Nacque
a Ferrara nel 1833 e qui si formò alla scuola dello scultore
Giuseppe Ferrari poi, recatosi a Roma nel 1855, si perfezionò
con il maestro Pietro Tenerani. Tornato a Ferrara realizzò
diverse opere destinate al Comune, un busto di Vittorio Emanuele II,
il modello di un monumento al Savonarola ed altre sculture dal titolo
"Bacco indiano" e "Sansone e Dalila".
Eseguì monumenti sepolcrali per il Cimitero della Certosa di
Ferrara come la tomba Bellonzi, la tomba Soldati ed il suo autoritratto
posto poi sul suo sepolcro. A palazzo Schifanoia sono conservati i
busti in gesso della famiglia
Maffei ed in Pinacoteca quelli di Ferdinando Canonici.
Operò anche al di fuori di Ferrara per i Comuni limitrofi e
spesso ricorsero a lui per diversi lavori di restauro. Partecipò
a numerose esposizioni, fu uno dei primi soci della Ferrariae decus
e membro della commissione che doveva scegliere le opere da esporre
nelle mostre permanenti a Palazzo dei Diamanti. La sua attività
fu intensa e raggiunse una certa fama soprattutto con i numerosi ritratti
in marmo e in bronzo molto rassomiglianti al personaggio rappresentato.
Morì a Ferrara nel 1922.
"Medaglione di Borso d'Este"
(?)