi preoccuperei di porre, in questa fase, vincoli o condizioni ai criteri di edificabilità senza aver definito obiettivi e progetti. Piuttosto, sono curioso di vedere le proposte di progetti che scaturiranno in seguito. Tutte le tappe che porteranno alla definizione di questa delibera vedranno sempre il diretto coinvolgimento del Consiglio Comunale. Nella fase preparatoria abbiamo incontrato anche gli imprenditori: con loro abbiamo concordato una parte delle procedure per dare a tutti la possibilità di partecipare a questa che, ritengo, vada considerata un'importante occasione per loro e per la città.

Federico Saini (Fi) - preannuncia il voto di astensione se saranno accolti gli emendamenti.

Maurizio Buriani (Ds) - la delibera ha tutte le caratteristiche di chiarezza e di trasparenza che la rendono condivisibile.