Carta Archeologica di Ferrara
Quadro Conoscitivo - ottobre 2003
Presentazione generale:
la carta delle potenzialità archeologiche urbane di Ferrara
La carta delle potenzialità archeologiche urbane è uno strumento di censimento, tutela e valorizzazione del bene archeologico sepolto che permette di prevedere, con una certa attendibilità, il rischio di rinvenire stratigrafie archeologiche nel corso di lavori sul sottosuolo.
In mancanza di un tale strumento l’intervento della Soprintendenza si realizzava quasi sempre a posteriori, con fermi lavori o con un rallentamento delle attività di cantiere, sia con danno economico per gli operatori che con la perdita di molti beni archeologici. La carta delle potenzialità archeologiche permette invece di conoscere con buona approssimazione la "consistenza" della stratigrafia archeologica dell’area interessata ad un progetto e di pianificarne l’intervento di scavo prima dell’apertura del cantiere, con evidenti risparmi economici e di tempi e ottenendo contemporaneamente una efficace tutela e conoscenza del bene archeologico. La necessità di dotare anche Ferrara di tale strumento di gestione e tutela - già adottato e reso operativo in molte città emiliano-romagnole, come ad esempio Modena, Forlì, Faenza, Lugo, Forlimpopoli, Cesena - è emersa con evidenza nell’ambito degli studi propedeutici alla realizzazione del Nuovo Piano Regolatore Generale.
Punto di partenza del lavoro è il censimento delle presenze archeologiche conosciute che vengono individuate e cartografate ( cfr. planimetria generale con siti archeologici); ad ogni sito archeologico – indicato con un numero progressivo - è legata una scheda che registra tutti i dati utili per un’analisi approfondita.Tale scheda presuppone un’analisi elaborata e a più livelli dell’evidenza archeologica sia dal punto di vista del grado di conservazione nell’ambito della stratificazione urbana che delle differenti fasi cronologiche. E’ così possibile realizzare carte tematiche secondo vari parametri come ad esempio quello delle fasi storiche ( cfr. esemplificazione allegata).
Siti archeologici, carta generale

| La carta generale dei siti mostra l’ubicazione delle evidenze archeologiche rinvenute nel centro storico di Ferrara ed è frutto dell’analisi sistematica degli archivi e della bibliografia esistenti. Riporta anche le acquisizioni più recenti, come l’area del "Giardino delle Duchesse", scavo archeologico tuttora in corso. |
Carte cronologiche di Periodo
A titolo esemplificativo sono state realizzate 5 carte riguardanti una delle possibili
scansioni cronologiche della città (da intendersi in modo puramente indicativo), ovvero cinque grandi Periodi agganciati ad alcuni momenti nevralgici per la storia urbanistica di Ferrara.
Periodo 1: dalle origini al 1135 (lavori per la costruzione della Cattedrale) |
Periodo 2: dal 1135 al 1385 (lavori per il Castello Estense)
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Periodo 3: dal 1385 al 1492 (Addizione Erculea) |
Periodo 4: dal 1492 al 1598 (dominio papale) |
Periodo 5: posteriore al 1598 |
In ciascuna delle carte sono evidenziati con un colore unico i siti appartenenti
indicativamente alla fascia cronologica specifica del Periodo, in grigio i siti che hanno restituito evidenze appartenenti ad altre fasce cronologiche.
Carta delle potenzialità archeologiche.
La carta delle Potenzialità archeologiche individua, tramite una zonizzazione, le aree urbane sottoposte a determinati vincoli di tutela, da concordarsi tra Amministrazione Comunale e Soprintendenza. Tale carta è il risultato finale di studi complessi che derivano dall'apporto di diverse professionalità coinvolte nel Piano( Geologi, Ingegneri per le curve
di livello, ecc..), nonchè dell'elaborazione dei dati storici, tuttora in corso. Tale carta sarà quella adottata nel PSC per i vincoli di tipo archeologico. In questa fase si propone una bozza nella quale sono indicate APPROSSIMATIVAMENTE le future aree di tutela.
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Carta dello spessore della stratigrafia archeologica desunta da sondaggi geologici
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Lo spoglio sistematico delle fonti non si è limitato alle biblioteche ed agli archivi
propriamente geologici e archeologici, ma è stato esteso anche alle notizie ed alle analisi di carattere geologico, cercando di utilizzare delle fonti non direttamente connesse alle analisi archeologiche, ma non per questo inutili ai fini della ricerca. Questa carta esemplificativa mostra una delle possibili applicazioni di tale approccio, evidenziando lo spessore del pacco archeologico (profondità dello sterile dal piano stradale) desunto da carotaggi svolti primariamente a fini geologici. In un secondo stadio della ricerca tali dati saranno integrati da una campagna di sondaggi costruita appositamente, anche in collegamento con le analisi geologiche svolte in concomitanza con gli studi per il PRG.
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