ANNO IV 24 FEBBRAIO 1998 CONSIGLIO COMUNALE - seduta del 23 febbraio '98 AFM - Bilancio di previsione 1998 Con il voto favorevole di Ad-Pds, Ppi, Si-Pri e Gruppo Misto (contrari An, astenuti Cdu-Fi, Rifondazione Comunista, Verdi, Lega Nord; non ha votato il gruppo di Rinascita Estense) è stato approvato il Bilancio di Previsione '98 dell'Afm. Il Bilancio è stato illustrato dal presidente Francesco Schito che ha sottolineato i due principali obiettivi che l’Azienda intende perseguire nel prossimo triennio: - dare alle farmacie comunali un ruolo a livello di quartiere, cercando sinergie con le Circoscrizioni, in modo da creare un presidio che possa rispondere alle esigenze e alle richieste dei cittadini, anche in termini di servizi; - configurare la farmacia comunale come centro di riferimento per la salute e cioè come una struttura chiamata a contribuire alla realizzazione di processi di educazione sanitaria, di promozione della salute e di corretto uso del farmaco. Per l’attuazione di questi obiettivi l’Azienda si propone anche di potenziare sinergie operative con altre strutture socio - sanitarie ed educative del territorio, quali l’ASL, la scuola, l’associazionismo, le circoscrizioni. L’Azienda intende perciò riservare una specifica attenzione alla formazione degli operatori delle farmacie comunali, quali “terminali” di raccordo con il territorio e l’utenza . Infine, non minore attenzione l’azienda intende dedicare agli aspetti strutturali e logistici di alcune farmacie, rivolti in particolare a: - abbattimento delle barriere architettoniche, creazione di spazi organizzati per le attività di consulenza e di assistenza all’utenza; - creazione di spazi per servizi di auto-diagnosi; - individuazioni logistiche più idonee a corrispondere alle esigenze del territorio, di cui l’esempio più recente è costituito dallo spostamento della farmacia “Pomposa” nei locali dell’ex Taverna. Il Bilancio del '98 è di circa 22 miliardi; 11 sono le farmacie e 58 gli addetti. Gli interventi Galli (An) - Chiediamo che l’Afm, invece dei 500 milioni previsti, ceda all'amministrazione Comunale 800 milioni che potrebbero essere utilizzati per rimpinguare quei capitoli del Bilancio Comunale troppo "scarsi di risorse"; l’Afm spende ancora troppo per il personale amministrativo mentre sono pochi i farmacisti e i commessi. Cavicchi (Lega Nord) - Gli utili dovrebbero essere “ridistribuiti sugli utilizzatori delle farmacie” diminuendo i costi e migliorando i servizi; l’Azienda farmaceutica non dovrebbe fare concorrenza al privato in luoghi di alta affluenza e già ben serviti ma aprire strutture in luoghi non coperti dal servizio; il quartiere di via Bologna necessita di un servizio notturno. Pierpaoli (Cdu-Fi) - Positivo il regime di concorrenza nel settore delle Farmacie; manca ancora la produzione e il confezionamento di farmaci galenici, attività che avrebbe validità sociale perchè i preparati sarebbero venduti a prezzi inferiori; va ridotto il personale amministrativo: i costi di gestione delle farmacie private sono inferiori di almeno 1/3; alte le spese dei gettoni di presenza del Consiglio di amministrazione: perchè non se ne riducono i componenti? Ronchi (Verdi) - Giudizio positivo per l’attività delle Farmacie comunali che rivestono un rilevante ruolo sociale. In questo momento di crisi della sanità pubblica le farmacie si inseriscono in un discorso di prevenzione sanitaria importante. Siamo sempre stati contro la privatizzazione delle farmacie comunali sia per la loro funzione sia per gli utili che producono. Sarebbe meglio investire nell'acquisizione di nuove farmacie e rendere un servizio più completo piuttosto che impegnare risorse nell'acquisto della sede aziendale. Dina Guerra (Ad-Pds) - Buoni i risultati dell’Azienda anche se qualche elemento è migliorabile (personale troppo costoso, strutture da migliorare); ottima l’idea di meglio calare nella realtà del territorio le farmacie, per farle diventare un importante punto di riferimento per i cittadini dal punto di vista sanitario. Non ritiene opportuno il servizio di prenotazione delle visite (non sarebbe meglio farlo fare ai medici di base?). Chiede se è stato attivato il servizio di consegna a domicilio dei farmaci. Fantoni (Rinascita Estense) - Da rilevare la buona strategia organizzativa e commerciale dell’azienda farmaceutica che ha saputo adattarsi alle esigenze dell’utenza e del mercato. Da “farmacia economica” si ritorna a “farmacia di servizio” ma vanno verificati i costi di questo “nuovo percorso”. Annuncia che per questioni di correttezza formale (essendo socio e amministratore della Società immobiliare proprietaria dei locali che ospitano la farmacia n.6) non voterà il Bilancio dell’Afm. Marina Gionchetti (Ppi) - Buona la novità delle farmacie di quartiere organizzate in collaborazione con le Circoscrizioni. Farmacie centro di riferimento per i cittadini, punto più qualificato al servizio dei cittadini. Positivo l’inizio sperimentale del centro unico di prenotazione delle visite specialistiche (stimolo anche per le farmacie private); condividiamo anche la politica degli investimenti immobiliari con l’acquisto delle strutture per nuove farmacie; i fini dell’Afm sono ben definiti dall’Amministrazione Comunale, questo è una garanzia per i cittadini. Campana (Si-Pri) - Anche a nome di Fortini e Savini rileva positivamente l’operato dell’Azienda che si pone l'obiettivo di una riduzione dei consumi di farmaci pur vendendo farmaci e riuscendo, nonostante questo, ad avere degli utili. Valuta poi positivamente sia l’impegno a continuare l’opera di servizio in situazioni non appetibili economicamente per il privato, sia l’intenzione di procedere all'acquisto delle sedi delle farmacie. Invita l’azienda ad un’attenta individuazione degli obiettivi da perseguire. Zanotti (Cdu-Fi) - Le spese del personale e dei consulenti vanno ridotte; positiva la funzione di informazione e prevenzione in campo sanitario anche se andrebbe potenziata; un buon contributo l'azienda potrebbe fornirlo nel girare parte degli utili a capitoli del bilancio comunale ma sappiamo che spetta al Sindaco decidere come utilizzare questo denaro. Merchiori (Rifondazione Comunista) - Mi fa piacere rilevare che oggi molte forze riconoscono il ruolo sociale delle farmacie quando solo poco tempo fa si parlava spesso di privatizzazione. Occorre rivedere tutto il sistema delle aziende speciali verificando organizzazione e costi di gestione. Troppo alte le spese del personale. Quanto ha risparmiato l’Afm a chiudere il servizio 24 ore di via Bologna? Stando ai risultati emersi (aumento generale spese di personale, diminuzione delle vendite) nulla. Menarini (An) - Non risulta così evidente il ruolo sociale dell’Afm. Anche se produce utili e continuerà a produrli per i prossimi anni, ci preoccupa la politica di espansione. L’iniziativa dei seminari sanitari nei Centri Anziani ha più valore promozionale che sociale. La farmacia n°6 ha costi troppo alti di affitto: occorrerebbe fissare un limite da non superare. L’assessore Mario Canella nel riscontrare i giudizi sostanzialmente positivi espressi dall’Assemblea, aggiunge alcune considerazioni, anche in risposta alle domande formulate dai consiglieri. Intanto sulla sede: ben presto l’Azienda avrà una sede più ampia e più razionale di quella attuale. Si sta perseguendo concretamente il progetto di acquistare gli immobili che ospitano le farmacie: naturalmente nella decisione prevarranno le considerazioni di congruità e opportunità dell’investimento. La nomina del direttore Generale spetta al Sindaco e il Consiglio d’Amministrazione ne deve prendere atto. Il costo di gestione generale di un’azienda pubblica non è comparabile con una privata: la differenza deriva dal maggior carico burocratico e amministrativo che la caratterizza. Nessuno ha mai pensato a una privatizzazione dell’AFM . Nel corso della discussione è intervenuto anche il Sindaco per rispondere al consigliere Menarini che, prendendo spunto dal costo di affitto della Farmacia n.6 di via Pomposa, a suo avviso caro, aveva sostenuto che il Comune, anche in altri casi, paga affitti superiori alle cifre di mercato. In proposito Menarini aveva fatto riferimento all’affitto degli uffici di Porta Reno, (affittati dal Comune per Sportello Europa, Sipro, Obiettivo2 e Ferrara Ricerche) di proprietà della ditta Zuffellato, ricordando che An aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Il Sindaco ha tra l’altro detto: “L’Amministrazione Comunale è consapevole di aver agito nella più assoluta legalità e attende il pronunciamento della Procura”. Ha poi aggiunto alcune valutazioni sulla congruità del canone concordato. Alla base di questa determinazione c’è un parere indicativo dell’ufficio patrimonio del Comune, limitato al solo immobile, che stima in 80 milioni il canone d’affitto annuo. Ma i locali sono stati affittati completamente arredati e attrezzati anche dal punto di vista tecnologico. Questo significa che non è stato necessario eseguire nessun lavoro prima di occuparli, né di portarvi alcuna apparecchiatura. E’ questa la ragione per la quale è stato concordato un affitto complessivo di 120 milioni di lire per i 320 mq. dei locali. Il costo complessivo dell’operazione è frazionato nel periodo di vigenza del contratto (tre o sei anni), fino al termine degli interventi legati all’Obiettivo2. Ha aggiunto poi che per l’affitto di locali adiacenti a quelli in questione, l’Istituto Bancario S. Paolo di Torino corrisponde alla ditta Zuffellato, per 310 mq., un canone annuo di 130 milioni. Precisazione non marginale: il canone si riferisce a uffici non attrezzati e arredati, come invece sono quelli affittati dal Comune. Ha concluso augurandosi che "la Procura possa pronunciarsi rapidamente" e ha espresso l’auspicio che "per il futuro non sia questa la via per risolvere tali questioni". AMSEFC - Bilancio di previsione 1998 Con i voti favorevoli di Ad-Pds, Verdi, Si-Pri, Ppi, Rifondazione Comunista (contro An, Lega Nord, Rinascita Estense, Cdu-Fi), è stato approvato il Bilancio di Previsione '98 dell'Amsefc (L. 13 miliardi 547 milioni). Il Bilancio è stato presentato dal presidente Massimo Colombari che ha ricordato gli indirizzi programmatici proposti dall’azienda che riguardano: - le politiche di investimento (completamento nel 1998 dell’impianto di cremazione nel cimitero della Certosa, costruzione di manufatti in zone monumentali della Certosa, costruzione di cellette funerarie nel cimitero di San Luca, potenziamento dei cimiteri di Casaglia e Pescara, creazione di una zona servizi nella Certosa, ristrutturazione di impianti di illuminazione votiva, anche a fini di risparmio energetico, in alcuni cimiteri quali: la Certosa, Pontelagoscuro, Porotto, San Martino, Quacchio e San Luca); - l’ampliamento del bacino di utenza, aumentando i rapporti convenzionali con altri Comuni della Provincia ed anche con quelli fuori dal territorio provinciale ( allo stato attuale, le convenzioni in essere riguardano, nel campo delle gestioni cimiteriali, i Comuni di Voghiera, Vigarano Mainarda e Sant’Agostino e, in quello dell’illuminazione votiva il Comune di San Giovanni in Persiceto); - l’allargamento della gamma dei servizi (la produzione e commercializzazione di software specialistici, già oggi venduti a molti altri Comuni, l’avvio di un’attività del tutto innovativa quale i campi completamente a verde ed arredati con piante officinali, mantenute a cura dell’Azienda per 12 anni, l’abbonamento del servizio del fiore fresco reciso sulle tombe della Certosa e dei cimiteri del centro urbano, la manutenzione del verde privato su tutte le tombe dei cimiteri della città e del forese; - l’attività di studi e consulenze ad altri Comuni. Sul fronte della politica tariffaria c’è da rilevare la scelta dell’Azienda di mantenere l’incremento delle tariffe all’interno del tasso d‘inflazione programmato (1,8 %). Gli interventi Rosanna Ducati (Ad/Pds) - Ricorda lo stato indecoroso in cui versa la camera mortuaria, segno di mancanza di rispetto verso chi soffre, e rileva l'assenza di uno spazio per chi non segue il culto cattolico. Quali sono le scelte che saranno fatte dall’azienda in breve termine? Quali sono i tempi di allestimento per le due camere funerarie annunciate? Menarini (An) - Conviene sul fatto che il personale, anche se abbondante, è qualificato e gli utili, seppur modesti ci sono, nonostante debba far fronte al costo dei servizi d'istituto non coperti dal Comune (1 miliardo e 100 milioni). La necessità di introitare questa cifra comincia a far venire meno il suo ruolo di calmierare il mercato. Non d'accordo sulla costruzione dell'Area Crematoria sia per ragioni storico culturali sia per motivi economici: l'investimento sarebbe sproporzionato alla richiesta. Si augura che con il Giubileo arrivino anche i soldi necessari per restaurare definitivamente il tempio di San Cristoforo. Mauro Cavallini (Ad-Pds) - Unica azienda che agisce in regime di concorrenza. Il fatto che l’Amsfec copra il 60% della quota di mercato conferma da solo che l’Azienda va bene e che va consolidata. L’indice di soddisfazione rispetto ai servizi offerti è elevatissimo. L’mpianto di cremazione è stato richiesto da tempo da migliaia di cittadini: è dovere di chi amministra considerarne le esigenze e l’Azienda si è dimostrata lungimirante. E' un bilancio giustamente ambizioso per quanto riuguarda la qualità dei servizi. Pierpaoli (Cdu-Fi) - L’organico amministrativo burocratico dell’Azienda assorbe il 30%, lasciando ai servizi operativi e tecnici la quota residua. Per poter competere efficacemente sul mercato sarebbe auspicabile una maggiore attenzione per questi aspetti tecnico-operativi insieme a un recupero di flessibilità e snellezza. Per quanto riguarda le tariffe l’utilizzatore ferrarese paga un prezzo del 30-35% maggiore rispetto a quello praticato da aziende di Comuni confinanti. Ronchi (Verdi) - Non è facile far emergere da questo Bilancio elementi negativi. Si tratta di una azienda in salute che fa investimenti intelligenti, unica tra le aziende a presentare un bilancio sociale. Occorre prestare attenzione alle questioni che l’azienda pone piuttosto che discutere sulla opportunità o meno dell'impianto crematorio, la cui costruzione risponde a una esigenza specifica dei cittadini. Il centro funerario è una cosa indecorosa, non si può più rimandare la sua sistemazione. Non più procrastinabile la manutenzione della Certosa, zona di pregio nel centro della città, con grosse potenzialità turistiche. C'è da augurarsi che la soluzione potrebbe giungere con i fondi del Giubileo. Fantoni (Rinascita Estense) - L’Azienda, mancando il Contratto di servizi, manca di autonomia. E’ urgente dare subito alla’Azienda la possibilità di muoversi. Positivo il settore del software aziendale; da apprezzare il progetto del Centro funerario così come è stato presentato, l'impegno alla realizzazione dell'area di cremazione. Nella politica tariffaria va riscontrato che l’Azienda ha mantenuto i prezzi inalterati adeguandoli al solo tasso d’inflazione ufficiale. Il calmieramento del mercato non è possibile perchè in questo settore, che pure è ampio, non c'è significativa presenza del privato. Marina Gionchetti (Ppi) - Sottolinea l'mportanza della professionalità aziendale, manifestata anche attraverso la predisposizione e vendita di software e dalle consulenze ad altre aziende: caratteristiche che ne fanno azienda leader in campo nazionale. Giusta la scelta di edificare l’ara crematoria che risponde alle richieste di tanti cittadini. Essenziale affrontare il problema della camera mortuaria. L’azienda ha due funzioni sociali che vanno salvaguardate: calmierare il mercato l'altra e mantenere i tanti piccoli cimiteri diffusi sul territorio per consentire a tutti, in particolare alle persone anziane, di frequentarli. Campana (Si-Pri) - Le motivazioni che portarono alla costituzione dell’Azienda per i servizi cimiteriali, valgono ancora oggi. Quando si parla di Amsefc bisogna valutare la sua valenza non solo per il contributo che dà all'Amministrazione Comunale ma anche per la qualità del servizio svolto. Grande sensibilità di coloro che vi operano. Quello svolto dall'Amsefc è un servizio che giustifica il trattamento differenziato che gli addetti hanno rispetto ad altri dipendenti pubblici. Perazzolo (Cdu-Fi) - Non è vero che l'Amsefc operi nel mercato; l'unico momento in cui questo si verifica è nella parte iniziale dei servizi. Sulla funzione sociale: ci sono certo lodevoli sforzi ma questa funzione rimane limitata dal momento che i servizi gratuiti previsti nel '98 sono solo 11. Parere negativo sull’impianto di cremazione perchè l’investimento è eccessivo rispetto alla domanda. Non era forse meglio realizzare la camera mortuaria? I nostri servizi sono mediamente più cari respetto a quelli di altre città di pari dimensione. Nel ’96 la percentuale di guadagno è stata del 2,2%, poco rispetto al volume totale. Merchiori (Rifondazione Comunista) - Nell’annunciare il voto favorevole rileva che l’attività positiva dell’Azienda è la dimostrazione che non è necessario ricorrere alle privatizzazioni. A questo punto per liberare tutte le potenzialità dell’Azienda occorre eliminare gli impedimenti “burocratici” che ancora ne frenano l’operatività. Cavicchi (Lega Nord) - Annuncia voto contrario si associa alle motivazioni espresse dai consiglieri Perazzolo e Menarini . L'assessore Mario Canella ha parlato di un'Azienda con equilibrio economico e finanziario solido. Cremazione: ne quesione ideologica ne religiosa, ma presa d’atto del diritto dei cittadini di poter fare una scelta. In questo esercizio dobbiamo seriamente affrontare il problema dei contratti di servizio. Tempio di San Cristoforo: ci sono assicurazioni che il finanziamento di 3 miliardi e 800 milioni sarà inserito nel piano di riparto dei fondi del Giubileo. Gli interventi dovranno essere fatti entro il 2000. Centro funerario e camera mortuaria: oggi c'è l'accordo con l'azienda Ospedaliera. Il Centro funerario avrà sede in via Fossato di Mortara. Il Consiglio ha anche approvato con il voto favorevole di Ad-Pds, Ppi, Rifondazione Comunista, Verdi, Gruppo Misto e Si-Pri (astenuti An, Rinascita Estense, Cdu-Fi, Lega Nord) la delibera che autorizza l'Amsefc a gestire i servizi cimiteriali nel Comune di S.Agostino. ARIOSTEA Domani, mercoledì 25 febbraio alle 21, nella Sala Agnelli, avrà luogo un incontro sul tema "Immagini di città, cultura e storia ebraica", nell'ambito della Settimana di sensibilizzazione alla Cultura Ebraica. Interverranno Luciano Caro, Rabbino di Ferrara, gli architetti Carlo Martinotti e Laura Graziani Secchieri e lo scrittore Gianfranco Rossi. Introdurrà la serata l'assessore alla Pubblica Istruzione Paola Castagnotto.