Antologia pubblica

a cura di Alessandro Ramberti

 

Autori Vari
Antologia pubblica
A cura di Alessandro Ramberti
Fara Editore, 2004

Euro 12,50

 

Questo libro è dedicato ad una selezione degli autori che hanno partecipato della III edizione del concorso "Pubblica con noi". In giuria: Angela Barlotti, Daniele Borghi, Carmelo Calabrò, Corrado Giamboni, Alessandro Giovanardi, Ilaria Musio, Gennaro Pesante e Fara editore.

 

Per la sezione A. Racconto o raccolta di racconti:

Marco Bottoni, Storie di donne. Alex Celli, Quando tendo all'infinito. Massimo Palazzeschi, Il sindacalista e la figlia del padrone. Helene Paraskeva, Mostri e misteri. Francesco Randazzo, Papier mais.

Per la sezione B. sillogi poetiche:

Costantini Loprete, Kostantinperòl. Enrica Musio, Sarà da poeti il fututro. Gabriele Osellini, Antologia poetica. Antonella Segantin, Leggermente fuori fuoco.

Sintesi dei giudizi della giuria:

Bottoni sa trasportare con maestria il lettore ed avvolgerlo nelle sue storie.

Il sorriso che si allarga fino a diventare risata è il regalo che Celli fa a i suoi lettori, e non è poco. Reinventando episodi che molti hanno vissuto (i 3 giorni, la scuola guida, ecc.) ci ricorda che la leggerezza è un dono grande
quasi quanto la vita.

Palazzeschi delinea con verosimiglianza uno scenario della nostra storia recente, con le sue tensioni e le sue problematiche. Il punto di vista non è fisso ed è capace di passare rapidamente al controcampo con una resa di oggettività.

Lo sguardo acuto ed “altro” di Paraskeva sa descrivere le contraddizioni della società multiculturale con una ironia invidiabile. Randazzo ha una scrittura agile, divertente
e a tratti assurda con alcune idee davvero geniali.

Randazzo ha una scrittura agile, divertente e a tratti assurda con alcune idee davvero geniali.

Poeti

La creatività linguistica di Loprete, innamorata della moderna frammentarietà stilistica ma anche incredibilmente densa, compatta ed evocativa, usa un linguaggio diretto e senza inutili orpelli ma ricco di ricercatezza: ogni parola, come le pennellate in un quadro dalle smisurate proporzioni, si fonde nell’altra lasciando
perà a ciascuna un senso unico e proprio. Resta nella memoria l’intento di una evocazione pienamente riuscita.

Musio affronta l’attualità con un linguaggio semplice e a tratti dimesso, che scivola via libero e sfolgorante in alcuni versi di pristina bellezza.

Le liriche di Oselini dallo stile scarno ed essenziale evideziano l’amore dell’autore per la parola scritta e la ricerca attenta di ogni vocabolo. Solo apparentemente intimiste, le poesie di questa raccolta sono rivolte a tutti
coloro che apprezzamo la concretezza e i contenuti armonicamente fusi in un gradevole e raffinato insieme.

Segantin scrive versi diretti e profondi, che contengono un dolore pudico, una sensibilità esistenziale suggerita e mai ostentata. Notevole il verso: “È la notte dell’anima e della volontà, / dove tutto dorme, quieto / … come un piumone
disteso / su lenzuola raggrinzite / e stropicciate.”

(dalla nota editoriale)

 


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