Anno V - 2 marzo 1999

 

CONSIGLIO COMUNALE

Seduta del 1 marzo 1999

In apertura dei lavori del Consiglio Comunale di ieri sera è stato portato all'attenzione dell'Assemblea un ordine del giorno sulla Fecondazione Assistita firmato dai consiglieri Ansalda Siroli, Rosanna Ducati e Sergio Caselli (DS). Questo il testo: "PREMESSO che dopo due anni di intensa attività della Commissione Parlamentare per elaborare un testo di legge sulla fecondazione assistita, già oggetto di mediazione culturale e politica, con l'emendamento proposto dalla Lega, teso a cancellare l'articolo relativo all'inseminazione eterologa, il testo della legge viene profondamente snaturato; PREMESSO inoltre che in tale testo la sterilità, problema per molte coppie private del diritto alla procreazione, è considerata una patologia da curare ed affrontata con gli strumenti di cui sono dotate tutte le moderne Nazioni Europee; CONSIDERATO che l'approvazione dell'emendamento all'art. 4 che vieta l'accesso all'inseminazione eterologa, di fatto, rende improponibile gli artt. 8 e 9 che regolano la donazione dei gameti e le banche del seme, e quindi la coerenza dell'intero impianto della legge; CONSIDERATO inoltre che la richiesta di una legge moderna ed equilibrata proviene da ampi strati della società civile, consapevole dei cambiamenti intervenuti negli stili di vita individuali e nelle scelte procreative di donne e uomini; VALUTATO che una legge adeguata alle legislazioni vigenti nelle altre moderne Nazioni Europee, poteva sostenere la libera scelta dei cittadini in un ambito di sicurezza e di controllo pubblico senza i rischi speculativi a cui molte coppie sterili sono sottoposte dovendo ricorrere al mercato privato, soprattutto estero, per l'urgenza di un intervento pubblico organico; il CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA AUSPICA la riproposizione di un nuovo testo di legge in tempi rapidi e in assenza di questa garanzia che il Ministro della Sanità vari un provvedimento amministrativo che regoli il funzionamento dei centri per la fecondazione assistita, evitando che un clima di contrapposizione ideologica privi donne ed uomini dell'esercizio di un fondamentale diritto di scelta e di cittadinanza". La Siroli ha sottolineato l'attualità dell'ordine del giorno, "nella forma e nella sostanza". "La ragione di stato - ha spiegato - vuol passare ancora una volta sopra il corpo delle donne. Ma bisogna cercare le strade, indirizzare i processi, intervenire con sapienza; il Parlamento deve informare su ciò che offre la ricerca e sulle possibilità alternative, come l'adozione o l'affidamento. Non si tratta di fare discorsi morali - ha concluso - ma di dare libertà di scegliere". Per l'Assessore Paola Castagnotto lo Stato deve dunque tutelare il diritto di scelta: regolamentare un mercato senza regole ("In Italia, oggi, si può fare di tutto in questo campo", ha commentato) e in cui la principale discriminante è di ordine economico. L'Assessore ha riportato alcune cifre: un giro d'affari di 200 miliardi l'anno, 26 mila coppie che almeno una volta l'anno chiedono consulenza a un ginecologo, di cui 6-7 mila ricorrono a donatori del mercato privato; con costi che si aggirano sui 5-10-14 milioni a trattamento. 240 sono i centri specializzati, di cui 60 sono pubblici, per 15 mila cicli di trattamento ogni anno. "Si tratta - sottolinea la Castagnotto - di itinerari costosi, problematici, non sempre scontati. E più le leggi sono restrittive, più aumenterà l'esodo verso l'estero, con costi esorbitanti". Un'altra donna, il capogruppo del Ppi Marina Gionchetti, ha affermato, pur condividendo la pacatezza dei toni e la volontà di evitare battaglie ideologiche, che "su temi che riguardano la vita non esistono vincoli di maggioranza, ma solo vincoli di coscienza". "Non si può scambiare il diritto ad avere un figlio con la maternità a tutti i costi, che è solo l'appagamento egoistico dei propri desideri e lede i diritti del nascituro", ha detto. "Ma una legge va fatta, per evitare il "Far West"". Zanotti (FI) ha parlato di un ordine del giorno "legittimo ma strumentale, che è cioè strumento di pressione sul Parlamento". Su questi temi non esiste una contrapposizione tra laici e cattolici: "Non è necessario essere cattolici per capire che esistono limiti invalicabili. C'è, sì, bisogno di sviluppo scientifico, ma è possibile far crescere la coscienza del fine a cui devono tendere la scienza e il diritto". "In nessun testo di bioetica o costituzione nazionale - ha proseguito - si parla di "diritto alla procreazione": è un invenzione sociologica attuale.In definitiva, per Zanotti "nessuno ha il diritto ad avere un figlio per il raggiungimento della propria felicità individuale, ricorrendo a ogni forma di procreazione artificiale omologa o eterologa". Pur apprezzando l'atteggiamento dei Popolari, che riconoscono le diverse posizioni nella coalizione, Ronchi (Verdi) ha rilevato nella discussione un "processo alle intenzioni": "Non si può parlare di egoismo davanti a due persone che vogliono un figlio, e che per questo meritano fiducia". Sulla famiglia per i Verdi c'è un equivoco: "Si scambia un istituto sociale per un istituzione statale. La famiglia è uno stadio della società, non la fonda. Il nostro - ha affermato - è uno stato laico, non laicista, che consente certe possibilità ma non obbliga nessuno a percorrerle". Secondo Menarini (An) "l'ideologia porta a risultati sbagliati. Se la legge è arretrata rispetto al resto dell'Europa, perché non invitare gli altri Paesi a rispettare la famiglia?". "Se seguiamo questa strada - ha spiegato - uno può pretendere di avere un figlio ferrarese d.o.c., o con gli occhi azzurri e i capelli biondi. "Una legge come questa - ha detto Menarini - serve per far nascere per forza un individuo contro la natura. Non è necessario essere cattolici per capire queste cose, e d'altronde questo è un filone di pensiero per cui si deve per forza essere contrari a qualsiasi ordine non posto dall'uomo". Di riportare la questione sul giusto binario si è proposta Maria Rosaria Tola (Ds): "Si tratta innanzitutto di un problema medico. La sterilità è una patologia", ha affermato. "I medici non sono "scienziati pazzi", la scienza risponde alle esigenze della società. Evitiamo strumentalizzazioni, guerre ideologiche, battaglie individuali: per la medicina l'intero processo procreativo è in discussione". Giovanna Marchianò ha ribadito che è necessario fissare le competenze dello Stato e salvaguardare l'autodeterminazione delle donne e degli uomini. "Anche se diffido dell'approccio tecnologico alla riproduzione - ha spiegato - riconosco che ci sono persone che richiedono per questo l'aiuto della scienza. Dunque bisogna assicurare questa libertà, per prima cosa regolamentando gli appositi centri pubblici e privati, definendo gli aspetti biomedici e le procedure diagnostiche. Questa dovrebbe essere una "legge leggera", che non vieti e punisca, ma offra strumenti e possibilità". In preda a un "marasma interiore" Fantoni (RE): "Da un lato mi sento legato alla morale cattolica - ha detto -, ma dall'altro riconosco che dare a tutti la possibilità di avere un figlio ha una sua logica. Ma mi chiedo: che conseguenze psicologiche possono nascere, in questo caso, nel rapporto madre-figlio e padre-figlio? La presenza di un donatore, un individuo terzo rispetto alla coppia, crea un "triangolo" non ben risolvibile". L'ordine del giorno è stato quindi approvato con i voti favorevoli di Ds, Rifondazione Comunista, Sdi, Verdi, Gruppo Misto (Giovanna Marchianò e Dal Prà). Contro hanno votato An, Fi e il consigliere Giulia Simeoli. Astensione di Rinascita Estense.

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Nel corso della seduta sono stati presentati dalla maggioranza due ordini del giorno, relativi alla questione delle visite per l’invalidità e all’attività del 118. Questi i testi dei due documenti: ."Il Consiglio Comunale di Ferrara, riunito nella seduta del 1 marzo 1999,in riferimento alle notizie apparse sulla stampa circa le modalità di svolgimento delle visite presso la Commissione di 2° grado per la concessione delle invalidità,appreso che tali visite, per la maggior parte riguardanti anziani e disabili, sono state svolte a tutt’oggi in locali inidonei o, addirittura, a bordo di automezzi, consapevole che un tale modo di procedere è lesivo della dignità e della privacy delle persone; constatato che il Ministero del Tesoro ha oggi autorizzato, per lo svolgimento di tali funzioni, l’affitto di locali siti in viale Cavour 126, preso atto dell’impegno espresso dalla Commissione ad eseguire, in attesa della effettiva fruizione dei locali, le visite a domicilio degli utenti, valuta la temporanea soluzione una prima risposta al problema denunciato, impegna gli Organi competenti a dare rapidamente soluzione definitiva al problema, attivando tutte le misure necessarie all’adeguamento dei nuovi locali".

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"Il Consiglio Comunale di Ferrara, riunito nella seduta del 1 marzo 1999, in riferimento al contenuto della proposta del 3° Piano Sanitario Regionale che

prefigura l’accorpamento delle centrali operative del 118 in tre ambiti regionali,

considerato che il Piano in questione sembra prevedere la chiusura della centrale operativa del 118 di Ferrara, ritiene che tale ipotesi non debba essere attuata per non esporre la popolazione della provincia di Ferrara a rischio di un non efficace coordinamento delle attività di soccorso d’emergenza, invita la Giunta della Regione Emilia Romagna e l’Azienda AUSL a soprassedere ad ogni decisione al fine di consentire il necessario confronto con le Istituzioni e le rappresentanze dei lavoratori,invita inoltre l’AUSL e il suo Direttore Generale a sospendere la decisione di affidare l’attività del 118 e il trasporto degli infermi esclusivamente ad Associazioni che non hanno la necessaria professionalità atta a garantire una corretta ed efficace gestione dell’emergenza".

 

Queste le delibere approvate:

Assessore Fernando Rossi

8 - Approvazione di piano particolareggiato di iniziativa privata relativo ad un’area in via Pomposa, classificata dal vigente P.R.G. sottozona "C2", presentato dalla S.r.l. CO.RI.. A favore Ds, Ppi, Sdi; astenuti An, FI, Rifondazione Comunista, Giovanna Marchianò, Rinascita Estense, Lega.

9 - Approvazione di piano particolareggiato di iniziativa privata, in località Cassana, via Smeraldina, classificata sottozona "G4 e C/2", presentato dalla Ditta Padovani Giovanni e Gambetti Angela. A favore Ds, Ppi, Dal Prà; astenuti An, FI, Rifondazione Comunista, Giovanna Marchianò, Rinascita Estense, Sdi; contro Lega.

10 - Approvazione Piano Particolareggiato di iniziativa privata, in variante al P.R.G. vigente, relativo ad un’area in Ferrara, via Chendi, classificata "C2" presentato dalla S.r.l. La Casa. A favore Ds, Ppi, Sdi, Giovanna Marchianò,Dal Prà; astenuti An, FI, Rifondazione Comunista, Rinascita Estense, Lega.

11 - Approvazione Piano Particolareggiato di iniziativa privata, in variante al P.R.G. vigente, relativo ad un’area in Ferrara, via Polonia, classificata "C2" presentato dalla Ditta Zaccarini Tarcisio. A favore Ds, Ppi, Sdi, Giovanna Marchianò,Dal Prà, An, FI, Rifondazione Comunista, Lega; astenuti Rinascita Estense.

Assessore Vander Maranini

12 - Delega transitoria e temporanea all’Azienda U.S.L. di Ferrara delle funzioni socio assistenziali ai sensi dell’art. 4 del D.L. 7/12/1993 n° 517 di modifica del D.L. 30/12/1992 n° 502 e della L.R. 12/05/1994 n° 19. A favore Ds, Ppi, Dal Prà, Verdi, Giovanna Marchianò; contro An, FI, Lega,Rinascita Estense; astensione di Rifondazione Comunista, Sdi. Su questa delibera si è sviluppata una lunga discussione che ha visto gli interventi dell’assessore Maranini, del Sindaco Soffritti e dei consiglieri Campana, Merchiori, Ronchi, Fabbri, Pierpaoli, Marina Gionchetti, Tagliani, Caselli, Brandani, Cavicchi.

Assessore Alessandro Bratti

13 - Approvazione schema di convenzione per uso e gestione del Pattinodromo Comunale da stipulare tra l’Amministrazione Comunale e il Comitato Provinciale di Ferrara Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio. A favore Ds, Ppi, Dal Prà, Giovanna Marchianò, Savini; contro Campana; astensione di An, FI, Lega, Rinascita Estense Rifondazione Comunista.

14 - Approvazione schema di convenzione da stipulare tra l’Amnistrazione Comunale e la Polisportiva Marrarese per l’uso e la gestione del Campo di Calcio di Marrara sito in via Rocca. Unanimità

ARIOSTEA

Il Teatro del Novecento tra tradizione avanguardia ricerca è il tema dell'iniziativa curata da Paola Poli e promossa dall'Associazione Ricerca Storico Letteraria che per il mese di marzo propone nella Sala Agnelli, con inizio alle 15.30, quattro appuntamenti. Il primo è per domani su La coscienza individuale (da Pirandello a Beckett)