Corrado Govoni

Autodidatta, figlio di agricoltori e mugnai, nacque a Tamara di Ferrara nel 1884 ma visse soprattutto a Roma. Esordì nel 1903, in pieno clima dannunziano, con "Le fiale" e passò poi dal crepuscolarismo (Fuochi d’artifizio, Armonia in grigio et in silenzio) al futurismo con diverse opere famose come "Poesie elettriche" (1911), "Rarefazioni e parole in libertà" (1915).
A partire dal 1923 si dedicò anche alla narrativa (Le strade sull’acqua e Misirizzi).
Nel 1946 la tragica morte del figlio, ucciso alle Fosse Ardeatine, gli ispirò l’opera "Aladino" che porta il suo nome. Morì a Roma nel 1965.