ANNO IV 17 FEBBRAIO '98 CONSIGLIO COMUNALE - seduta del 16 febbraio '98 Con i voti favorevoli di Ad-Pds, Verdi, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Cdu-Fi, Rinascita Estense, An e Lega Nord (contrario il Gruppo di Rifondazione Comunista), il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera, al termine della seduta dedicata all'agricoltura, un Ordine del Giorno sulla situazione di questo comparto e sulle sue prospettive. A questa seduta del Consiglio hanno preso parte i rappresentanti delle organizzazioni agricole, delle cooperative e del sindacato, l'assessore provinciale all'agricoltura Gabriele Ghetti e quello regionale Guido Tampieri. I lavori sono stati aperti dall'assessore alle attività produttive e all'agricoltura del Comune di Ferrara Mario Canella. Gli interventi Assessore Mario Canella - Con questo incontro l'Amministrazione Comunale vuole aprire una nuova fase di attenzione e collaborazione con le realtà del mondo agricolo locale. L'agricoltura potrà risollevarsi da questa situazione di crisi solo con una politica economica di integrazione territoriale dove il Comune assume il ruolo di centro di coordinamento per favorire il dialogo tra le diverse realtà (servizi per l'agricoltura, ricerca applicata, strutture imprenditoriali di produzione e di mercato). Il Comune intende impegnarsi per sviluppare l'agricoltura anche creando i presupposti "ambientali" favorevoli, utilizzando strumenti urbanistici rispondenti alle esigenze degli operatori del settore, tutelando l'ecosistema in cui gli agricoltori operano, erogando servizi pubblici per la comunità, equilibrando il più possibile la pressione fiscale, sostenendo con finaziamenti le iniziative e i progetti innovativi degli imprenditori agricoli. Mauro Tonello (Coldiretti) - I problemi dell’agricoltura devono coinvolgere tutta la società. A Ferrara questo è un settore molto importante, l’unico che riesce a muovere altri 32 settori. L’effetto della globalizzazione dei mercati incide sfavorevolmente sul nostro comparto e se le regole attuali resteranno queste sarà una resa per tutti. Chiede al Consiglio Comunale maggiore attenzione ai Prg che tendono a ingessare il territorio rurale . Mauro Ferrari (Confederazione Italiana Agricoltori) - Siamo il secondo Comune in Italia per numero di ettari riservati all’agricoltura e disponiamo di una professionalità e di una tipicità che hanno bisogno di essere valorizzate. Auspica un maggior sostegno all’ortofrutta e il miglioramento dei servizi per chi vive ed opera nelle zone rurali. Sollecita inoltre servizi di monitoraggio sul verde pubblico e privato per contenere l’infezione delle piante, provvedimenti efficaci contro l’invasione delle nutrie e un concreto impegno da parte delle istituzioni per portare a Ferrara nuovi insediamenti industriali. Carlo Alberto Roncarati (Unione Agricoltori) - Va sicuramente denunciata a livello nazionale una assoluta mancanza di una seria programmazione agricola. Chiediamo il sostegno dell'Amministrazione Comunale per far conoscere a fondo le nostre problematiche. Dal Comune ci aspettiamo però maggiore equità fisacale: siamo molto critici nei confronti dell'Irap e auspichiamo l'utilizzo dello strumento impositivo ICI in modo veramente flessibile, che vada incontro agli agricoltori. Giuliano Grandi (Coop Agri) - Il Comune può avere un ruolo importante sia nella soluzione di alcuni problemi del settore agricolo locale come quello della dannosa diffusione nelle campagne delle nutrie, della carenza della rete stradale, della difesa delle acque, sia nel sostegno del mondo agricolo attraverso la realizzazione di progetti di sfruttamento della geotermia in agricoltura e di formazione professionale per favorire il ricambio generazionale. Paolo Bruni (Confcooperative) - Negli ultimi decenni l’agricoltura è stata abbandonata a se stessa e il disinteresse della politica ha abbassato nell’imprenditoria la spinta ad investire e rischiare. Oggi occorre un nuovo patto sociale per l’agricoltura, ma occorre anche voltare pagina guardando al futuro. Per Ferrara questo significa perseguire il consolidamento dell’industria di trasformazione, una maggiore attenzione alle colture non alimentari, la necessità di rivitalizzare il Centro Ortofrutticolo che potrebbe diventare un centro di servizi avanzati per le associazioni ortofrutticole del nord-Italia. Ida Mantovani (Flai/Cigil) - Negli ultimi anni l'occupazione nel settore agricolo nel nostro comune ha pagato un prezzo altissimo anche se il Governo Prodi ha dato il via ad una serie di riforme che possono mettere ordine nel settore e invertire la tendenza negativa. Necessità di dare un nuovo impulso al settore sia attraverso la realizzazione di progetti innovativi (informatizzazione dell'elenco lavoratori agricoli in collegamento con la banca dati Inps, progetto geotermia per l'agricoltura), sia con la riapertura del centro operativo ortofrutticolo Assessore Gabriele Ghetti - Per affrontare positivamente questa situazione che vede la nostra provincia in profonda crisi occorre si elaborare una linea precisa di politica nazionale ma anche arrivare sui mercati con una organizzazione profondamente diversa. Un primo passo per rafforzare questo settore è quello di costruire imprese più solide e affiancarvi una più efficiente rete di servizi. L’assessore regionale all’Agricoltura Guido Tampieri ha rilevato come oggi non basti essere una buona impresa se non si è inseriti in un buon sistema. Il grande dominatore della situazione è oggi infatti il mercato, a lui occorre rispondere, concentrandosi sulla produzione di speciafiche varietà, perseguendo una ben precisa identità che consenta di potersi distingure. Non c’è una sola chiave di soluzione del problema agricoltura, serve una integrazione con le politiche istituzionali, una concertazione di interventi. Occorre chiedere alla nuova politica agricola europea di sostenere lo sforzo di rafforzamento strutturale della nostra agricoltura con politiche diverse dalle attuali, troppo omologanti. Noi abbiamo bisogno di una maggiore flessibilità per aderire alle diverse realtà imprenditoriali. I fattori sui quali vanno quindi oggi concentrati gli sforzi sono qualità e organizzazione, con un’attenzione particolare al problema dell’inserimento dei giovani (che richiedono politiche specifiche) e alla politica dei crediti. Bisogna inoltre lavorarare per la conservazione del Centro Operativo Ortofrutticolo perchè il settore ha bisogno di servizi, in una integrazione del privato e del pubblico. Il Sindaco - Il mio intervento vuole essere una testimonianza della disponibilità vera e concreta dell’Amministrazione verso i problemi dell’agricoltura. Anche nel mondo agricolo c’è una fase di transizione che porta gli agricoltori a cercare oggi punti di riferimento come il Comune, che non ha funzioni in campo agricolo e che fino a 6/7 anni fa non rientrava fra gli interlocutori delle Organizzazioni. Anche nella nostra realtà siamo in presenza di una fase nuova, che apre nuove prospettive nel rapporto tra due mondi, quello agricolo e quello politico, che per anni hanno radicalizzato lo scontro trascurando il confronto. Il Comune è disponibile alla costituzione di un “tavolo” di confronto per verificare con gli agricoltori le cose che di volta in volta si possono e si devono fare. Il presidente del Consiglio Giovanna Marchianò ha quindi dato lettura dell’ordine del giorno preparato dalla Conferenza dei Capi Gruppo. Per dichiarazione di voto sul documento sono intervenuti i consiglieri Fantoni -Rinascita Estense - (voto favorevole anche alla luce delle dichiarazioni di disponibilità del Sindaco); Perazzolo - Cdu/FI - (voto favorevole anche se il documento completo nell’analisi, è lacunoso nelle indicazione di soluzioni); Dal Prà - Ad/Pds - (si augura che all’atto formale segua una azione concreta); Caselli - Ad/Pds - (è importante in queste occasioni cercare, come è stato fatto, le cose che uniscono e lasciare quelle che dividono); Cavicchi - Lega Nord - (l’odg contiene i presuppostio per lavorare bene a favore dell’agricoltura); Ronchi -Verdi - (che gli agricoltori parlino oggi di prodotti biologici, conservazione del territorio, valorizzazione delle aree rurali è per i Verdi molto importante e apre un interessante base di confronto); Tagliani - Ppi - (nei confronti dell’agricoltutura c’è da colmare a tutti i livelli un ritardo; sul piano locale, riconoscersi in un documento e aprire un tavolo di confronto è decisamente importante); Ferretti -An - (manterremo desta la nostra attenzione affinchè quanto detto in questo Consiglio venga realizzato); Merchiori - Rifondazione Comunista - (voto contrario che ribadisce la posizione manifestata da Rifondazione anche nei confronti della politica agricola europea e del Piano agricolo regionale. Non si può ridurre l’agricoltura solo a un problema di mercato; non si può pensare di concludere un dibattito così importante con l’affermazione che basta parlarsi per risolvere i problemi); Campana - Si/Pri - (alla consapevolezza del Consiglio Comunale sull’importanza dell’agricoltura, oggi si affianca la consapevolezza delle organizzazioni agricole che è finita l’epoca nella quale le stesse non sentivano la necessità di riferirsi al Governo locale); Fortini - Popolari/Psdi - (dibattito interessante e positivo, importante la convergenza sull’odg).