Gaetano Turchi

Ferrarese (Ferrara 20 agosto 1817-Firenze 11 ottobre 1851), pittore e miniaturista, simpatizzante del neoguelfismo, fu allievo di Gaetano Domenichini e poi del Bezzuoli all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Fu inoltre autore di quadri storici (predilesse i temi cattolici), ma anche ottimo ritrattista nelle cui opere espresse tutte le sue doti di buon fisionomista. Romantico e purista, illustratore di libri, fu anche valido disegnatore a penna, a matita, a semplice tratto o acquarellato o lumeggiato a biacca, ed ottimo "copista" (come usava all’epoca) di illustri opere del passato. Figlio di Girolamo Turchi e di Rosa Perelli, discendente dalla nobile casata dei Turchi, già viva nel 1100 a Ferrara ed imparentata alla fine del '200 con gli Estensi, attratto irresistibilmente dalla pittura, abbandonò ancora giovane gli studi regolari ed a soli diciotto anni, allievo del Domenichini presso la Scuola Comunale d’Ornato, vinse il "premio di medaglia" per "disegno dal rilievo". Si distinse talmente che il Consiglio Comunale di Ferrara (25 agosto 1836-Gonfaloniere il Conte Rinaldo Cicognara) gli conferì un premio di studio, onde recarsi a Firenze per studiare pittura presso la fiorentina Accademia di Belle Arti: qui, sotto la guida di Giuseppe Bezzuoli, si perfezionò nell’Arte.
Negli anni successivi vinse diversi premi e fu nominato "Accademico di merito" dell'Accademia di Belle Arti di Perugia raggiungendo in questo periodo il massimo splendore artistico. Intensa fu la sua attività e la produzione di opere d'arte. Morì a Firenze l’11 ottobre 1851.