ANNO IV 27 GIUGNO 1998 CONSIGLIO COMUNALE - seduta del 26 giugno '98 Tutti d'accordo in Consiglio Comunale sulla necessità di una Sanità sempre più efficiente e in grado di rispondere adeguatamente al diritto alla salute dei cittadini. Difformi, invece, le valutazioni sullo stato attuale della sanità ferrarese, sulle cause e sulla strada da seguire per superare le difficoltà. Così, alla fine di una lunga seduta, il Consiglio Comunale ha dovuto votare una serie di documenti nei quali le diversità di opinione hanno trovato espressione. La seduta di ieri era stata chiesta con una specifica mozione dal consigliere Pierpaoli (Cdu- Fi) che aveva poi presentato altre due mozioni nelle quali chiedeva al Consiglio Comunale un giudizio nei confronti delle "dirigenze strategiche" delle Aziende ferraresi e una valutazione della funzione di controllo sulla gestione della sanità. Nel corso del dibattito, aperto dal consigliere Pierpaoli, sono intervenuti gli assessori Maranini e Ghinelli e i consiglieri Facchini, Ronchi, Fantoni, Caselli, Fabbri, Menarini, Campana (anche a nome di Fortini e Savini), Cavicchi, Donatella Pasqualini, Marina Gionchetti, Merchiori, Basaglia, Perazzolo. A conclusione del dibattito la prima delle tre mozione (quella che chiedeva il Consiglio Straordinario dedicato alla Sanità) è stata ritirata. Sono state invece votate e respinte le altre due, che hanno avuto i soli voti a favore dei gruppi Cdu-Fi, Rinascita Estense, An, Lega Nord (contro si sono espressi i gruppi: Ad-Pds, Popolari-Psdi, Si-Pri, Ppi, Rifondazione Comunista, Verdi). Sono state poi presentate tre diverse Risoluzioni: la prima - approvata - dal consigliere Caselli (sottoscritta anche da Fortini, Savini, Campana, e Marina Gionchetti), la seconda - non accolta - da Merchiori per Rifondazione Comunista e la terza - non accolta - da Perazzolo per il gruppo Cdu-Fi. Questi i testi delle risoluzioni e gli esiti delle votazioni: Risoluzione "Caselli" "Premesso che il diritto alla salute è costituzionalmente tutelato e in quanto tale assunto dal Consiglio Comunale di Ferrara che riunitosi il 26 giugno 1998 ha ribadito il proprio impegno a garantire a tutti i cittadini ferraresi l’esercizio di tale diritto attraverso la salvaguardia del Servizio Sanitario Pubblico. Il Consiglio Comunale ha preso in esame il progetto di riorganizzazione dei servizi Socio Sanitari del Distretto di Ferrara e dell’intera provincia. Prende atto degli indirizzi e dei contenuti dell’accordo intercorso fra la Giunta della Regione Emilia Romagne e le Aziende, fatto proprio dalla Conferenza dei Sindaci. Prende atto che tale accordo, stabilito il limite del budget complessivo e delle singole aziende, assume l'anno 2000 quale punto di arrivo per il rientro dal deficit accumulato dal sistema sanitario provinciale entro i termini previsti dalla programmazione regionale. Il Consiglio Comunale valutato che si delineano due distinte realtà: quella dell’Emilia Ovest, contrassegnata da una consistente qualificazione dei Sistemi Sanitari di quelle provincie associata al pareggio di bilancio, e quella dell'Emilia Est che vede le realtà di Bologna, Ferrara e Ravenna con situazioni deficitarie accompagnate ad una difficile fruizione di alcuni servizi per i cittadini. Esprime un giudizio positivo sulla decisione della Regione Emilia Romagna di consentire un ulteriore anno di esercizio per il raggiungimento del pareggio di bilancio (fìssato in origine al 31/12/99). Impegna la Giunta Municipale di Ferrara ed il suo Sindaco a proseguire nel mantenere un ruolo attivo nella Conferenza dei Sindaci per la riorganizzazione dei servizi e per una loro ulteriore qualificazione. Considera prioritaria la necessità di un rafforzato ruolo dei servizi territoriali atto a realizzare un passaggio culturale di grande peso, premessa fondamentale a far si che la sanità sia sempre più indirizzata alla prevenzione che alla sola cura. Il passaggio da una Sanità tutta incentrata sugli ospedali ad una Sanità più incentrata sul ruolo dei Medici di Medicina Generale e sui servizi territoriali alternativi all’ospedale è la sola via vincente per dare risposte ai bisogni delle popolazioni in un quadro di compatibilità economiche definite. Ritiene che in questo possa inserirsi la proposta di «Patto per la Salute» avanzata nel P.S.N. quale espressione di un rinnovato impegno di solidarietà fra i cittadini della nostra provincia e del nostro comune a difesa e mantenimento del Sistema Sanitario Pubblico. Il Consiglio Comunale ritiene indispensabile la riforma delle Leggi 502/517 tali da dare reale potere alle Autonomie Locali e che stabilisca l' incompatibilità fra attività pubblica e attività privata dei professionisti alle dipendenze del S.S.N., che preveda l’unificazione delle Aziende in realtà territoriali omogenee come la nostra. Valuta che una rapida trasformazione del nostro Sistema Sanitario Provinciale sia da ritenersi indispensabile per rispondere a tre condizioni ineludibili: a)il carattere pubblico del sistema; b) il calo demografico e l’invecchiamento progressivo della nostra popolazione che mette a rischio la tenuta del sistema per effetto del continuo calo dei trasferimenti monetari incentrati sulla quota capitale ancorché corretta secondo il metodo delle «quote pesate»; c) l’esigenza che un servizio, ad alta tecnologia e professionalità come la Sanità, sia di supporto allo sviluppo del territorio. Invita le Direzioni Generali ad una più stringente intesa fra le stesse al fine di porre fine ad una conflittualità deleteria e foriera di confusione per le istituzioni, per i professionisti ed in particolare per i cittadini. A provvedere, di comune accordo, agli investimenti tecnologici necessari a rendere competitivo e qualificato il sistema al fine del recupero della mobilità passiva. A concordare con le OO.SS. le flessibilità necessarie a rendere più vicino ai bisogni degli utenti il Servizio. Impegna il Sindaco a riferire periodicamente in Consiglio Comunale sull’attuazione della riorganizzazione in atto e sull’accrescimento dei livelli di Qualità dei Servizi". A favore hanno votato: Ad-Pds, Popolari-Psdi, Si-Pri, Ppi; contro: Rifondazione Comunista, An, Cdu-Fi, Lega Nord, Rinascita Estense; astenuti: Verdi. Risoluzione "Merchiori" "Premesso quanto segue: 1) la spesa sanitaria in Italia è una delle minori d’Europa; 2) che detta spesa riguarda per il 50% la spesa degli ospedali; 3) che per fronteggiare tale spesa vengono ridotti i posti letto, chiusi alcuni ospedali (senza aver predisposto strutture alternative almeno sufficienti), aumentati i tickets, aumentati i tempi di attesa, incrementato il privato anche con sovvenzioni dirette, incentivati sistemi alternativi quali le assicurazioni; 4) che, per contro, la mortalità e la morbilità sono in continuo aumento e con esso viene incrementato il ricorso ai ricoveri ospedalieri; 5) che i suddetti fattori stanno portando oltre ogni limite accettabile la possibilità anche minimale di estesissime categorie di popolazione di poter accedere alle cure mediche di qualsiasi livello; 6) che tale quadro sommariamente riportato tende a diventare sempre più precario e più grave, vista la tendenza delle aziende sanitarie a voler fronteggiare il deficit in crescendo con tagli dissennati che, a loro volta, esitano in effettivi aumenti di spesa rendendo conseguentemente i problemi della Sanità praticamente incolmabili; si chiede al Consiglio Comunale di Ferrara ed al Sindaco in particolare quali provvedimenti sia possibile prendere nella maniera più urgente possibile per poter arginare il suddetto degrado sempre più insostenibile per i malati, per la classe medica e paramedica e per quanti lavorano nell’ambito del S.S.N." A favore hanno votato: Rifondazione Comunista, Rinascita Estense; contro: Ad-Pds, Ppi; astenuti: An, Lega Nord, Verdi, Popolari-Psdi, Si-Pri, Cdu-Fi, Marchetti (Ad-Pds). Risoluzione "Perazzolo" "Il Consiglio Comunale di Ferrara, riunito nella seduta straordinaria dedicata alla Sanità, considerata che risulta evidente ed estesa a tutti i gruppi la preoccupazione di mantenere e migliorare la qualità dei servizi offerti dalle strutture sanitarie politiche; ritenuto che si debba valorizzare la funzione tecnica e umana insostituibile dei medici e degli operatori paramedici ponendo al contempo al centro di ogni azione, anche di riforma e di razionalizzazione, la salute dei cittadini in particolare dei meno abbienti; chiede che il Sindaco dia vita nel minor tempo possibile alla consulta provinciale della Sanità con la partecipazione dei Sindacati confederali e autonomi di area, degli Ordini Professionali, delle Associazioni civiche e di volontariato operanti nella Sanità per avere uno strumento di orientamento, di discussione e approfondimento dei problemi della sanità ferrarese". A favore hanno votato: Cdu-Fi, An, Lega Nord, Rinascita Estense; contro: Ad-Pds, Rifondazione Comunista, Verdi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Ppi.