Navigare nella memoria. Questo è l’invito che l’Archivio Storico Comunale e l’Archivio Storico Diocesano rivolgono ai cittadini ferraresi, ma anche ai curiosi "remoti" ovunque residenti, che da sabato 25 novembre potranno collegarsi al sito predisposto dai due istituti, pubblicato all’interno della rete civica Estenet del Comune di Ferrara. Una prima proposta di sistema informativo locale per i beni culturali archivistici della città, realizzata nell’ambito dei progetti speciali previsti dall’Amministrazione Comunale per l’anno 2000, passibile di costanti ampliamenti e aggiornamenti, predisposta al fine di coniugare ricerca, memoria e reti: una porta nuova, nella nostra era telematica, per aprire gli archivi a beneficio di un pubblico allargato e diversificato. I documenti più antichi conservati nei due istituti contano svariati secoli. Ai primi decenni del 1200 risalgono le più lontane testimonianze in possesso dell’Archivio comunale, la cui sezione antica, si ricorda, è temporaneamente depositata presso il locale Archivio di Stato, in attesa della realizzazione della nuova sede dell’istituto (i cantieri si sono aperti proprio nell’ottobre scorso); dell’anno 820, invece, è la più antica pergamena che l’Archivio Diocesano custodisce tra i documenti che più direttamente attengono al governo giuridico e pastorale della chiesa ferrarese. Atti privati e atti prodotti dall’attività degli organi pubblici sono i documenti giunti sino a noi per testimoniare la nostra storia, quella dei grandi avvenimenti e quella della vita minuta di tutti i giorni. Il sito è articolato in diverse sezioni e comprende notizie generali di natura storico-istituzionale, una descrizione delle aggregazioni documentarie così come queste sono andate sedimentandosi di tempo in tempo, un accesso supplementare per ordine alfabetico dei principali fondi archivistici conservati e un agile glossario dei termini più strettamente tecnici. L’iconografia presente nel sito è un’ulteriore integrazione all’informazione sul potere politico, civile e religioso che da molti secoli alimenta gli archivi della città.