ANNO V - 23 FEBBRAIO 1999

 

CONSIGLIO COMUNALE (seduta del 22/2/99)

Il Consiglio ha proseguito, in apertura, la discussione sulla risoluzione del gruppo di AN sulla questione delle foibe. Il documento, che proponeva l'intitolazione di una strada cittadina ai Caduti delle Foibe, era stato emendato da Mauro Cavallini (DS) con l'impegno aggiuntivo a "promuovere iniziative e dibattiti", con la collaborazione di istituzioni scientifiche e della Camera dei Deputati, "affinché l'intera vicenda venga pubblicamente affrontata, partendo anche dai rapporti sulle diverse etnie sin dal 1918". Sul tema, Marina Gionchetti (Ppi) ha proposto una seconda risoluzione che dice: "Il consiglio Comunale di Ferrara riunito nella seduta del 22.02.1999 PRESO ATTO del dibattito scaturito dopo la presentazione della mozione da parte del gruppo conciliare di alleanza Nazionale avente come tema la tragedia delle foibe; RICONOSCIUTO che le foibe furono orrendi crimini. originati da odi e risentimenti etnici; RIBADITO il proprio convincimento che tali orrendi crimini pur non essendo giustificabili, trovano parzialmente origine nelle gravi responsabilità che lo stato italiano ha avuto sia nella gestione dei territori annessi dall’Italia dopo il 1920 e sia nell’aggressione e conseguente occupazione di svariate provincie del Regno di Jugoslavia nel 1941; CONSIDERATO che Ferrara vanta un gemellaggio con la città slovena di Capodistria ed un patto di amicizia con le città croate di Fiume e la capitale bosniaca di Sarajevo e che proprio per questo motivo può candidarsi ad essere laboratorio di studi, convegni ed approfondimenti al fine di superare le divisioni ed i sentimenti di odio tra le etnie; IMPEGNA LA GIUNTA a promuovere incontri, dibattiti ed iniziative nello spirito sopra descritto e tenendo conto dell’appello promosso recentemente a Napoli da alcuni illustri storici con un manifesto che pubblicamente si dichiara contro un "uso politico del passato" e "le manipolazioni delle vicende della storia contemporanea per usi propagandistici"; CHIEDE alla Commissione Toponomastica di avviare le procedure per l’intitolazione di una via cittadina ai martiri dell’odio etnico". I consiglieri Fantoni (RE), Galli (An) e Cavicchi (Lega) hanno proposto una mozione sospensiva del dibattito sulla risoluzione Gionchetti. Prima di mettere in votazione questa richiesta, il Consiglio ha proceduto a votare la risoluzione di An nel testo emendato. Il documento è stato respinto. 15 i contrari: Marina Gionchetti, Verdi, Prc, Ds; 13 i favorevoli: An, FI, Re, Campana, Savini, Cavallini (Ds), Cavicchi, Dal Prà; 3 gli astenuti: Fortini (Popolari-Psdi), Tagliani (Ppi), Bertoncelli (Ds). La richiesta di sospensione della discussione sulla risoluzione Gionchetti è stata respinta: 20 voti contrari (Ppi, Ds, Verdi, Dal Prà, Fortini, Campana), 9 favorevoli (An, FI, Re, Lega) e tre astensioni (Prc e Mauro Cavallini dei Ds). Il dibattito è così proseguito, con l'uscita dall'aula dei consiglieri del centro-destra. Secondo Ruvinetti (Assessore alla Cultura), la scelta della sinistra italiana, e in particolare dei Ds, è "inequivocabile", giacché "presuppone o presupporrebbe una precisa analisi storica del movimento operaio italiano e internazionale". "Il metodo di Tito - ha sottolineato - era simile a quello dei bolscevichi, e perseguiva la realizzazione di uno stato totalitario": suo scopo era l'occupazione militare di parte del territorio italiano; l'effetto una vera e propria "strage". Merchiori (Prc) ha affermato di non condividere la totalità della risoluzione Gionchetti, specie dove si parla di "risentimenti etnici". "Gli unici dati ufficiali - quelli dell'unico convegno organizzato dallo stato italiano sul tema foibe - parlano di cifre ben inferiori di morti per mano del regime jugoslavo", ha detto. Si tratta, per Merchiori, di poco più di 2000 persone effettivamente perite tra il 1943 e il '45, la maggior parte per vendette e regolamenti di conti privati, in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia settentrionale. Ronchi ha ribadito che "la storia non deve essere stravolta": "Gay e Rom - ha sottolineato - ancor oggi nei campi di sterminio sono morti di serie B". Importante è per il Verde il riferimento all'oggi, cioè allo "stato fascista di Tudjman" (Croazia) in particolare, che perseguita la minoranza italiana in Istria, ma anche al dramma del Kosovo e della Bosnia. Se Savini ha lamentato la mancanza di distacco nel dibattito ("Fascismo e comunismo sono questioni chiuse"), Mauro Cavallini ha parlato della tendenza insita in tutte le forze politiche di pensare il passato: "La storia, pur non rinnegando l'antifascismo e la Resistenza, si può e in certi casi si deve discutere. La stessa Chiesa cattolica si è messa in discussione sulle connivenze nei confronti dei regimi assolutistici". Accettabile la risoluzione che propone l'intitolazione di una strada ai Caduti dell'Odio etnico anche secondo Dal Prà: "La storia non si fa con i "se" e con i "ma"". Questo il risultato della votazione sul documento della Gionchetti: 21 favorevoli (Ppi, Ds, Campana, Verdi, Giovanna Marchianò), nessun contrario, 2 astenuti (Fortini e Merchiori). Il centro-destra non ha partecipato al voto. Il Consiglio ha quindi proseguito i lavori occupandosi dell'ordine del giorno relativo alla sentenza con la quale la Cassazione ha annullato una condanna per stupro emessa dalla Corte di Appello di Napoli. L'ordine del giorno, presentato dai Ds e illustrato dal consigliere Ansalda Siroli, recita: "Il Consiglio Comunale di Ferrara, premesso che i dati di fonte Istat evidenziano che in Italia 714.000 donne hanno subito stupri o tentati stupri, che solo negli ultimi tre anni 185.000 donne sono state violentate; considerato quindi la minaccia di violenza sessuale rappresenta un rischio quotidiano per le donne, ne limita l’autonomia e ne condiziona la sicurezza; considerato inoltre che dopo vent’anni di dibattito parlamentare finalmente la legislazione italiana ha dichiarato la violenza sessuale un reato contro la persona e quindi una violazione della dignità umana; valuta la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha annullato la sentenza di condanna per stupro emessa dalla Corte di Appello di Napoli, un pericoloso segnale di sottovalutazione della costante tutela della dignità umana che una Nazione Civile deve perseguire. Con quella sentenza non è stata lesa solo la dignità femminile, ma si è affermato un principio di astrattezza nell’applicazione del diritto, assolutamente inadeguato a cogliere la complessità del fenomeno della violenza sessuale. Mettere in dubbio un’avvenuta violenza per le caratteristiche di un capo d’abbigliamento è parte della stessa cultura che ritiene che la violenza possa essere provocata da abbigliamenti o atteggiamenti delle donne; pertanto esprime forte preoccupazione rispetto a questa triste conferma del distacco tra la concezione di certa giurisprudenza e la vita e i problemi quotidiani di donne e uomini; auspica che tale sentenza resti un evento isolato e non costituisca un pericoloso precedente; chiede inoltre al Parlamento, al Ministro di Grazia e Giustizia e alla Ministra per le Pari Opportunità di farsi interpreti e garanti della reazione civile manifestata da tanti, donne e uomini, di fronte a questa pericolosa sentenza".

Sul documento sono intervenuti l'assessore alle Pari Opportunità Paola Castagnotto (voto moralmente, non potendo farlo formalmente in quanto assessore, questo ordine del giorno; è una sentenza probabilmente ineccepibile dal punto di vista formale ma che ignora la sofferenza che c'è dietro questi casi; solo il 32% delle donne che subiscono violenza fanno denuncia e il 70% dei violentatori rientra nella normalità; a Ferrara in 10 anni a fronte di 279 casi di violenza denunciati sono state emesse solo 17 sentenze di condanna); Marina Gionchetti (la Cassazione è entrata nel merito della sentenza della Corte di Appello e non avrebbe dovuto farlo perchè suo compito è guardare alla legittimità; è diventato così un terzo grado di giudizio mentre il nostro ordinamento ne prevede solo due); Fantoni (l'ordine del giorno, al di là delle sfumature che ciascuno può rilevare, è sicuramente da approvare; di fronte agli atti di violenza, che non è solo fisica ma morale e psicologica, come uomo provo un senso di vergogna); Menarini (pur condividendo la posizione espressa a livello nazionale dal suo partito, rileva che occorre riflettere non solo sulla spinta emotiva; questi episodi che provocano sdegno e preoccupazione sono frutto di una società malata; non va messa quindi sotto processo la Cassazione per una sentenza sbagliata, ma deve essere curata la società per salvaguardare la dignità della donna e dell'uomo); Ronchi (il problema non è giuridico ma culturale poichè si continua a vedere le cose solo dal punto di vista maschile); Perazzolo ( non è la sede per ragionamenti giuridici, come pure si sta facendo). A favore hanno votato Ds, Verdi, Ppi, Campana, Fortini, Merchiori, Giovanna Marchianò, Fantoni; si sono astenuti An e Lega.

Interpellanze e interrogazioni

Pierpaoli - Rilevato che la palestra per le attività di fisiokinesiterapia respiratoria per i bronco pneumopatici funzionante in via Mortare è stata chiusa, chiede all'assessore alla sanità quali provvedimenti si intandano assumere per assicurare ai bronco pneumopatici questo tipo di terapia. Marina Gionchetti - Esprime perplessità e chiede i relativi chiarimenti sull'adozione dei cassonetti intelligenti che a suo dire potrebbero generare disparità nei pagamenti e incentivare l'abbandono dei rifiuti. (si è associato il consigliere Campana). Tagliani - Presa conoscenza che sono state rilasciate otto autorizzazioni per la installazione di altrettanti impianti - stazione per la radiofonia cellulare, interpella il sindaco per conoscere: numero e ubicazione esatta degli impianti, limitazioni a carico dei proprietari confinanti, prescrizioni dell'Arpa, parere espresso dall'assessorato all'ambiente. Chiede inoltre di verificare la opportunità di sospendere temporaneamente il rilascio delle concessioni, fissando prima possibile una sessione della commissione ambiente. (si è associato l'intero Consiglio). Sullo stesso argomento ha interpellato il sindaco anche Fantoni che ha chiesto di sapere: se si pensa di concedere i permessi di installazione su edifici cittadini e su antenne isolate fuori città, se si pensa di lasciare questa decisione alla prossima Giunta e soprattutto al prossimo Consiglio Comunale portandola alla pubblica discussione. Merchiori- E' vero che ai semafori di alcune strade del centro sono stati tolti i cicalini perchè disturbavano i clienti degli alberghi vicini? E' vero che il sistema di comunicazione vocale adotatto sugli autobus è spento perchè disturba i passeggeri e gli autisti? E' vero che la lista dei lavori socialmente utili, esposta all'ufficio di collocamento, porta nome e cognome di una persona con a fianco l'indicazione Sert? Sulle prine due domande l'assessore Merighi assicura pronto interessamento e, nel caso, l'immediato ripristino di cicalini e sistema voclae; per il problema relativo alla lista dei lavori socialmente utili immediato interessamento assicura anche l'assessore Mariella Michelini. Mauro Cavallini (anche a nome di Marco Marchetti) ha chiesto di sapere se e quando si può fare l'asfaltatura di via Froldo Mosti a Fossadalbero. Fortini - La sistemazione del piazzale della stazione così come si presenta ora è "raffazzonata". Necessario intervenire. Quando sarà messo in funzione il nuovo parcheggio per le bici? Cavicchi - A proposito del bando di gara pere la rimozione e la custodia delle auto in divieto di sosta, rileva che a suo giudizio, per come è confezionato, limita le possibilità di partecipazione di molti cittadini che pura avrebbero voluto farlo.

Delibere approvate

Assessore Florio GHINELLI

10 - Adozione Regolamento canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. a favore Ds, Ppi, Verdi, Campana, Fortini, Dal Prà, Giovanna Marchianò; contro An, Fi, Lega; astenuti Rifondazione Comunista

Assessore Fernando ROSSI

11 - Adozione di varianti al P.R.G. vigente per la rettifica di categorie di intervento in edifici esterni alla città storica. a favore Ds, Ppi, Verdi, Rifondazione Comunista, Campana, Fortini, Dal Prà, Giovanna Marchianò; astenuti An, Lega, Fi

12 - Approvazione Piano Particolareggiato di iniziativa privata relativo ad un’area in Ferrara, Via Frutteti classificata sottozona "C1" presentato dalle Società S.r.l. E.P. EDILPROGRAM, S.r.l. BENINI & C., S.r.l. SICEPS, Signorini Renzo. a favore Ds, Ppi, Campana, Fortini, Dal Prà; contro An, Fi, Verdi; astenuti Rifondazione Comunista, Lega, Giovanna Marchianò

13 - Approvazione di Piano Particolareggiato di iniziativa privata relativo ad un’area via Pomposa, classificata dal vigente P.R.G. sottozona "CI", presentato dalla Ditta "Nuova Pomposa Soc. coop. a r.l.". a favore Ds, Ppi, Campana, Fortini, Dal Prà; contro An, Fi, Verdi; astenuti Rifondazione Comunista, Lega, Giovanna Marchianò

Assessore Vainer MERIGHI

14 - Costituzione del Consorzio per la sistemazione della strada denominata "Lega Lombarda", in Località Mizzana (FE). Decisione dei reclami presentati. a favore Ds, Ppi, Campana, Fortini, Dal Prà, An, Verdi, Rifondazione Comunista, Giovanna Marchianò, Pierpaoli; astenuti Zanotti e Perazzolo

CONFERENZA STAMPA

Venerdì 26 febbraio alle 12, nella sala riunioni del Museo di Storia Naturale di via De Pisis 24, sarà presentato "Progetto AgriNatura 1999". L'iniziativa, rivolta alle scuole, rappresenta un percorso di educazione ambientale improntato sulla conoscenza approfondita, sia da un punto di vista prettamente agronomico sia naturalistico ed ecologico, di un territorio adibito a sfruttamento agricolo. Promossa dal Centro Idea del Comune di Ferrara e dall'Azienda Agricola - Oasi Naturale "Le Pradine " di Mirabello, Agrinatura 1999 è realizzata in convenzione con il Comune di Mirabello e l'Amministrazione Provinciale di Ferrara