Antologia pubblica
a cura di Alessandro Ramberti
Autori Vari Euro 12,50 |
Questo libro è dedicato ad una selezione degli autori che hanno partecipato della III edizione del concorso "Pubblica con noi". In giuria: Angela Barlotti, Daniele Borghi, Carmelo Calabrò, Corrado Giamboni, Alessandro Giovanardi, Ilaria Musio, Gennaro Pesante e Fara editore.
Per la sezione A. Racconto o raccolta di racconti: Marco Bottoni, Storie di donne. Alex Celli, Quando tendo all'infinito. Massimo Palazzeschi, Il sindacalista e la figlia del padrone. Helene Paraskeva, Mostri e misteri. Francesco Randazzo, Papier mais. Per la sezione B. sillogi poetiche: Costantini Loprete, Kostantinperòl. Enrica Musio, Sarà da poeti il fututro. Gabriele Osellini, Antologia poetica. Antonella Segantin, Leggermente fuori fuoco. Sintesi dei giudizi della giuria: Bottoni sa trasportare con maestria il lettore ed avvolgerlo nelle sue storie. Il sorriso che si allarga
fino a diventare risata è il regalo che Celli fa
a i suoi lettori, e non è poco. Reinventando episodi che molti hanno
vissuto (i 3 giorni, la scuola guida, ecc.) ci ricorda che la leggerezza
è un dono grande Palazzeschi delinea con verosimiglianza uno scenario della nostra storia recente, con le sue tensioni e le sue problematiche. Il punto di vista non è fisso ed è capace di passare rapidamente al controcampo con una resa di oggettività. Lo sguardo
acuto ed “altro” di Paraskeva
sa descrivere le contraddizioni della società multiculturale con una
ironia invidiabile. Randazzo ha una scrittura agile, divertente Randazzo ha una scrittura agile, divertente e a tratti assurda con alcune idee davvero geniali. Poeti La creatività linguistica
di Loprete, innamorata della moderna frammentarietà
stilistica ma anche incredibilmente densa, compatta ed evocativa,
usa un linguaggio diretto e senza inutili orpelli ma ricco di ricercatezza:
ogni parola, come le pennellate in un quadro dalle smisurate proporzioni,
si fonde nell’altra lasciando Musio affronta l’attualità con un linguaggio semplice e a tratti dimesso, che scivola via libero e sfolgorante in alcuni versi di pristina bellezza. Le liriche di Oselini
dallo stile scarno ed essenziale evideziano l’amore dell’autore per
la parola scritta e la ricerca attenta di ogni vocabolo. Solo apparentemente
intimiste, le poesie di questa raccolta sono rivolte a tutti Segantin
scrive versi diretti e profondi, che contengono un dolore pudico,
una sensibilità esistenziale suggerita e mai ostentata. Notevole il
verso: “È la notte dell’anima e della volontà, / dove tutto dorme,
quieto / … come un piumone (dalla nota editoriale) |