Con “L’avviso di pubblicazione del documento preliminare del Piano strutturale comunale ai fini della presentazione di proposte di progetti e iniziative di interesse per la comunità locale“ la Giunta intende sollecitare un riorientamento delle aspettative e delle proposte dei privati nel campo urbanistico nella direzione delle strategie e degli obiettivi del documento preliminare, sottolineando l’esigenza che tali proposte evidenzino l’interesse per la comunità che potrebbe motivare il loro (anche parziale) accoglimento.
Con il voto da parte del Consiglio Comunale dell’accordo di Pianificazione, e con la risoluzione con cui il Consiglio stesso ne ha accompagnato l’approvazione si sono fissati gli obiettivi e le strategie per la elaborazione del nuovo Piano. Quindi è evidente come le istanze e i progetti dei privati debbano innanzitutto riferirsi a quei documenti e trovare innanzitutto in quei documenti la motivazione di fondo a sostegno delle proposte stesse.
Ciò pone la necessità oggettiva di decidere come chiudere la fase delle richieste di variante del piano precedente che avevano a riferimento , appunto, il Piano regolatore del ’95. Queste domande, dopo un ultimo esame per verificare che non si tratti di segnalazioni di errori o di richieste di verifica di congruità delle categorie di intervento sui singoli edifici, verranno pertanto archiviate.
L’ “Avviso” sottolinea che la struttura stessa delle legge regionale 20/2000 prevede sia una ampia partecipazione della società alla discussione per la elaborazione del nuovo Piano ( realizzata per il lavoro fin qui svolto e che proseguirà per il futuro) sia la possibilità di accordi per accogliere proposte dei privati nella elaborazione degli strumenti urbanistici. Questo da trasparenza ai rapporti con i privati che la Amministrazione instaura. E quindi un avviso pubblico e una raccolta di proposte anche in questa fase risponde innanzitutto ai criteri di massima trasparenza che l’Amministrazione persegue.
Le proposte devono evidenziare l’interesse pubblico per la collettività , superando la tendenza ad istanze autoreferenziali ai soli interessi privati, perché la legge conferma che principio generale che orienta le scelte di pianificazione è l’interesse pubblico.
L’interesse per la comunità deve quindi essere verificato su entrambi i fronti : da un lato della coerenza con gli obiettivi e le strategie del documento preliminare, dall’altro del contenuto stesso delle proposte avanzate, se rispondono ad esigenze ( ad esempio di opere o servizi) manifestate dalla comunità locale in relazione ai luoghi interessati.
Ovviamente si tratta di una raccolta di proposte non impegnativa per la Amministrazione, che da un lato si riserva piena libertà di non rispondere e dall’altro, invece, di dare pubblicità alle proposte ritenute interessanti per la comunità e di proporre accordi ai sensi dell’Art. 18 della legge regionale 20 del 2000. D’altra parte la partecipazione dei cittadini a questa fase propositiva non preclude in alcun modo la loro possibilità di proposta nelle fasi successive della elaborazione del Piano, soprattutto non preclude la possibilità di avanzare osservazioni allo strumento urbanistico nelle varie fasi di adozione.
L’avviso è stato approvato dalla Giunta martedì 7 giugno. Sarà consultabile a partire dal 21 giugno sul sito http://www.comune.fe.it/prg, all’Albo Pretorio e agli albi delle Circoscrizioni. Il documento preliminare è consultabile sul medesimo sito e presso gli uffici del Servizio Pianificazione, dove sarà possibile ritirarne copia su cd rom. Le proposte potranno essere avanzate fino al 31 agosto.
Martedì 28 giugno presso Palazzo Bonaccossi , dalle 15 alle 18.30, si terrà una prima iniziativa rivolta alle professioni, alle forze economiche e sociali e all’associazionismo ambientale, per avviare la discussione sulla forma del Piano, in sostanza si discuterà di come articolare i contenuti normativi e progettuali del nuovo piano dentro i diversi strumenti ( Piano Strutturale Comunale, Regolamento urbanistico ed edilizio e Piano Operativo Comunale ) che la legge propone e per verificare quali margini di discrezionalità la legge assegna ai Comuni e come si propone di interpretarli.