Girolamo Savonarola

Il famoso frate di origine padovana (un suo avo, infatti, ottenne la cittadinanza ferrarese perché chiamato alla corte degli Estensi), nacque a Ferrara il 21 settembre 1452, ma entrò molto giovane nel convento di San Domenico a Bologna, dove si distinse presso i superiori per le sue doti particolari e fu mandato di nuovo presso l’Università della sua città natale per perfezionarsi nella Facoltà Teologica. In seguito, a Firenze, dove il convento fu trasferito, divenne predicatore e si spostò in diverse città italiane. Suscitò sempre grande impressione nei suoi ascoltatori esortandoli contro la corruzione dei costumi e proponendo una riforma radicale della chiesa.
Predicò molto a Firenze sotto la signoria dei Medici e dove fu più volte richiamato dallo stesso Lorenzo. Venuto presto in contrasto con il papa Alessandro VI che prima gli proibì di predicare e in seguito lo scomunicò, continuò la sua missione contro i vizi del clero, nonostante tre processi. Il 23 maggio del 1498 a Firenze venne impiccato e in seguito arso.
Uomo di gran cultura, non solo religiosa ma anche artistica e letteraria, fu sempre mosso da una forte ansia di rinnovamento spirituale sotto l’incubo di una giustizia divina castigatrice della corruzione morale e politica dei suoi tempi. Forte di un amore disperato per Gesù, unico strumento di redenzione dell’anima, si sentiva inoltre portatore di una missione profetica impostagli da Dio.