ANNO V - 9 LUGLIO 1999

 

CONSIGLIO COMUNALE - Seduta dell'8 luglio 1999

Con la convalida degli eletti, ha preso ufficialmente il via ieri pomeriggio la XII legislatura del Comune di Ferrara. In un’aula consiliare gremita di cittadini, il Consiglio, presieduto dal consigliere anziano Fernando Rossi, ha quindi eletto il presidente. E’ Romeo Savini dello SDI, passato alla seconda votazione con 25 voti. Savini era stato proposto dal capogruppo DS Cavallini a nome di tutta la maggioranza, per la competenza e la lunga esperienza dimostrata in questi anni nel consesso. 13 voti ha riportato invece il candidato del Polo Massimo Pierpaoli. Nella discussione sono intervenuti diversi consiglieri. Perazzolo (FI-Sgarbi), dopo aver parlato del buon successo del Polo e di Forza Italia come "punto di riferimento del cambiamento", e dopo aver chiesto "chiarezza e collaborazione sui valori del rinnovamento", pur considerando Savini "uno stimabile "socialista buono"", ha affermato che "questo nome non scaturisce dal nulla". "Non è scandalosa questa proposta - ha proseguito - ma è il metodo ad essere inopportuno, politicamente ingiusto. Ci si poteva mettere d’accordo, o addirittura la maggioranza, coraggiosamente, avrebbe potuto dare questa carica istituzionale all’opposizione".

Sgarbi (FI-Sgarbi), dopo aver ribadito "le molte virtù di Savini" e lo spostamento al centro che tale presidenza opererebbe, ha riaffermato che sarebbe stato un segnale nuovo dei DS affidare la presidenza all’opposizione, come è accaduto per svariate legislature alla Camera dei Deputati.

Franceschini (PPI) ha sottolineato che "il ruolo di garanzia dipende innanzitutto dalla qualità delle persone", e che su una nomina come questa "non ci sono né ci devono essere regole definite".

Mariella Michelini (DS) ha ricordato che la carica di Presidente del Consiglio è "istituzionalmente giovane", ma avrà sempre più spessore per il ruolo di coordinamento, specie nella Commissione permanente dei Capigruppo.

Brandani (AN) ha parlato di "teatrino della politica": "Fino a un’ora fa - ha detto - per questa carica c’era un’altra candidatura, e Savini deve pur chiudere in bellezza la propria esperienza politica. Voteremo Pierpaoli".

Se Facchini (DS) ha ricordato la "capacità e concretezza" dell’esponente socialista, Balboni (capogruppo AN), sindaco candidato di AN e CCD, ha denunciato la mancata convocazione dei Capigruppo per accordarsi sul nuovo Presidente dell’assemblea, che "non a caso la legge vuole eletto, per la prima votazione, con la maggioranza dei due terzi". Per Montanari (DS), infine, Savini è un candidato "autorevole"

Dopo i ringraziamenti di rito e l’impegno ad essere un presidente super partes, guidato solo dall’interesse del Consiglio, Savini ha dato la parola al sindaco Gaetano Sateriale, che dopo aver giurato di osservare la Costituzione, ha comunicato i nomi degli Assessori e quindi presentato il programma di governo.

A far parte della Giunta il Sindaco ha chiamato Tiziano Tagliani, Ivan Ricci, Paola Castagnotto, Vainer Merighi, Alessaandro Bratti, Alberto Ronchi, Sergio Alberti, Gianni Rigamonti, Carlo Magnani e Alfredo Valente.

Il programma di governo: "Un’amministrazione moderna - è la premessa - deve promuovere fiducia, prima ancora che ricercare consenso, mettere a disposizione le sue risorse economiche e umane per aiutare la società ad autogovernarsi secondo il principio di sussidiarietà". Per il nuovo Sindaco, poi, il Consiglio deve caratterizzarsi come "un luogo che tiene alto il livello del confronto politico e della discussione, con una dialettica tra maggioranza e opposizione anche forte e aspra, ma mai immeschinita dal pregiudizio sui contenuti o dalla volgarità della forma". Dopo aver accennato al più vasto contesto politico ed economico, italiano ed europeo (un contesto che richiede "cambiamenti profondi nel modo di agire delle pubbliche amministrazioni" e "riforme profonde nella scuola, nella sanità, nella giustizia, nel fisco"), in cui le responsabilità dell’Italia sono saldamente legate ai doveri politici dell’Unione Europea, Sateriale ha voluto sottolineare, per valorizzare la partecipazione dei cittadini, che "lo scalone municipale di Pietro Benvenuti non può essere una barriera architettonica in nessuna delle direzioni di transito".

"Ferrara è stata storicamente partecipe della ricca esperienza emiliana nel campo delle politiche sociali, con risultati che non hanno molti confronti nel resto del Paese. Ma i rilevanti cambiamenti demografici, culturali e sociali hanno sollecitato una ridefinizione degli obiettivi e la ricerca di nuove risposte. Non siamo soddisfatti da ciò che è stato fatto nella sanità, perché nel complesso si è appanata la qualità media dei servizi e l’efficienza del sistema, ed è cresciuta l’insoddisfazione dei cittadini e degli operatori:l’efficienza economica, da sola, può uccidere la sanità pubblica. Per questo ho intenzione di dar vita a un "Progetto di riordino del sistema sanitario e dell’assistenza", che, coordinato da un esperto del settore e sotto la responsabilità diretta del Sindaco, possa far dialogare e collaborare tutti gli enti preposti".

Nuovi obiettivi per le politiche sociali, valorizzando l’associazionismo, il volontariato e la cooperazione sociale; per il ruolo giocato dalla famiglia, "punto cardine della rete delle utenze e dei servizi, da supportare nella complessità della sua vita quotidiana alleviandone il carico di cura; per i giovani, per i quali bisogna costruire "modalità più efficaci di rapporto e aggregazione, in particolare con progetti mirati alle esigenze degli adolescenti che siano seguiti con la stessa attenzione data in questi anni all’infanzia. Vogliamo progettare il futuro per i nostri giovani e ci piacerebbe farlo assieme a loro, non al di sopra di loro".

Il lavoro è, per Sateriale, "una priorità assoluta": ci sarà nuova occupazione "se sapremo far leva sulle potenzialità locali per attrarre imprenditorialità e finanziamenti dal livello regionale, nazionale ed europeo". Per questo va costruita un ""mappa" aggiornata delle risorse locali che sia un punto di riferimento per l’azione di governo. "La debolezza di uno sviluppo non pieno rispetto alle altre realtà emiliane può trasformarsi ora, per Ferrara, in un punto di forza: un territorio non intasato, una compatibilità ambientale che può reggere uno sviluppo ecologicamente sostenibile, una condizione migliore di sicurezza e ordine pubblico, un ambiente colto, ordinato, aperto". Riorganizzare la macchina comunale, con l’aiuto di un esperto del settore, sarà indispensabile per trovare tutte le soluzioni e individuare gli strumenti necessari per lo sviluppo.

Città d’arte e di cultura: per Sateriale "Ferrara deve continuare a proporsi come città di cui si parla in Italia e in Europa per la qualità e il livello delle sue iniziative culturali e dei suoi prodotti artistici. Ma anche qui c’è da innovare: non si tratta di aggiungere piccole utilitarie alle fuoriserie, ma di operare per una fruizione più ampia e diffusa, di investire soprattutto sulla preparazione alla cultura, e dunque soprattutto sulla scuola".

"Sui temi della mobilità e del traffico - ha continuato Sateriale - e dell’integrazione tra centro storico, periferie e forese attraverso il decentramento e un ruolo potenziato delle Circoscrizioni, pensiamo di costituire due progetti di diretta responsabilità del Sindaco, coordinati da esperti e in grado di produrre un disegno logico e complessivo di miglioramento della situazione della sicurezza".

Le valutazioni politiche: "Abbiamo avviato un’esperienza originale di allargamento della maggioranza a Rifondazione Comunista fin dalla campagna elettorale. E’ una sfida per noi e per loro. Alle opposizioni dico che vogliamo valorizzare lo strumento della conferenza dei Capigruppo come momento di dialogo e confronto preventivo, e la figura del difensore civico come garante dei cittadini". Ai dirigenti e dipendenti del Municipio il Sindaco ha chiesto un contributo particolare: "La macchina comunale non deve essere per forza un apparato burocratico lento e senz’anima, ma un insieme di persone che possono costituire una risorsa se sono coinvolte nella realizzazione degli obiettivi, motivate, valorizzate nella professionalità. ai dirigenti in particolare chiedo di sentirsi partecipi degli obiettivi di quest’Amministrazione. Cercheremo per questo forme e tecniche di monitoraggio e verifica del grado di soddisfazione dei cittadini: sarà un metro di misura utile per amministratori e dipendenti comunali, per aprire il Comune alla città mettendolo al servizio della voglia di fare e di innovare che Ferrara esprime".

Gli interventi dei consiglieri:

Franceschini (PPI), dopo aver ragionato sulla grande mobilità dell’elettorato ("nessun risultato è più garantito"), ha sottolineato che "si è sanata definitivamente la frattura profonda che c’era a Ferrara, e si sta iniziando una nuova stagione". Sateriale rappresenta "una novità di metodo e merito"; del passato bisogna conservare le cose buone ma operare in profondità per il resto: una pubblica amministrazione che funzioni, lo sviluppo economico da mettere in moto, in un’ottica di collaborazione con Rovigo e il Polesine, una qualità della vita da affinare, le frazioni da risollevare.

Zanotti (FI): "E’ un programma generico, che contiene tutto e il contrario di tutto. In questa legislatura noi saremo forza alternativa a questa maggioranza. Non siamo per il consociativismo e faremo un’opposizione ferma, precisa e motivata, ma sulle cose concrete. Noi giudicheremo il Sindaco, non chi l’ha preceduto, e saremo anche pronti al sostenerlo se le sue proposte saranno valide".

Maria Rosaria Tola (DS): "Sono numerosi i punti importanti di questo programma, ricco e stimolante e che ci vede tutti protagonisti: fra questi l’ impegno ad innovare il modo di governare consolidando il buongoverno messo in atto finora, pur tenendo conto del dibattito interno al partito; la volontà di conservare una distinzione fra le diverse sfere, quella politica, quella istituzionale e quella amministrativa evitando così sovrapposizioni; la promessa di mettere in atto una logica diversa di lavoro, integrando le diverse forze e competenze, da individuare sia all’interno del Consiglio sia all’esterno, e l’impegno alla tutela della salute".

Per Zamorani (Riformatori per Ferrara) è indispensabile lavorare per un rapporto costruttivo tra maggioranza e opposizione; ma "la monocultura soffrittiana ha lasciato una pesante eredità: una desertificazione generale, nei rapporti politici, istituzionali, umani": i Riformatori, pur non facendo parte del Polo per le Libertà, "non hanno nemici". Il programma di Sateriale è "un libro dei sogni", ma Zamorani ha detto che attenderà elementi più specifici per giudicare.

Mirella Tuffanelli (DS) ha parlato di "un programma di obiettivi, che ha saputo cogliere le richieste della società civile e i nodi problematici principali".

Balboni (AN): "Non trovo nulla nel documento presentato né sulla famiglia né sulla sussidiarietà. Vi trovo il lavoro, ma la "medicina" proposta per risolverne i problemi è di tipo dirigistico, in quanto indica la nascita di un’agenzia pubblica di indirizzo. Nell’insieme il programma è permeato di dirigismo con una buona spruzzata di concertazione. La Giunta proposta dal Sindaco tende a riequilibrare quello squilibrio che esiste in Consiglio Comunale fra le forze di centro e quelle di sinistra. Il Sindaco sta in una maggioranza in cui Rifondazione Comunista ha l’arma vincente. La politica è l’arte della decisione. Nel programma abbiamo visto un grande inventario di problemi ma non abbiamo visto su quali emergenze il Sindaco si concentrerà".

Francesca Cigala Fulgosi (Verdi): "Partecipi convinti a questo governo, continueremo comunque in maniera coerente a portare avanti con impegno i nostri temi: l’ambiente, e in in particolare la lotta all’inquinamento, la ricerca di una migliore qualità della vita nella città, il problema dei parcheggi, il piano-traffico, i diritti delle persone deboli e anziane, la qualità dei servizi sociali e delle mense delle scuole e di tutti i servizi pubblici. In particolare, la salute sarà al centro della nostra attenzione, per la necessità di sviluppare le aree della prevenzione, dell’operatività dei medici e dei servizi di base. Questo quinquennio sarà per noi una bella sfida e un impegno per tutti".

Giovanna Marchianò (PDCI): "Abbiamo ascoltato una relazione generale, non certo generica, come qualcuno ha affermato. E’ un programma nel quale si riconoscono le diverse "culture" del centro sinistra che fanno capo a questo governo. Certo, è una coalizione composita dal punto di vista delle sigle, con molti punti di convergenza e tante differenze: sarà questa la nostra sfida nel lavorare insieme. Credo opportuno che si ponga mano con urgenza al Regolamento del Consiglio Comunale, così come è importante l’attenzione che si vuole dare ai centri del forese e al nodo delle aziende pubbliche. Ottima l’intenzione di istituire punti d’ascolto per i cittadini".

Di Ferrara come "città-laboratorio" ha parlato Merchiori (capogruppo PRC): "E’ stato fatto un accordo chiaro, anche se abbiamo visioni e idee diverse; il programma è forte, rappresenta una vera e propria inversione di tendenza, pur se non partiamo da zero. Certo, non basta aver vinto. Rifondazione ha avuto un grande senso di responsabilità: il limite che noi individuiamo per collaborare col centro sinistra è la differenziazione dal centro destra sulle scelte e i programmi. Siamo diversi, scomodi, scocciatori, ma non sappiamo fare diversamente".

Cavallini (DS), dopo aver ringraziato il capogruppo della scorsa legislatura Sergio Caselli, ha parlato di una vittoria "ottenuta per la forza della coalizione, per l’innovazione dei programmi e per il radicamento delle forze del centro sinistra". "In Giunta ha vinto il senso di responsabilità, e mettere insieme finalmente anime importanti come Verdi e Rifondazione è un grande risultato".

Brandani (AN): "Speravo nella presentazione di un programma maggiormente innovativo. A mio avviso il Sindaco è ostaggio di Rifondazione Comunista. Dopo avere evidenziato la grande importanza della macchina comunale si enuncia nella relazione l’intenzione di attribuire una vasta serie di incarichi: è facile fare il Sindaco in questo modo. Questo programma è un "libro dei sogni" e il nostro sarà un voto contrario".

Pierpaoli (FI): "La relazione di Sateriale è identica a quella presentata quattro anni fa da Soffritti. C’è poi anche una continuità di metodo fra i due sindaci, in particolare nel modo di rapportarsi con il Consiglio Comunale: lo dimostrano la mancata attribuzione delle deleghe agli assessori e la scelta del Presidente del Consiglio. Forza Italia ha alle spalle l’esperienza negativa della legislatura precedente con le tante promesse mancate e le tante le domande lasciate senza risposta, mentre la città ha invece la necessità di vedere risolti i suoi molti problemi".

Malaguti (AN): "Dobbiamo ricordare che in questo nostro ruolo ci stanno ascoltando molti giovani senza lavoro. Vorrei, in futuro, in questo ambito, sentire degli interventi più concreti, magari culturalmente meno elevati, ma certo più vicini ai reali problemi dei cittadini".

Grillo (AN): "Nel programma presentato non ho trovato riferimenti alla famiglia, alle giovani coppie, ai giovani. E’ stato dimenticato poi il problema della sicurezza dei cittadini e degli anziani. Occorrono più risposte adeguate sul futuro che si intende dare all’assetto urbano".

Il programma presentato dal Sindaco è stato approvato con il voto favorevole dei Gruppi: DS, PRC, SDI, I Democratici-Prodi, PPI, PDCI, Verdi; contrari AN, FI, Riformatori per Ferrara.