ANNO V - 21 GENNAIO 1999
CONSIGLIO COMUNALE (SEDUTA DEL 20/1/99)
La seduta di ieri del Consiglio Comunale è stata dedicata all'esame e all'approvazione dei Bilanci dell' Azienda Amsefc e dell'Istituzione Teatro Comunale.
AMSEFC
Con il voto favorevole di Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Rifondazione Comunista, Dal Prà (Gruppo Misto per Rinnovamento Italiano) e Verdi; contrari FI, Lega Nord, An; astenuto Rinascita Estense, sono stati approvati il Bilancio di Previsione 1999, il piano programma e il Piano Pluriennale per il triennio 1999-2001 e il dell'AMSEFC. E' stato il presidente dell'Azienda Massimo Colombari a illustrare in Consiglio i documenti di programmazione, affermando, tra l'altro, che "l’AMSEFC è operante dal 1975 e, a tutt’oggi, è l’unica azienda pubblica in Italia a favorire l’intera gamma dei servizi funerari con il bilancio economico di oltre 18 miliardi e mezzo. Si avvale di 100 dipendenti di cui 25 amministrativi e direzionali e 75 tecnici e operativi suddivisi per i vari servizi, con un costo di personale per il 1998, di circa 6,8 miliardi. Oltre ad onoranze e trasporti funebri, l’AMSEFC gestisce i 38 cimiteri del territorio comunale, i due israelitici e, mediante convenzioni, quelli di Vigarano Mainarda, Voghiera, Masi Torello, S.Agostino in provincia di Ferrara, e di S. Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna, per un totale di 56 cimiteri. La quota di mercato del servizio di onoranze funebri, svolto in regime di concorrenza, è attorno al 61%, con una previsione di ricavo per il 1999 di circa 4,6 miliardi. Gli altri componenti positivi di Bilancio, elaborato anche in Euro, prevedono circa 10.8 miliardi di lire per i servizi cimiteriali, 838 milioni per i trasporti funebri, 830 milioni per il servizio fiori e circa 920 milioni per l’illuminazione votiva. I servizi centrali incidono per circa 690 milioni. La politica tariffaria è rimasta invariata anche per il 1999, salvo l’adeguamento al solo tasso d’inflazione programmata pari all’1,7%. Terminato l’impianto di cremazione in Certosa, che entrerà in funzione entro i primi mesi dell’anno, gli investimenti per il 1999 sono concentrati soprattutto in campo cimiteriale, specialmente nei cimiteri di Cona, S.Egidio, Porotto, S. Martino, Denore, Gaibana e Viconovo. Nel 1999 è inoltre prevista, finalmente, la sistemazione della Camera Mortuaria del S. Anna (che non rientra nelle competenze dell’AMSEFC), a spese dell’Amministrazione Comunale, sulla base di un progetto elaborato dall’Azienda stessa assieme all’Azienda Ospedaliera ed approvato dal Comune. Le principali linee programmatiche per il 1999 prevedono il proseguimento della politica di espansione territoriale dell’Azienda, nonché il potenziamento delle attività collaterali attuate in questi ultimi anni, riguardanti soprattutto la commercializzazione di software specialistici e la prestazione di studi e consulenze per i Comuni italiani e le Aziende pubbliche che intendono mutare le forme di gestione dei servizi funerari, basandosi sul modello ferrarese."
Gli interventi
Menarini (An) - Non condiviadiamo l'entusiasmo che abbiamo sentito nei confronti del Bilancio dell'Amsefc, un'azienda che oggi, soprattutto per quanto riguarda la gestione del personale, soffre di forti squilibri. Vengono inoltre applicate tariffe superiori rispetto alla media in uso in altre città delle nostre dimensioni. Il progetto del tempio della cremazione non è più all'avanguardia ma superato da moderne tecnologie che hanno costi inferiori. La caduta dei diritti di privativa e il prevedibile abbassamento degli utili devono far prendere, da parte dell'Amministrazione Comunale, in seria considerazione l'opportunità di una privatizzazione dell'Azienda.
Savini (Gruppo Misto Sdi) - Nata da una scelta politica coraggiosa di molti anni fa, l'Azienda in questi anni, oltre a misurarsi col privato ha espanso il suo mercato e ha dimostrato di avere una gestione corretta e rigorosa. Oltre ad avere ottenuto validi risultati economici, offre un buon servizio, il personale è garbato e la cittadinanza è soddisfatta. I suoi veri problemi sono rappresentati dagli alti costi per i molti cimiteri del territorio, il completamento dell'ara funeraria, la costruzione di un centro funerario adeguato. Non concordo con l'ipotesi di privatizzazione.
Fantoni (Rinascita Estense) - Quest'azienda nacque con l'obiettivo di calmierare il mercato e renderlo più trasparente. A 30 anni di distanza la formula è ancora valida?. La privatizzazione andrebbe studiata, visto che ormai è un fenomeno dominante in quasi tutte le altre città italiane. L'Azienda è finora ben condotta, ma esistono evidenti rigidità, sia di tipo strutturale che finanziario. Le uscite sono state limitate e i servizi sono al completo. Quale espansione è ormai possibile attuare? Una maggiore autonomia consentirebbe di reinvestire direttamente gli utili, che potrebbero eventualmente essere riversati sull'utenza.
Gionchetti (Ppi) - Non si può dimenticare la grande valenza sociale svolta da questa azienda. E' l'unica del genere in Italia capace di offrire una così vasta gamma di servizi, è indispensabile per calmierare il mercato e mantiene la fascia sociale, riesce a far pagare a rate a costo zero e aumenta i prezzi solo in rapporto all'inflazione. Il completamento dell'ara crematoria porterà sicuramente un risparmio e un aumento in termini occupazionali oltre che a rallentare l'esapnsione cimiteriale. Occorre risolvere il problema della camera mortuaria e del recupero del complesso monumentale della Certosa.
Ferretti (AN) - Non condivide l'allargamento dell'attività istituzionale di gestione dei cimiteri, con l'intervento anche in quelli extra-comunali. Ricorda di avere presentato, nel corso della legislatura, ben due interpellanze sulle condizioni davvero inaccettabili in cui si trova la camera mortuaria del S.Anna.
Pierpaoli (Fi) - L'azienda usufruisce di una situazione di quasi monopolio, in particolare per i servizi cimiteriali, e pur godendo di una moratoria fiscale applica tariffe non certamente sociali. Inoltre, per quanto riguarda gli aumenti tariffari, non si comprende perchè debbano essere dell'1,7% quando ci si riferisce all'indice Istat di inflazione che è dell'1,5%. Sarabbe poi utile uno studio comparativo con i costi dei servizi pubblici praticati nelle province vicine (il consigliere, a nome del gruppo, presenta tre risoluzioni: non approvate).
Merchiori (Rifondazione Comunista) - Siamo di fronte ad un fiore all'occhiello di questa amministrazione, l'esempio concreto che laddove il pubblico riesce a concorrere con i privati, può essere migliore di loro. Occorre darle ora maggiore autonomia. Essendo ormai arrivata a uno dei suoi massimi obiettivi, l'Azienda deve cominciare ad allargare gli interessi ad altri settori. Non è più possibile non intervenire in questioni di tipo sociale e bisogna provvedere a una differenziazione delle tariffe, che tengano conto delle diverse categorie oggi in difficoltà economiche.
Ronchi (Verdi ) - E' un'azienda che ha ben lavorato e che ha continui riscontri positivi nella cittadinanza. Per poter oggi competere al meglio sul mercato ha bisogno di essere difesa e valorizzata dall'Amministrazione Comunale, di una maggiore autonomia, di essere sburocratizzata, oltre che di individuare altri settori d'intervento dove possa esprimere le sue particolarità. Perchè un'azienda pubblica, che funziona, dà soldi al Comune, dovrebbe essere svenduta? Il complesso monumentale della Certosa va recuperato e valorizzato all'interno dell'itineario turistico cittadino.
Cavicchi (Lega Nord) - L'utile di gestione, invece di venire incamerato dal Bilancio del Comune e speso in direzioni diverse, dovrebbe ritornare direttamente a vantaggio dei cittadini fruitori del servizio o investito nell'Azienda. Perchè l'Amsefc non può allestire una camera mortuaria autonoma rispetto a quella del S.Anna? A mio avviso occorre un limite per la gestione dei cimiteri extra territorio. Se vogliamo considerare la nostra Certosa un monumento dobbiamo fare le necessarie migliorie.
Dina Guerra (Ds) - L'Amsefc è l'esempio eclatante di un'azienda pubblica che nulla ha da invidiare ad una privata. Un'azienda innovativa, dinamica, leader nel suo settore e preferita a Ferrara dalla maggior parte dei cittadini e la cui gestione aziendale, in cui incide fortemente una valenza di carattere sociale, non può essere misurata solo dagli indicatori economici.
Perazzolo (Fi) - Pur essendo un'azienda ben gestita, ha un problema di costi. A parità di condizioni quale privato non farebbe quello che fa l'Amsefc?. In diversi servizi, infatti, gode di una situazione di monopolio e l'unico momento " sociale" sono i pochi funerali gratuiti. Il centro destra chiede di mettere in vendita l'azienda o trovare concorrenti per abbassare i costi nei servizi gestiti in regime di monopolio.
Campana (Si-Pri) - Nessun imprenditore privato sarebbe disposto a gestire i servizi cimiteriali, gestione che non produce utili. L'azienda Amsfec è riuscita a bloccare la concorrenza spietata che i privati, nel settore, si facevanoassicurando anche ai cittadini senza possibilità economiche un funerale dignitorp. Ritengo assolutamente meritati gli stipendi degli operatori cimiteriali.
L'assessore Canella afferma che, a conclusione di un lungo iter, dovuto alla necessità di accordarsi con la proprietà dell'arcispedale S.Anna e di definire poi in termini progettuali l'opera, già dalla fine di quest'anno dovrebbero prendere il via i lavori per la risistemazione della camera mortuaria. Dopo essere stato escluso dai finanziamenti dell'anno giubiliare, il restauro del tempio di San Cristoforo della Certosa sarà presente nel prossimo piano d'investimento comunale. L'ipotesi della privatizzazione non trova nessun interesse in questa Giunta. Una parte dei servizi affidati all'Amsefc devono essere pubblici, essa inoltre svolge un'azione positiva per l'intera città sia per il contenimento dei costi sia per il tipo di servizio erogato. In prospettiva credo occorrerà valutare l'ipotesi di un'Azienda multiservizi con un apparato amministrativo e gestionale unico per portare ad un'economia di gestione.
TEATRO COMUNALE
Con il voto favorevole di Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi e Verdi (contrari An, FI e Lega Nord; astenuti Rifondazione Comunista ) è stata approvata la relazione previsionale programmatica per il 1999 e la proposta di Bilancio di previsione 1999 dell'Istituzione Teatro Comunale. E' stato il presidente Alessandra Zagatti a illustrare in Consiglio i documenti di programmazione, affermando, tra l'altro, che ""il Bilancio Preventivo 1999 è l’ultimo del triennio del Bicentenario le cui celebrazioni si concluderanno nel giugno ’99. La realizzazione più importante ed emblematica del 200° anniversario della nascita del Teatro Comunale è stata il restauro della Rotonda Foschini restituita in tutta la sua bellezza il Teatro e alla città. Il triennio ha visto una crescita complessiva del Teatro: è cresciuto il pubblico, il rapporto con la città., il numero e la qualità delle produzioni e delle coproduzioni. Più qualità e conti in ordine visto che da due anni il Teatro è in pareggio e sono state ripianate le perdite pregresse.
Il bilancio 1999 è di 8, 7 miliardi circa. Dal lato dei costi due terzi dei budget è impegnato dai costi artistici, o connessi alla programmazione artistica, con uno sforzo rilevante di contenimento dei costi strutturali. Dal lato dei ricavi la parte fondamentale è costituita dai finanziamenti pubblici cui si aggiungono 1,4 miliardi circa di entrate proprie dell’Istituzione. L’Amministrazione Comunale è il maggior finanziatore dell’Istituzione con 4.300 miliardi circa di contributo finanziario per spese di esercizio e manutenzione e per progetti speciali tra cui la produzione lirica Falstaff diretta dal M° Claudio Abbado, con la quale sì concluderanno le celebrazioni del Bicentenario".
Gli interventi
Maria Giulia Simeoli (Ds) - Da sottolineare la crescita del legame fra la città e il suo teatro, evidenziata dall'aumentata presenza di pubblico di tutte le fasce d'età. Migliorato anche il ruolo di formazione ed educazione dei giovani con un forte coinvolgimento del sistema scolastico. Una rinnovata offerta culturale si accompagna ad una crescente visibilità , grazie alla quale il teatro è ormai noto nei circuiti artistici nazionali e internazionali. Sul versante dei costi andrebbe compiuto da parte del Comune un attento esame del modello gestinale, in particolare per quanto riguarda l'individuazione di forme organizzative più flessibiuli per il personale.
Campana (Si - Pri) legge la risoluzione presentata insieme ai consiglieri Savini, Merchiori, Ronchi, Fortini, Gionchetti.
Ronchi (Verdi) - E' un Bilancio con particolari pregi, sia dal punto di vista economico sia della qualità artistica. Il nostro teatro ha ormai una valenza a livello regionale, è riuscito a convivere con un teatro privato e al tempo stesso a stabilire un contatto con operatori culturali e artisti della nostra città. La stagione della prosa negli ultimi hanni ha un pubblico rinnovato e ringiovanito. Occorre ora uno sforzo per attrezzarsi con nuove maestranze tecniche, snellendo la burocrazia, per ampliare gli spazi a disposizione della città.
Marina Gionchhetti (Ppi) - I buoni risultati del bilancio sono in linea con le promesse e le nostre aspettative. Buoni anche i dati in crescita della partecipazione del pubblico, è degna di nota l'attività formativa per giovani e ragazzi, l'avviamento del servizio "Colpo di scena", segno di un teatro che si rinnova e va incontro a nuove esigenze.Il grande evento è un punto di eccellenza, ma anche un veicolo utile per far crescere culturalmente la città.
Pierpaoli (Fi) - Il Bilancio sarebbe quest'anno quasi perfetto se non fosse incompleto, per via dell'ormai eterno problema che la stagione musicale è determinata da Ferrara Musica che influenza la maggior parte delle scelte economiche, culturali e qualitative. Sarebbe pertanto logico poter disporre anche del Bilancio di Ferrara Musica. Anche quest'anno, nonostante le restrizioni di Bilancio si è trovato modo di allestire un grande evento con la produzione del Falstaff. Da ricordare il problema della mancanza di contenitori culturali in città capaci di ospitare le molte iniziative mentre il Comune non favorisce l'utilizzo di diversi spazi in suo possesso.
Cavicchi (Lega Nord) - Siamo scontenti del Bilancio e della gestione del Teatro E' un'istituzione che pesa con una spesa eccessiva su tutti i cittadini. Sono troppo pochi i fruitori rispetto all'intera popolazione. Bisogna trovare forme alternative per mettere a disposizione le sue offerte anche in altri contenitori, decentrando le proposte culturali sul territorio. Va bene il grande evento, ma se sponsorizzato da privati. (Propone un emendamento al Bilancio del Teatro: respinto).
Menarini (An) - Il Teatro gode di tutte le condizioni ottimali per avere buoni risultati. Quindi non ci aspettavamo di meno. Sarebbe auspicabile che il teatro non solo producesse bensì lavorasse anche alla scoperta di nuovi talenti. Ecco che sarebbe possibile fare grandi eventi a costi bassissimi. Il pubblico della scuola è un pubblico "indirizzato". Quali criteri alla base delle scelte degli spettacoli riservati ai ragazzi?
Merchiori (Rifondazione Comunista) - Non è condivisibile l'idea che ogni città dovrebbe valorizzare i propri talenti. Si correrebbe il rischio di un vero e proprio provincialismo culturale. Dobbiamo invece ottenere che la cultura generi un interessante rapporto qualità-costi. Perchè lasciare a privati la gestione di iniziative come Ferrara Buskers Festival o Ferrara sotto le stelle e non gestirle direttamente, con il vantaggio di valorizzare il nostro teatro e dare anche lavoro ai tecnici del per tutto il tempo dell'anno?
Per le dichiarazioni di voto sono poi intervenuti anche i consiglieri Tagliani (Ppi) e Ansalda Siroli (Ds).
L'assessore Ruvinetti afferma che la cultura locale cresce in funzione con il sistema culturale che la circonda. Ancora non sono stati valutati abbastanza gli effetti prodotti a Ferrara con la sua trasformazione in "città d'arte e cultura". Ferrara in questo momento, grazie anche all'espansione della sua università, si sta confrontando con i grandi centri culturali italiani ed europei. Il teatro poi, è cresciuto nel rapporto con la città, ma con la presenza del maestro Abbado è cresciuto nel suo rapporto con il mondo. Noi stiamo investendo nel futuro, affinchè si crei un circuito culturale importante a cui tutti potranno attingere.
Il Sindaco, in conclusione, sottolinea il fatto che in Italia è il pubblico a sostenere la cultura. Mentre le aziende speciali sono finanziariamente autonome, il teatro no. Questo perchè la cultura costa, ma fa bene alla società.
E' stata quindi approvata la risoluzione, sottoscritta dai consiglieri Campana Merchiori, Ronchi, Fortini, Marina Gionchetti e Savini. Questo il testo della risoluzione:
Premesso che: - ai sensi della lettera d) art.22 Legge 142/90 il Comune di Ferrara ha deliberato l’Istituzione Teatro Comunale il cui ordinamento e funzionamento sono disciplinati dagli art. 52, 53, 54 e 55 del vigente Statuto Comunale; - il citato art. 54 prevede che l’Istituzione utilizzi, per l’esercizio dei propri servizi, personale dipendente dal Comune; - all’interno dell’Istituzione Teatro Comunale operano figure professionali del tutto particolari data la natura dei servizi erogati dall’Istituzione medesima quali: tecnici di palcoscenico ed elettricisti e che dette figure professionali oggi vengono assunte tramite l’ufficio di collocamento che gestisce la collocazione dei lavoratori dello spettacolo e ad essi viene applicato il CCNL dei lavoratori dello spettacolo; - tale situazione determina disparità di trattamento economico e giuridico a lavoratori che svolgono con pari professionalità e modalità operative le stesse mansioni; - si determina altresì una situazione di non conformità rispetto a quanto previsto dal citato art. 54 del vigente Statuto del Comune di Ferrara; - al fine di garantire certezza giuridica e capacità operativa all’Istituzione Teatro Comunale è indispensabile apportare una modifica allo Statuto dei Comune di Ferrara tale da permettere che l’Istituzione Teatro Comunale di Ferrara possa adottare la propria Pianta Organica ed assumere direttamente il personale di cui necessita per svolgere i servizi che il Comune le ha attribuito, CHIEDONO - che la Giunta provveda tempestivamente a elaborare una proposta di modifica dell’art. 54 del vigente Statuto Comunale che tenga conto di quanto contenuto nella premessa della presente risoluzione e tale da dare risposta alle giuste istanze dei lavoratori del Teatro Comunale nonché di permettere all’Istituzione Teatro di garantire l’assolvimento dei compiti assegnatale nel modo migliore possibile e nei limiti delle compatibilità di bilancio.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Livio Cavallini, Cavicchi e Brandani.E' stata quindi approvata una seconda risoluzione presentata dal gruppo di Forza Italia: questo il testo:
Considerato che la programmazione e la gestione economico-finanziaria delle attività liriche e della stagione concertistica vengono svolte dal Teatro Comunale in Ferrara in collaborazione con Ferrara Musica S.p.A. Rilevato che sono noti i bilanci preventivi e consuntivi dei Teatro Comunale di Ferrara mentre non sono noti i bilanci di Ferrara Musica Chiedono che al bilancio preventivo e consuntivo dei Teatro Comunale venga di regola allegato il bilancio di Ferrara Musica. Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Livio Cavallini, Cavicchi .............................
Queste le delibere approvate
Assessore Mario Canella
2 - Approvazione del Bilancio di previsione 1999, del piano programma e del Bilancio pluriennale 1999/2001 dell’Azienda Speciale AMSEFC (a favore Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Rifondazione Comunista, Dal Prà (Gruppo misto per rinnovamento Italiano) e Verdi; contrari FI, Lega Nord, An; astenut Rinascita Estense)
Assessore Francesco Ruvinetti
3 - Approvazione prezzi dei biglietti e degli abbonamenti alle rassegne "Colpo di Scena", Teatro Ragazzi, Musica e Scuola e Jazz, del Teatro Comunale per il 1998 - 1999.E' intervenuto il consigliere Perazzolo . ( a favore Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Rifondazione Comunista e Verdi; contrari FI e An; astenuti Lega Nord)
4 - Approvazione prezzi dei biglietti e degli abbonamenti della stagione "Concerti dei Ridotto" 1998/1999. ( a favore Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Rifondazione Comunista e Verdi; astenuti Lega Nord, Fi, An)
5 - Approvazione prezzi dei biglietti e degli abbonamenti alle stagioni di Lirica e Danza del Teatro Comunale per il 1998/1999. Sono intervenuti i consiglieri Perazzolo, Cavicchi, Brandani, Ronchi (a favore Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi, Rifondazione Comunista e Verdi; contrari Lega Nord, FI; astenuti An)
6 - Approvazione relazione previsionale e programmatica per il 1999 dell’Istituzione Teatro Comunale di Ferrara - Proposta di Bilancio di Previsione 1999 dell’Istituzione Teatro Comunale di Ferrara. (a favore Ds, Ppi, Si-Pri, Popolari-Psdi e Verdi; contrari An, FI e Lega Nord; astenuti Rifondazione Comunista )
Via Bologna
Domani, venerdì 22 gennaio alle 20.45, nella sede di via Bologna 49, il Consiglio si riunirà per approvare preventivi e impegni di spesa relativi alla manutenzione del verde pubblico e alle attività culturali e ricreative; la Convenzione Ape-Farmacie Comunali e private per la consegna a domicilio dei farmaci, l’inaugurazione del progetto "La bottega dei mestieri e del tempo libero" gestito dalle associazioni di volontariato e l’organizzazione dell’edizione 1999 del "Carnevale dei bambini" completeranno i lavori del Consiglio.