Umanista,
nato a Verona nel 1374 dove inizialmente ricevette un’educazione
d’indirizzo non umanistico, si recò a Padova con l’intenzione
di iscriversi ai corsi di notariato e, conclusi gli studi, si trasferì
a Venezia per dedicarsi all’insegnamento. Qui conobbe Manuele
Crisolora, insegnante, al quale si affidò per lo studio della
lingua greca e sotto la protezione del patrizio Paolo Zane lo seguì
a Costantinopoli, dove rimase per alcuni anni fino al 1408.
A Bologna dove si trasferì inizialmente presso la curia pontificia,
furono subito intuite le sue doti e gli fu proposto l’insegnamento
del greco a Firenze, dove iniziò la sua gloriosa carriera didattica.
A Venezia, in seguito, come insegnante privato, ebbe allievi dell’aristocrazia
che divennero uomini dotti e di stato e tra questi Vittorino da Feltre.
Trasferita la sua scuola a Verona nel 1419, vi rimase per circa un
decennio poi, a causa della pestilenza che scoppiò intorno
al 1429, si trasferì a Ferrara dove, apprezzato dal marchese
d’Este e dai maggiorenti della città, fu convinto a restare
e qui si dedicò dapprima all’educazione di Leonello d’Este,
nel quale creò il modello del principe dotto e del mecenate
poi, nel 1436, ebbe la nomina ufficiale di lettore nello Studio. Ferrara,
che lo ospitò per trent’anni, divenne la più prestigiosa
e celebrata sede dell'umanesimo. Soprattutto sotto Leonello, fino
al 1450, l’Università prosperò ed in seguito anche
sotto il successore Borso, il Guarini poté continuare la sua
opera, fino alla morte sopraggiunta il 4 dicembre 1460.
Riconosciuto non solo educatore ma anche scienziato, promotore del
sapere e didatta nello stesso tempo, fu preoccupato di trovare sempre
il metodo più adeguato per agevolare e graduare lo studio in
modo da renderlo formativo del carattere e nello tempo strumento di
vita “la forte e ostinata applicazione rivolta al proprio perfezionamento
spirituale” come egli stesso sosteneva. L’insegnamento
di Guarino Veronese era centrato sullo studio della grammatica, della
storia e dei massimi scrittori latini e greci: poeti, filosofi, storici.
Per i suoi allievi pubblicò manualetti e sussidi grammaticali.
Il suo metodo didattico, ricco di rilievi umani e psicologici, è
trattato in un saggio sul modo di studiare e di insegnare ed ebbe
un grande peso nel definire l’insegnamento delle lingue classiche.
Intensa fu anche la sua attività d’interprete e traduttore
apprezzatissimo dei testi greci, da Omero a Strabone a Plutarco.