ANNO IV 10 FEBBRAIO 1998 CONSIGLIO COMUNALE – seduta del 9 febbraio ‘98 Con le relazioni degli assessori Florio Ghinelli, Mario Canella e Francesco Ruvinetti è iniziata ieri pomeriggio, in Consiglio Comunale, l’iter che dovrà portare entro la fine del mese in corso all’approvazione dei Bilanci di previsione del Comune, delle Aziende speciali e del Teatro Comunale. La relazione dell’assessore Ghinelli Gli Amministratori del Comune di Ferrara, in linea con quanto disposto dal Governo, ( sul cui operato l’assessore ha espresso una valutazione molto positiva) si sono fatti carico del contenimento del fabbisogno finanziario, confermando la ferma adesione all’obiettivo nazionale di ammissione dell’Italia in Europa. Sul versante dei costi si è proceduto con l’intento di evitare tagli indiscriminati, preferendo ad essi l’individuazione selettiva dei possibili risparmi ed il differimento delle spese rinviabili al futuro. Dopo una lunga serie di incontri e confronti è stata perfezionata una manovra (il Bilancio di previsione 1998 del Comune è di 222 miliardi) che ha portato al recupero di un fabbisogno iniziale di 11 miliari e 800 milioni. Il risultato è significativo soprattutto se si pensa che è stato conseguito senza toccare le aliquote ICI: ciò ha consentito ai cittadini ferraresi di risparmiare in termini di minori esborsi, una cifra di poco inferiore ai 5 miliardi. Un miliardo e mezzo si prevede di recuperare con la lotta all’evasione. Il calo dei trasferimenti dello Stato e l’incremento delle spese (quest’ultimo attribuibile per 1 miliardo e 660 milioni al blocco dei pensionamenti imposto dalla legge finanziaria), sono stati compensati da una serie di operazioni correttive. Il taglio più consistente lo hanno subito gli Assessorati, il cui budget 1997 è stato ridotto di circa 4 miliardi e 800 milioni. La percentuale di riduzione dei costi non è stata applicata in modo indifferenziato, ma ha tenuto conto delle priorità sociali e della natura dei servizi offerti ai cittadini. Non sono state sottratte risorse alla sanità e ai servizi sociali e sono state apportate modifiche di modesta entità alla pubblica istruzione, all’ambiente, al commercio, al turismo e alla comunicazione. Interventi più decisi riguardano invece gli altri Assessorati, ove il contenimento della spesa è in gran parte attribuibile alla riduzione dei contributi (peraltro compensati per i soggetti economici dai fondi strutturali europei dell’Obiettivo 2) ed alla forte contrazione degli incarichi professionali. Per il personale il taglio ipotizzato è di 1 miliardo e 300 milioni. Le spese generali si riducono rispetto al consuntivo ’97 di 985 milioni e questo è frutto di un’opera di razionalizzazione dei costi fissi di struttura finalizzata al recupero di flessibilità ed efficienza. Maggiori entrate per 500 milioni derivano dall’incremento del 20% previsto dalla finanziaria dell’imposta sulla pubblicità e sui diritti relativi alla pubbliche affissioni. Per quanto riguarda la TARSU, L’aumento rispetto al passato esercizio è di 2 miliardi e 122 milioni. Tale incremento è stato proposto in seguito all’entrata in vigore del Decreto Ronchi, che, da un lato richiede ai Comuni un maggiore impegno in termini di tutela ambientale e sanitaria e, dall’altro, prevede - a partire dal 1999 - L’istituzione di un regime tariffario in grado di assorbire il 100% dei costi del servizio. Poiché il vigente regolamento comunale impone la copertura di almeno 1’85% dei costi, si è ritenuto opportuno graduare l’incremento della tassa ed applicare una maggiorazione dell’8% in grado di recuperare l’inflazione, gli oneri relativi alla raccolta differenziata e l’intero costo dello spazzamento. Ulteriori aumenti riguardano i prezzi dei servizi a domanda individuale che subiscono un incremento medio del 10%, corrispondente a 574 milioni. Per quanto riguarda le rette delle scuole materne e degli asili nido, che erano state aggiornate con decorrenza 1° gennaio ’98, è in programma - a partire dalla primavera prossima - lo studio per l’applicazione di un sistema di tariffe calcolate in base a nuovi scaglioni di reddito: ciò consente di tener conto delle reali condizioni economiche delle famiglie e di differenziare la raccolta senza incidere sulle fasce più deboli. Si tratta di un passo obbligato dalle esigenze di bilancio, dettato anche dal fatto che le tariffe dei servizi a domanda individuale non subivano variazioni dal 1993 e che il costo pro- capite per abitante è fra i più bassi a livello regionale. La relazione dell’assessore Canella Questo è il secondo anno in cui le Aziende operano non più come municipalizzate e quindi come ‘aziende organo’ del Comune, ma come speciali, dotate di una propria personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale, patrimoniale e fiscale, oltre che di una propria capacità autorganizzativa derivata dalla disponibilità di un proprio statuto e di un interno ed esclusivo potere di regolamentazione. Con questa trasformazione le aziende hanno conseguito lo "status”, di vere e proprie imprese, in grado di misurarsi, con pari autonomia gestionale, con il variegato mondo delle imprese pubbliche e private. L’unica, se pur non irrilevante differenza, è che le aziende, quali enti strumentali dell’ente locale che le ha costituite, non perseguono fini propri, ma quelli definiti dall’ente locale. Nella nuova veste di “imprese” debbono dimostrare non solo capacità di corretta gestione, ma anche capacità di innovazione e sviluppo, nel senso che le aziende per essere imprese non basta che sappiano produrre o gestire beni e servizi, ma debbono saper organizzare, saper vendere, saper investire. Proprio perchè “beni pubblici” la loro efficienza in un’ottica aziendale è essenziale perchè ogni diseconomia diviene un peso e un disservizio per tutta la comunità locale. A.G.E.A. - Si tratta di un’azienda da tempo impegnata sul fronte del cambiamento in termini di sviluppo tecnologico, di allargamento della tipologia dei servizi, di ampliamento delle proprie dimensioni e di integrazione con altre realtà aziendali. Per il prossimo futuro sono state individuate alcune direttrici di cambiamento. La prima riguarda la gestione dei servizi ambientali, anche sulla base del “decreto Ronchi” con il quale viene reimpostata tutta la materia della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti: -in termini di corrispettivo, in quanto a partire dal prossimo esercizio (1 gennaio '99) lo stesso non sarà più rappresentato da una tassa direttamente percepita dal Comune ma da una tariffa direttamente introitata dall’azienda; in termini economici, poiché la normativa prevede di porre a carico della tariffa non solo il costo puro del servizio, ma anche il finanziamento degli investimenti e la remunerazione del capitale di rischio; in termini di smaltimento, che deve essere sempre più rispettoso dell’ambiente, facendo più ampio ricorso alla termoconversione piuttosto che alla discarica; in termini di individuazione di ambiti ottimali per la gestione dei rifiuti; in termini di potenziamento e sviluppo della raccolta differenziata; in termini di contenimento nella produzione dei rifiuti. Una seconda direttrice di cambiamento riguarda l’ ipotesi di addivenire ad una trasformazione dell’azienda che andrà verificata, attraverso un attento studio di fattibilità, valutazione tecnica, confronto con i soggetti politici, sociali ed economici. Ciò che comunque occorre perseguire - quale che sia la forma giuridica - è l’obiettivo di fornire all’azienda nuove opportunità di sviluppo capace di misurarsi con il mercato anche mediante l’eventuale coinvolgimento di soggetti privati, capaci di apportare all’azienda medesima nuovo know-how nuove e più ampie possibilità di investimento, capacità innovative di management. Il che non significa venir meno alla sua “missione” sociale. Sottolineo comunque l’esigenza che nell’ambito del futuro piano gestione rifiuti provinciale, l’ AGEA con le proprie tecnologie può e deve concorrere con un ruolo di pregio. Rilevo poi, per la parte degli investimenti stimati nella relazione presentata dall’azienda in circa 100 miliardi, la previsione di una nuova linea di termodistribuzione con turbina per cogenerazione di energia elettrica. A questo fine il Comune ha presentato alla Unione Europea un progetto per concorrere al cofinanziamento dell’intervento. Ugualmente si è presentato a bando della stessa Comunità Europea un progetto (Geonet) tendente ad ampliare la rete geotermica per estendere in maniera ottimale questo servizio. A.M.Se.F.C. Per l’ AMSeFC gli obiettivi programmatici sono in gran parte diretti a consolidare la sua immagine di azienda leader a livello nazionale, portatrice di esperienze e conoscenze oltre che di knov-how tecnologico a cui molte altre aziende, sorte più recentemente, fanno ricorso. In specifico, gli indirizzi programmatici proposti dall’azienda riguardano: - le politiche di investimento (completamento nel 1998 dell’impianto di cremazione nel cimitero della Certosa, costruzione di manufatti in zone monumentali della Certosa, costruzione di cellette funerarie nel cimitero di San Luca, potenziamento dei cimiteri di Casaglia e Pescara, creazione di una zona servizi nella Certosa, ristrutturazione di impianti di illuminazione votiva, anche a fini di risparmio energetico, in alcuni cimiteri quali: la Certosa, Pontelagoscuro, Porotto, San Martino. Quacchio e San Luca); - l’ampliamento del bacino di utenza, aumentando i rapporti convenzionali con altri Comuni della Provincia ed anche con quelli fuori dal territorio provinciale ( allo stato attuale, le convenzioni in essere riguardano, nel campo delle gestioni cimiteriali, i Comuni di Voghiera, Vigarano Mainarda e Sant’Agostino e, in quello dell’illuminazione votiva il Comune di San Giovanni in Persiceto); - l’allargamento della gamma dei servizi (la produzione e commercializzazione di software specialistici, già oggi venduti a molti altri Comuni, l’avvio di un’attività del tutto innovativa quale i campi completamente a verde ed arredati con piante officinali, mantenute a cura dell’Azienda per 12 anni, l’abbonamento del servizio del fiore fresco reciso sulle tombe della Certosa e dei cimiteri del centro urbano, la manutenzione del verde privato su tutte le tombe dei cimiteri della città e del forese; - l’attività di studi e consulenze ad altri Comuni. Sul fronte della politica tariffaria c’è da rilevare la scelta dell’Azienda di mantenere l’incremento delle tariffe all’interno del tasso d‘inflazione programmato (1,8 %). Con tale manovra ci si propone, da un lato, di accentuare la connotazione sociale per determinati servizi in un settore così delicato di rapporti con il cittadino e, dall’altro, di mantenere un’adeguata competitività di mercato per i servizi più strettamente commerciali. A.F.M. Per quest’Azienda l’obiettivo principale è di dimostrare la validità e la convenienza della presenza sul territorio di una fitta rete di farmacie comunali, che operano in regime di concorrenza con quelle private. Due sono i principali obiettivi che l’Azienda intende perseguire nel prossimo triennio: - dare alle farmacie comunali un ruolo a livello di quartiere, cercando sinergie con le Circoscrizioni, in modo da creare un presidio che possa rispondere alle esigenze e alle richieste dei cittadini, anche in termini di servizi; - configurare la farmacia comunale come centro di riferimento per la salute e cioè come una struttura chiamata a contribuire alla realizzazione di processi di educazione sanitaria, di promozione della salute e di corretto uso del farmaco. Per l’attuazione di questi obiettivi l’Azienda si propone anche di potenziare sinergie operative con altre strutture socio - sanitarie ed educative del territorio, quali l’ASL, la scuola, l’associazionismo, le circoscrizioni, ecc. Considerato che per il perseguimento di questi obiettivi, un ruolo decisivo deve essere svolto dagli operatori delle farmacie comunali, quali “terminali” di raccordo con il territorio e l’utenza, l’Azienda intende riservare una specifica attenzione, anche in termini di risorse, alla loro formazione. Infine, non minore attenzione l’azienda intende dedicare agli aspetti strutturali e logistici di alcune farmacie, rivolti in particolare a: - abbattimento delle barriere architettoniche, creazione di spazi organizzati per le - attività di consulenza e di assistenza all’utenza; - creazione di spazi per servizi di auto-diagnosi; - individuazioni logistiche più idonee a corrispondere alle esigenze del territorio, di cui l’esempio più recente è costituito dallo spostamento della farmacia “Pomposa” nei locali dell’ex Taverna. La relazione dell'assessore Ruvinetti Rimandando gli approfondimenti alla relazione che il Presidente del Teatro Alessandra Zagatti farà in una delle prossime sedute consiliari, ha fornito una sintetica scheda economica finanziaria sul Teatro. "Il '97 ha chiuso per la prima volta con un avanzo di amministrazione che consentirà di coprire parte dei disavanzi pregressi (disavanzi che ammontano a circa 530 milioni), e di destinare una somma di 246 milioni alla celebrazione del Bicentenario del Teatro, che vanno ad aggiungersi ai 2 miliardi erogati dallo Stato. Per il '98 si prevede una riduzione dei costi generali di gestione e un intervento sui programmi autunnali '98/'99. Sono previste entrate (Comune, Provincia, Regione, Stato, biglietti e abbonamenti, Cassa di Risparmio, altri) per 7 miliardi e 287 milioni che andranno a pareggiare i costi previsti. Mozione del Gruppo dei Verdi Prima della presentazione delle relazioni, ieri sera il Consiglio ha approvato con i voti favorevoli dei Gruppi Ad-Pds, Verdi, Rifondazione Comunista, Si-Pri, Ppi, An e Cdu-Fi (astenuti Rinascita Estense e il consigliere Vittorio Luppi del Gruppo Ad-Pds), la mozione presentata dal consigliere Alberto Ronchi (Verdi) sulla gestione del verde pubblico comunale. Questo il testo della mozione: "Il Consiglio Comunale di Ferrara nella sedute del 9 febbraio 1998, premesso che in data 27 luglio 1993 è stato deliberato l’affidamento all’Agea di servizio di manutenzione del verde pubblico, rilevato che tale affidamento è stato motivato dalla necessità di effettuare gli interventi manutentivi con maggiore tempestività ed efficienza, constatato che la insufficiente assegnazione di fondi all’Agea non ha consentito di raggiungere i risultati sopracitati, chiede il ritorno del servizio di gestione del verde pubblico in seno all’Amministrazione Comunale, ricostituendo, presso l’Assessorato all’ambiente, un servizio specifico, dotato di un organico adeguato, nel numero dei dipendenti e nelle professionalità, alle reali esigenze della città." Gli interventi L'assessore all'Ambiente Alessandro Bratti ha espresso dubbi sulla positività della soluzione proposta da Ronchi spiegando, tra l'altro, che si tratterebbe di riorganizzare un servizio che oggi non esiste più nella struttura comunale. Questa azione risulterebbe costosa e molto complessa. Caselli (Ad-Pds) - Il verde pubblico è una parte molto importante della nostra città e va preservato. Anche se le perplessità dell'assessore Bratti hanno un fondamento e la proposta di Ronchi potrebbe non essere la giusta soluzione, occorre prendere provvedimenti al più presto. Fondamentale potrebbe risultare il ruolo delle Circoscrizioni nel gestire il verde di propria pertinenza territoriale. Brandani (An) - D'accordo con la mozione di Ronchi, manifesta perplessità sulle affermazioni dell'assessore Bratti, ritenendole divergenti da quelle della maggioranza. La proposta va approfondita in tutti i termini. Non ritiene che le Circoscrizioni possano avere un ruolo in questa gestione. Perazzolo (Cdu-Fi) - Nel documento si chiede la giusta rettifica alla decisione presa nel '93 di affidare ad altri la gestione del verde pubblico. Il ritorno di questo servizio alla gestione diretta da parte del Comune potrebbe anche non essere la soluzione migliore in assoluto ma, considerando la situazione attuale, sicuramente è una buona soluzione. Dal Prà (Ad-Pds) - Occorre un intervento urgente in un settore che oggi dimostra di essere poco curato. Ferrara è una città ricca di verde pubblico e privato e non possiamo permetterci di abbandonarlo. Fantoni (Rinascita Estense) - Si dichiara in sintonia con le affermazioni dell'assessore Bratti. Un passo indietro nella direzione proposta da Ronchi, sarebbe azzardato. Nell'ultimo periodo si è potuto vedere un notevole recupero di attività nella cura del verde. MOSTRA Domani, mercoledì 11 febbraio alle 17.30, verrà presentata allo Studio D'Arte Dolcetti (via Terranuova 21/a) la mostra "Grandi Alberi a Ferrara". La rassegna grafica, patrocinata dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ferrara, raccoglie una serie di incisioni di Federica Galli. Nel corso della presentazione verranno proiettati il video di Andrea Barra "Il giardino delle magnolie" e diapositive sugli alberi monumentali ferraresi di Dario Berveglieri con commento di Marco Lorenzetti. ARIOSTEA Giovedì 12 febbraio alle 17, nella sala Agnelli, il ricercatore storico Francesco Scafuri terrà una conversazione sul tema "Il complesso di San Paolo da carcere criminale a struttura polivalente". L'iniziativa è curata dagli "Amici dei Musei" e da "Ferrariae Decus". CIRCOSCRIZIONI Giardino Arianuova Doro Il Consiglio si riunirà domani, mercoledì 11 febbraio alle 21, nella sede di via Ortigara 12, per la presentazione dei Bilanci preventivi '98 del Comune, delle Aziende Speciali e di iniziative dell'Assessorato alle Attività Economiche e Produttive per lo sviluppo economico e sostegno dell'occupazione. All'incontro sarà presente l'assessore comunale Mario Canella. Via Bologna Giovedì 12 febbraio alle 21, nella sede di via Bologna 49, la commissione Scuola si riunirà per un aggiornamento sulla prossima edizione del Carnevale e sulla situazione delle scuole sedi di Cre, e per predisporre un documento sulla determinazione delle rette degli asili. -------------------------------- Sempre giovedì, nella stessa sede e alla stessa ora, il Consiglio si riunirà per completare l'esame ed esprimere un parere sul Bilancio di previsione '98 e sul Piano Pluriennale Investimenti '98/2000. Tra gli altri argomenti all'ordine del giorno: impegni di spesa per interventi di copertura nella scuola media De Pisis e per il servizio di sorveglianza extra- scolastica. All'incontro interverrà l'assessore Vainer Merighi.