Ferrara, 15 maggio 1999
Il Sindaco Roberto Soffritti e l'assessore ai Rapporti Internazionali Fernando Rossi hanno incontrato questa mattina due autorità albanesi: il Sindaco di Scutari, Bahri Boriçi, e il Presidente della Regione di Shkodra, Lorenc Mosi, per mettere a punto il piano di aiuti ferraresi ai profughi kosovari ospitati nel campo della città e di ricostruzione delle sue principali infrastrutture.
L'assessore Rossi ha riferito dell'incontro avvenuto a Bologna nei giorni scorsi e ha parlato di un passo avanti verso un pieno investimento di forze e di risorse a favore di Scutari, nella quale sta confluendo la maggior parte dei profughi ospitati a Kukes: sono attualmente oltre quarantamila i profughi giunti in questa città, che vanno ad aggiungersi ai centoventimila abitanti, e gli arrivi non sono terminati. Il Comune e la Provincia di Modena hanno allestito un campo che però necessita della collaborazione di altre città emiliane: Ferrara parteciperà alla gestione del campo, tenendo presente l'allarme lanciato dalla regione albanese sulle svariate difficoltà che l'"invasione" dei profughi sta provocando. Vi sono, ha ricordato Rossi, problemi di ordine igienico-sanitario: in grande difficoltà il sistema acquedottistico, quello fognario, l'illuminazione pubblica. Il Comune di Ferrara ha già disposto l'invio di un carico di ipoclorito di sodio per far fronte alle più urgenti necessità per la depurazione dell'acqua, ma, come hanno riferito gli ospiti, il sistema acquedottistico necessita di altri e più strutturali interventi. Tra le richieste più pressanti, quella di una speciale pompa prodotta a Copparo, per svuotare le fosse settiche.
Si tratta di un'emergenza lunghissima - ha sottolineato l'Assessore alle Attività Produttive - per la quale a livello regionale ancora non si sono stabilite precise priorità e soprattutto un piano operativo. Il Comune e la Provincia di Ferrara intendono offrire la propria disponibilità a convogliare tutte le energie e le risorse disponibili. Rossi ha spiegato anche che esistono a tutt'oggi circa ottomila miliardi di fondi non ancora utilizzati della "Missione Arcobaleno", che si aspetta dalle Amministrazioni locali e dalle Organizzazioni Non-Governative proposte concrete di utilizzo. Alcune sono state già avanzate dalla cooperativa "La Casona", che ha messo a punto un progetto per i trasporti e la scuola, e dalle Facoltà di Ingegneria e Architettura dell'Università di Ferrara, che hanno elaborato la progettazione di prefabbricati ad incastro già giudicata positivamente dalle autorità regionali.
Il Sindaco Soffritti ha assicurato che il Comune di Ferrara si adopererà per acquistare direttamente l'apparecchiatura per lo svuotamento delle fosse settiche e per reperire un impianto per il lavaggio delle strade. Il Sindaco ha aggiunto che sarà inviato a Scutari personale tecnico del Comune, dell'ACOSEA e dell'AGEA per verificare la situazione delle strutture e dei servizi e riferire sui possibili interventi. Per Soffritti è fondamentale capire che tipo di procedure vanno intraprese, a livello nazionale e regionale, per dare al più presto risposte adeguate alle necessità, e ha ribadito la disponibilità del Comune ad aiutare la città di Scutari a governare la fase dell'emergenza, consolidando le strutture dell'ente locale.