Secondo Convegno Nazionale
Culture della migrazione
scrittori, poeti eartisti migranti
Ferrara
10 - 11 - 12 - aprile 2003
A Patrizia, Alice e Veronica
"Le parole della letteratura, i nostri
sguardi, rispecchiati in quelli degli altri, favoriscono il dialogo fra le
persone e le culture; Particolarmente importante oggi, quando le parole come
' sicurezza' e 'stabilità' nascondono chiusure razziste anche in una
piccola realtà come Ferrara"
Francesco Argento
Abbiamo iniziato a lavorare
a questa pubblicazione Insieme a Francesco Argento, quando lui ci ha lasciato
prematuramente il 29 settembre 2003.
Franco è stato un instancabile collaboratore del Cies, ha animato tantissime
iniziative sui temi della migrazione e dell'educazione interculturale.
Spinto dalla convinzione che la letteratura costituisca un insostituibile veicolo
di dialogo e incontro tra persone e culture, si è dedicato con passione
allo studio e alla promozione della letteratura della migrazione, di cui era
un profondo conoscitore. E' ideatore del sito "Voci dal silenzio",
dove si confrontano, in un contesto di conoscenza reciproca, esperienze ed espressioni
culturali diverse, migranti ed autoctone. Collaborava con riviste on line ed
è tra i curatori di due testi antologici di scrittori migranti: Pagine
colorate, Tosi editore, 20 01 e Parole di Sabbia, Il Grappolo, 2002.
Con Franco abbiamo pensato e organizzato il convegno nazionale "Culture
della migrazione e scrittori migranti", giunto, quest'anno, alla terza
edizione, e reso possibile solo grazie alla sua instancabile attività
di animatore delle sue e delle nostre giornate, dense di progetti, di scambi
di idee, di gioie e di delusioni, di fatiche e di piacevoli soddisfazioni.
Speriamo che continuare a
portare avanti le iniziative in cui Franco ha tanto creduto e che ha costantemente
alimentato con il suo entusiasmo, la sua intelligenza, la sua passione militante,
contribuisca a riempire di cose belle e importanti il vuoto che adesso sentiamo
per la sua mancanza.
Presentazione
Questa pubblicazione
raccoglie gli interventi prodotti nell'ambito del secondo convegno nazionale
"Culture della migrazione, scrittori, poeti e artisti migranti",
tenutosi il 10, 11 e 12 aprile 2003 presso l'Auditorium Santa Monica
- Istituto "Marco Polo" di Ferrara.
Il convegno è stato promosso dal Cies e dall'associazione Cittadini
del mondo di Ferrara, col patrocinio dalla Regione Emilia-Romagna e
grazie alla preziosa collaborazione della Lega delle Cooperative, della
Provincia e del Comune di Ferrara.
L'iniziativa si pone in continuità con le attività svolte
dal Cies e da Cittadini del Mondo, che realizzano interventi sull'educazione
interculturale, offrendo alle scuole un servizio di mediazione e promuovendo
iniziative finalizzate alla conoscenza delle culture altre.
Il convegno è stato inaugurato, giovedì 10 aprile, dalla
performance lirico-musicale "Stop", di Yousif Jaralla, Alberto
Masala e Miriam Palma. Nel corso delle due giornate successive, sono
intervenuti esperti di culture e letteratura della migrazione, scrittori
e artisti migranti. Presso le sale dell'Istituto "Marco Polo"
è stata allestita, per il periodo del convegno, una mostra personale
del pittore kurdo Fuad Aziz.
L'iniziativa è stata preceduta da una fitta rete di collaborazioni
con le scuole superiori, presso le quali sono state avviate attività
sulla letteratura della migrazione, incontri con mediatori linguistico-culturali
e scrittori migranti. Gli studenti che hanno seguito questi progetti
hanno portato il loro contributo al convegno con la presentazione di
lavori personali e di gruppo: letture critiche, laboratori di scrittura,
prove di drammatizzazione. Una sintesi di questi lavori è raccolta
nella seconda parte di questa pubblicazione.
La presenza dei ragazzi è stata anche quest'anno preziosa, e
proprio questa costruttiva partecipazione alle attività del convegno
ne costituisce il carattere distintivo.
Ringraziamo le scuole, gli studenti e gli insegnanti, perché
con la loro preziosa disponibilità a farsi coinvolgere hanno
dato all'iniziativa un sapore di autenticità, considerandola
non solo come una estemporanea offerta culturale, ma parte di un percorso
formativo fatto di interesse per altre culture, scambio di esperienze,
rimessa in discussione dei propri punti di vista, apertura all'altro:
insomma gli atteggiamenti indispensabili per la scoperta dell'interculturalità.
Paola Cazzola Paolo Trabucco
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