Gli anni veloci

di Carmine Abate

Carmine Abate
Gli anni veloci
Mondadori, 2008
Euro 18,00

Le parole di Lucio Battisti e Rino Gaetano per cantare un amore che corre veloce

Quei giorni lasciavano alle spalle un brusio misterioso, simile al respiro concitato di un bacio. E io correvo verso il traguardo. Velocissimo, innamorato. Desideroso di non fermarmi mai, Anna, di diventare adulto in fretta. Comese il futuro con te fosse un traguardo già raggiunto.
Hanno quattordici anni e molti sogni Nicola e Anna, quando s'incontrano nella bella Crotone, in riva al mare. Lui ha il mito di Pietro Mennea: vuole diventare un grande velocista e ci riuscirà. Lei ha il mito di Lucio Battisti, al quale scrive lunghe e appassionate lettere, e sogna di vederlo interpretare i testi che compone. E anche lei riuscirà a diventare un'affermata paroliera. Nicola ci mette poco a innamorarsi di Anna. Lei di più. Ma poi lo adorerà. E saranno anni belli e pieni, anni con il vento tra i capelli. Ma veloci, appunto. Non tutto fila per il verso giusto. Nicola rincorre a testa bassa le sue speranze, scatta in avanti con l'impazienza della gioventù. E così perde Anna... Ma non la dimentica. L'amore brucia sotto la cenere. Dopo tredici lunghi anni, forse sospinto dalle parole incalzanti del grande amico di un tempo Rino Gaetano, Nicola si mette sulle tracce di Anna. Vuole finalmente confidarle un segreto che lo tormenta. Ma non sa che lei custodisce un segreto ben più decisivo, per entrambi...
(dalla nota editoriale)

rassegna stampa....

"Il miracolo si ripete anche in questo libro, limpido nella scrittura, perfetto nell’equilibrio stilistico, travolgente nel declinare un originale canzoniere d’amore". Giuseppe Lupo, Il Mattino
“Il romanzo di Carmine Abate “Gli anni veloci” ci svela una Calabria necessaria – ricostruita con un intenso impasto linguistico anche dialettale – solare come questa storia… un romanzo fresco e disinvolto, che si chiude su un sorriso. Il nostro.”
Sergio Pent, La Stampa Tuttolibri
"Un romanzo ben fatto e ben scritto... un gioco di suspense gestito linguisticamente con equilibrata screziatura espressiva... Nel segno d'una tenerezza che rende vivi e concreti tutti i personaggi". Ermanno Paccagnini, Il Corriere della Sera

“Il romanzo di Carmine Abate corre con una leggerezza e una grazia ammirevoli. La melodia cantabile si fonde assai bene con amorose memorie e rimpianti, fatti e personaggi. Azzeccare, con una tematica del genere, la sigla stilistica che garantisce una singolare novità non è impresa da poco.
Alberto Bevilacqua, Sorrisi e Canzoni TV

“Un’opera, questa, che merita l’attenzione dei lettori, giudici diretti e imparziali che riconosceranno in essa, assaporando il piacere dell’attenzione alla pagina, alla storia e ai personaggi, i segni della letteratura vera, quella duratura.”
Domenico Cacopardo, La Gazzetta di Parma

“Il romanzo è più di ogni altra cosa un mosaico di amori e passioni, di miti e figure di straordinaria umanità, come quella di Capocolò...
Le pagine del romanzo, in un gioco letterario che coinvolge e somiglia al veloce cambio di registro nelle scene teatrali, alternano con sapiente rapidità i piani temporali del presente e del passato, racchiudendoli in un'avvincente storia. “
Domenico Nunnari, La Gazzetta del Sud

“Gli anni veloci è un romanzo corale. Leggendolo, senti il calore di una comunità, il palpito della sua umanità… è un cambio di passo rispetto alla produzione precedente di Carmine Abate: una storia del passato scritta con nostalgia del futuro… La qualità letteraria dei risultati di questo romanzo premia la tenacia della sua ricerca e il suo coraggio. Gli anni veloci durerà nel tempo, come l’amore di Nicola per Anna.”
Michele Trecca, La Gazzetta del Mezzogiorno


“Sono, quelli trascorsi, “anni veloci” ma anche bruciati nel postulato dell’attesa, il tema centrale del romanzo…un geyser di scene, momenti, ambienti e visioni che assumono il senso di un mistico ed epico cosmorama… una storia comune, di una modernità nella quale ci identifichiamo… e riconosciamo i nostri anni veloci.” Gianni Bonina, l’Unità


“Queste sono pagine che bucano il cuore. … Nel racconto di Abate, ci sono soprattutto gli anni ’70, questa volta fatti più di tenerezza che di piombo, l'unica parola che oggi si usa per descrivere quella stagione e che invece ne indica solo il protagonista spietato, tralasciandone tutti gli altri. Come Nicola e Anna, ma anche Lucio e Rino, testimoniano.
Valerio Piccioni, La Gazzetta dello Sport

“…è un romanzo di vertiginosa densità, così ricco di fatti, di personaggi, di trovate narrative, che ogni tentativo di sintesi, per quanto accurato non potrà mai rendere conto della avvincente multiformità dell’intreccio… con un conclusivo lieto fine. Che non è né scontato né artificioso. Perché questo non è un romanzo sugli anni Settanta e oltre (che pure ci sono con il loro carico di tensioni e avvenimenti drammatici) ma una pura, palpitante esaltazione dell’amore e dunque un inno alla bellezza della vita.” Giuseppe Colangelo, l’Adige


 


 

Approfondimenti su Vocidalsilenzio:

L'autore

 

In due mondi in Atti del Primo convegno nazionale "Culture della migrazione e scrittori migranti" Ferrara - 19-20 aprile 2002

La festa del ritorno (scheda bibliografica)

Il mosaico del tempo grande (scheda bibliografica)


 


 

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