Antonio
Campobasso - Nero di Puglia
Autrici varie
- In casa d'altri
Shirin Ramzanali
Fazel - Lontano da Mogadiscio
Emanuel Tano
Zagbla - Il grido dell'AlterNativo
Mlbacke Gadji
- Lo spirito delle sabbie gialle - Numbelan, il regno degli animali - Pap,
Ngagne, Yatt e gli altri - Kelefa
Ben Amushie
- Il canto della Regina Nera
Nassera Chohra
- Volevo diventare bianca
Mohsen Melliti
- I bambini delle rose
Erminia Dell'Oro
- L'abbandono - Asmara Addio
Saidou Moussa
Ba - La promessa di Hamadi - Alessandro Micheletti - Saidou Moussa Ba
- La memoria di A.
Pap Khouma -
Io venditore di elefanti - Salah Methnani - Immigrato
Mohamed Bouchane
- Chiamatemi Alì
Autori vari -
Mosaici d'inchiostro
Alessandro
Ramberti - Roberta Sangiorgi - Le voci dell'arcobaleno - Destini sospesi
di volti in cammino
Autori vari -
Anime in viaggio
Autori vari -
Il doppio sguardo
Mohamed Ghonim
- La foglia di fico e altri racconti - Il segreto di Barhume
Rosana Crispim
da Costa - Il mio corpo traduce molte lingue
Younis Tawfik
- La straniera
Smari Abdel Malek
- Fiamme in paradiso
Ron Kubati -
Va e non torna - M
Autori vari -
La lingua strappata
Gilbert P.
Douville - Canto senza fine
Autori vari -
Pagine Colorate
Jadelin M. Gagbo
- Verso la notte BAKONKA - Rometta e Giulieo
Muin Madih Masri
- Il sole d'inverno
Jarmila Očkayovà
- Verrà la vita e avrà i tuoi occhi - L'essenziale è invisibile agli occhi
- Requiem per tre padri
Christiana de
Caldas Brito - Amanda Olinda Azzurra e le altre - La storia di Adelaide e
Marco - Qui e là
Julio Monteiro
Martins - Racconti italiani - La passione del vuoto - Madrelingua
Autori vari -
Voci migranti
Gëzin Hajdari
- Erbamara Barihidhur - Antologia della pioggia
Rosete de Sa -
Indagini in stato di Quiete
Roberta Alunni/Pietro
Deandrea/Pier Paolo Eramo - Scritture & linguaggi del mondo
Hamid Barole
Abdu - Sogni e incubi di un clandestino
Davide Rigallo,
Donatella Sasso - Parole di Babele
Col. Cittadini
della poesia - Quaderno Africano I - Quaderno Balcanico I e II - Quaderno
Mediorientale I e II
Autori vari -
Testimonianze
Alvaro Santo
- L'Uomo Mistero
Kossi Komla-Ebri
- Imbarazzismi - Neyla - All'incrocio dei sentieri - La sposa degli dei
Autori vari
- Parole di sabbia
Davide Bregola
- Da qui verso casa - Il catalogo delle voci
Valentina Acava
Mmaka - Il mondo a colori della famiglia BwanaVal - Jabuni. Il misterto della
città sommersa - I nomi della pace - Io...Donna...Immigrata...
Heleno Oliveira
- Se fosse vera la notte
Helene Paraskeva
- Il tragediometro e altri racconti - Global issues in English literature
Kpan Teagbeu
Simplice - Il condottiero
Randa Ghazy -
Sognando Palestina
Gino Luka - La
sposa delle acque / Nusja e Ujërave
Tania Costa -
Questa notte solo i pesci sono felici
Alessandro
Ghebreigziabiher - Tramonto
Mohammed Lamsuni
- Inno a Falluja - Intifada. Poesia araba contemporanea - Lontano da Casablanca
Rula
Jebreal - La strada dei fiori di miral
Garane Garane-
Il latte è buono
Marco Micone
- Il lfico magico
Jorge Canifa Alves
- Racconti in altalena
Yousef Wakkas
- Terra mobile - La talpa nel soffitto
Lily - Amber Laila Wadia
- Il burattinaio e altre storie extraitaliane
Michele Lupo
- Il burattinaio e altre storie extraitaliane
Amara Lakhous
- Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio
Antonio
Campobasso Nero di Puglia Feltrinelli, 1980 |
Il titolo, Nero di Puglia, allude al
colore della pelle di uno dei tanti figli della guerra, nato in terra di Puglia
da un nero americano e da una pugliese. Abbandonato, scoprirà fin da bambino la
diversità e la discriminazione, fino a conoscere il carcere. Il romanzo nasce
dal bisogno di raccontare le esperienze della propria vita, ma l'autore riesce a
superare la barriera del fatto privato per denunciare il sistematico uso della
violenza nei confronti degli emarginati.
L'autore
Antonio Campobasso è nato a
Bari nel 1946. Ha studiato all'Istituto d'Arte di Giovinazzo. Più tardi, ha
studiato alla scuola di arti sceniche di A. Fersen. Attualmente vive a
Roma.
In casa
d'altri Sedici immigrate filippine si raccontano Datanews, 1991 |
Sono sedici storie di vita di donne filippine, nella quasi totalità domestiche, che raccontano le loro esperienze di immigrate, spesso con riferimento alla realtà drammatica del proprio paese.
Shirin Ramzanali
Fazel Lontano da Mogadiscio Datanews, 1994 |
"I libri come questo di Shirin Ramzanali Fazel (e degli altri autori immigrati che l'hanno preceduta), racconti nudi e semplici di viaggi, viaggi faticosi e spesso dolorosi, senza fascino, in cui pochissimi sono i commenti, assente l'autocommiserazione, chiari e diretti i giudizi, costituiscono una importante novità nel panorama editoriale e letterario italiano: perché raccontano storie nuove, differenti da quelle che da tempo siamo abituati a leggere e ad ascoltare" (Alessandra Atti Di Sarro, Una letteratura dell'ospitalità)
L'autrice
Shirin
Ramzanali Fazel è nata a Mogadiscio. Dopo aver studiato in scuole italiane in
Somalia, agli inizi degli anni Settanta si è trasferita con la famiglia in
Italia. Negli ultimi vent'anni ha vissuto anche in Africa, Medio oriente e Usa.
Collabora con diverse associazioni di aiuto e solidarietà alle donne
immigrate.
Emanuel Tano
Zagbla Il grido dell'AlterNativo esperienze di un immigrato ivoriano Edizioni Dell'Arco, 1998 |
|
Un giovane ivoriano lascia la sua terra e
arriva in Italia, dove fatica a integrarsi a causa del nuovo ambiente, che si
dimostra ostile. Ma il protagonista non si arrende e nel suo impegno quotidiano
scopre una umanità nuova, anche se frammentata.
L'autore
Emmanuel Zagbla Tano é nato
il 27aprile 1961 a Tiassale in Costa D 'Avorio. Dottore in scienze politiche, é
dal 1996 consulente per i problemi dell'immigrazione della RAI. Voci dal
silenzio ha pubblicato l'intervista Il grido
dell'AlteNativo.
Mlbacke
Gadji Lo spirito delle sabbie gialle Edizioni dell'Arco, 1999 |
Storia di un immigrato senegalese ad Adrara San Rocco, un paese del Bergamasco. Dopo un viaggio nel paese natale, il protagonista scopre di essere accompagnato da un "angelo guardiano".
Mbacke
Gadji Numbelan Il regno degli animali Edizioni dell'Arco, 1996 |
"In queste pagine sono raccolte alcune tra le numerose leggende senegalesi, che tramandate oralmente, sono state trascritte da Mbacke Gadji, come prezioso tributo verso il suo popolo e la sua cultura. Le favole nella tradizione africana hanno rappresentato un importante strumento di conoscenza, insieme a un modo per educare i ragazzi e diffondere gli insegnamenti utili ad affrontare sia le diverse situazioni della vita che a relazionarsi agli altri" (Claudia Canova, Prefazione).
Mbacke
Gadji Pap, Ngagne, Yatt e gli altri Edizioni dell'Arco, 2000 |
"Questo libro di Mbacke merita un'attenta lettura perché può essere un primo stimolo quanto mai necessario allo sviluppo di una riflessione critica che i migranti devono affrontare in merito all'espressione del proprio punto di vista: quello, cioè, di chi può raccontare la società d'origine e la società d'arrivo restando distaccato da entrambe perché alla ricerca della vera libertà, la libertà di non essere obbligato a subordinarsi ad alcuna appartenenza"(Introduzione, Turi Palidda).
Mbacke Gadji |
"Questo paese piange dei morti, si affanna dietro a
bambini malnutriti, ammalati e quanto basta, perché la vita non è una
celebrazione, ma un calvario che cancella la memoria individuale e collettiva.
Ma io tornerò lo stesso! Tornerò là dove la vita prende comunque una forma,
anche se l'immagine che riflette assomiglia più ad un'ombra, ad una sagoma che a
una vita piena d'umanità" (p.125).
L'autore
Mbacke Gadji, 39 anni, senegalese di Nguith, ha lasciato il suo
paese nel 1986. Dopo aver abitato in Francia, vive dal 1994 a Milano. Ha
collaborato come pubblicista per alcune testate nazionali, dal 1996 al 1998 è
stato consigliere circoscrizionale della zona 3 a Milano. Attualmente collabora
col Gruppo Solidarietà Come.
Ha pubblicato, con le Edizioni
dell'Arco,
Numbelan: il regno degli animali; Lo
spirito delle sabbie gialle; Pap, Ngagne, Yatt e gli altri.
"...la storia e il passato dell'umanità devono aver uno spazio
nella nostra vita, non sono né da rimuovere né da riscrivere, vorrei tanto che
potessimo pescare in questo patrimonio per fronteggiare i nostri problemi di
esistenza... "...questi poveri contadini vivono in modo irreale e non vogliono
arrendersi all'evidenza. Con questo delirio nostalgico e utopico, perderanno
un'altra volta il treno dello sviluppo e del modernismo che porta alla
salvezza..."
Kelefa, la prova del pozzo, è la
conferma della frustrazione del patrimonio culturale di una generazione: cultura
e tradizione si infrangono sul muro del progresso creando un profondo conflitto
sulle possibili prospettive di sviluppo.
Ben Amushie Il canto della Regina Nera UCSEI, 1994 |
"Soltanto chi di ben riesce a scorgere, al di là della
maschera gaia un po' clawunesca che mostra nell'ascoltare occasionale, il "lato
oscuro" dell'anima, ovvero il suo doppio - come vuole la tradizione africana -,
può accorgersi di come la sua poesia gli rassomigli, gli sia speculare come
l'ombra riflessa nello specchio. Perché è proprio da questo lato oscuro, da
questo io narrante in continuo dialogo con se stesso che scaturisce una poesia
di sensazioni e sentimenti, dal tono sorprendentemente lirico ed evocativo"
(Presentazione, Rita Mengoli).
L'autore
Ben Amushie è
nato in Nigeria ed è venuto in Italia per studiare Architettura come voleva suo
padre. Collabora come mediatore interculturale con varie associazioni non
governative impegnate a diffondere la cultura di mondialità. E' autore di molte
favole e di sceneggiature
Nassera
Chohra Volevo diventare bianca Edizioni e/o, 1993 |
E' la storia di una donna che, da bambina
prima, da giovane poi, cerca una identità femminile e culturale in una società
che tende ad emarginarla.
L'autrice
Nassera Chohra è nata nel
1963 a Marsiglia da immigrati saharawi. Ha studiato in Francia, dove ha lavorato
nel cinema e nella televisione.
Dal 1989 vive in Italia
Mohsen Melliti I bambini delle rose Edizioni Lavoro, 1995 |
"E' la storia di Nico e Ly, costretti a vendere rose per le strade e i ristoranti di Roma. Lui ha undici anni, è un piccolo nomade di origini serbe che vive con la madre e due sorelle nell'estrema periferia della città; anche lei è una bambina. Piccola come un uccello piccolo, ha la faccia rossa e gli occhi che paiono chiusi. Viene dalla Cina e, nel marsupio, conserva le foto di Mao" ( Iaia Vantaggiato, Il manifesto, 2.11.1995)
L'autore
Mohsen Melliti, giovane scrittore tunisino, vive da anni a Roma e
per la prima volta scrive direttamente in italiano. Ha già pubblicato
Pantanella. Canto lungo la strada (Edizioni Lavoro 1993)
Erminia
Dell'Oro L'abbandono Una storia eritrea Einaudi |
"Una donna eritrea nella cui straordinaria bellezza si
specchia un destino di angoscia e di dolore. Un giovane italiano in cerca di
fortune coloniali al tempo dell'Impero. Due figli meticci in cerca di identità e
di futuro.
Quella che potrebbe essere una normale storia di seduzione e di
abbandono di complica per l'intrecciarsi di culture e razze, di vissuti e
aspettative tanto diversi" (Quarta di copertina)
Ersilia Dell'Oro Asmara Addio Baldini&Castoldi, 1997 |
"Splendori e miserie della colonia italiana. Un passato irrecuperabile, ma non da cancellare dalla nostra storia collettiva" (Quarta di copertina)
L'autrice
E' nata
all'Asmara e vive a Milano. Nel 1988 ha pubblicato il romanzo Asmara addio
presso l'editore Studio Tesi
Saidou Moussa
Ba La promessa di Hamadi De Agostini, 1991 |
|
Un giovane senegalese ripercorre l'Italia, dai
paesi del Meridione a Milano, alla ricerca del fratello. In questo viaggio
incontra altri immigrati che vendono le loro braccia nei campi di pomodoro o la
loro merce nelle strade e nelle metropolitane. Con loro vive l'esperienza del
disagio sociale e dell'emarginazione.
Alessandro Micheletti -
Saidou Moussa Ba La memoria di A. Edizioni Gruppo Abele, 1995 |
|
"Il libro andrebbe letto come un viaggio all'interno del razzismo colto nelle sue ramificate manifestazioni, dalle più nascoste e silenziose alle più accese, che possono sconfinare nella violenza, nell'aggressione xenofoba, nell'antisemitismo" (Presentazione)
L'autore
Saidou Moussa Ba, nato a Dakar nel 1964, è in Italia dal 1988. Si
occupa dei problemi dell'immigrazione.
Pap
Khouma Io venditore di elefanti Editore Garzanti Salah Methnani Immigrato Edizioni Teoria |
|
"Libri ambedue straordinari, a momenti toccanti nella loro cruda e scarna realtà, nella loro immediata e schietta verità…Specchio soprattutto, l'uno e l'altro, di una certa realtà italiana di oggi. Di questo nostro Paese radicalmente cambiato nel volgere di una quarantina di anni, in cui convivono antiche nobili civiltà e nuove tremende barbarie". (Vincenzo Consolo, Corriere della sera, 21.10.'90).
Mohamed
Bouchane Chiamatemi Alì Leonardo, 1991 |
Libro di testimonianza, scritto sotto forma di diario, in cui Mohamed registra i diversi momenti della sua vita di immigrato: la ricerca di un lavoro, le notti trascorse in dormitori pubblici o in dimore di occasione (automobili, scompartimenti dei treni), gli interventi della polizia e gli atti di razzismo. Queste esperienze saranno tuttavia una occasione per riflettere sulla propria vita e per maturare la consapevolezza di una chiara identità culturale.
L'autore
Mohamed Bouchane è nato Tiflet, in Marocco. Primo di sei fratelli,
dopo il liceo scientifico si è iscritto alla facoltà di biologia di Rabat e nel
1989 è partito per l'Italia. Oggi risiede a Milano.
Autori vari Mosaici d'inchiostro Fara Editore, 1996 |
Alessandro Ramberti - Roberta
Sangiorgi |
Alessandro Ramberti - Roberta
Sangiorgi |
I tre volumi raccolgono le opere vincitrici o finaliste della I, II e IV edizione del concorso letterario dedicato alla letteratura di immigrazione, organizzato dall'Associazione interculturale Eks&Tra.
Autori vari |
"Nei racconti e nelle poesie raccolte anche in questo
volume emerge il desiderio - o la necessità - di affermare, attraverso la
scrittura, la propria identità, di cogliere un'occasione di ascolto
indispensabile per la conoscenza, per l'avvicinamento dell'altro.
Storie
autobiografiche, narrazioni immaginifiche, rivisitazioni di miti, racconti di
traumi vissuti nell'affrontare l'esperienza dell'immigrazione, del viaggio verso
terre sconosciute, queste 'prove d'autore' costituiscono ponti che avvicinano le
diverse culture" (Introduzione, Erminia Dell'Oro)
Il doppio sguardo culture dello specchio Adnkronos/Libri, giugno 2002 |
L'antologia raccoglie le opere vincitrici o finaliste della VII edizione del concorso letterario Eks&Tra.
Mohamed
Ghonim La foglia di fico e altri racconti Fara Editore, 1998 |
"E' un piccolo mondo da incubo quello percorso dai
personaggi di Ghonin: sono forse dei vinti? Probabilmente sì, ma d'altra parte
non sembrano avere altra occasione di esistere se non in questa dimensione
assillante ed esistenzialmente cruciale che li porta a ricercare una stabilità o
a fuggire le parole antiche, ancestrali che perseguitano questi personaggi
dall'infanzia all'età matura" (Fabio Orrico, Introduzione).
Mohamed
Ghonim Il segreto di Barhume Fara Editore, 1997 |
"Il viaggio di Barhume nella propria anima è
un cammino doloroso, ma inevitabile per raggiungere la felicità. La narrazione
ci presenta diversi personaggi che simboleggiano vari gradi della ricerca di sé:
c'è il barbiere, che rappresenta il lato oscuro del villaggio; c'è la maga,
sorta di figura druidica alla ricerca di un adepto da avviare all'esoterismo e
alla magia; c'è l'uomo giallo venuto da lontano e presto ripartito a causa del
richiamo degli affari; e ancora una serie di personaggi dolenti, impauriti,
umanissimi nel loro disorientamento" ( Claudia Rubbini,
Premessa).
L'autore
Mohamed Ghonim è egiziano e
da diversi anni risiede in Italia. Oltre che romanziere, è anche autore di
poesie e di pièces teatrali.
Rosana Crispim da
Costa Il mio corpo traduce molte lingue Fara Editore, 1998 |
|
"C'è un ritmo lento da epigramma in queste
poesie che trasmette con insospettata efficacia le intuizioni, la sensibilità,
la sensualità dell'autrice quasi lastra fotografica dei mondi in cui si è
trovata immersa, ma la malinconia, la nostalgia, la saudade che emerge da versi
come quelli posti in epigrafe sono piuttosto il risvolto di una dimensione
vitalistica che cerca di sfruttare, di questa nostra vita, ogni attimo, ogni
suggestione". (Alessandro Ramberti, Introduzione)
L'autrice
Rosana Crispim da Costa è
nata a S. Paolo del Brasile e vive da alcuni anni in Italia. E' stata premiata
dal concorso letterario Eks&Tra.
Younis
Tawfik La straniera Bompiani, 1999 |
"In una Torino multietnica e inquieta, le
storie incrociate di due giovani immigrati: un architetto mediorientale che dopo
gli studi è rimasto a lavorare in Italia senza incontrare difficoltà, e una
ragazza che non si è mai integrata e per vivere è costretta a vendere il suo
corpo" (Effe)
L'autore
L'autore è iracheno e vive in Italia dal
1979.
Smari Abdel
Malek Fiamme in paradiso Il Saggiatore, 2000 |
Karim, il protagonista del romanzo, è un
giovane algerino, arrivato in Italia con la speranza di sfruttare gli studi
compiuti nel proprio paese. E' costretto invece a svolgere lavori precari,
movendosi nella realtà metropolitana di Milano, tra l'indifferenza della gente e
l'ostilità degli altri immigrati musulmani.
L'autore
Smari Abdel Malek è nato
nel 1958 a Costantina, in Algeria. Dopo essersi laureato in psicologia clinica
si è trasferito in Italia dove ha pubblicato due racconti nell'antologia La
lingua strappata e ha visto rappresentare la sua pièce teatrale Il poeta si
diverte. Insegna arabo e italiano presso l'associazione culturale La tenda a
Milano.
Ron
Kubati Va e non torna Besa, 2000 |
L'autore sfrutta tutte le riserve espressive della nostra lingua per raccontare, attraverso la voce di Elton (studente albanese in Italia), una storia ispirata al vissuto personale.
Ron
Kubati M Besa, 2002 |
Uno scrittore in cerca di editore, in un paese straniero, viene accolto da un gruppo di transfughi, intellettuali alla deriva, uomini borderline, pellegrini senza fissa dimora che si raccolgono tutti in casa del prof. Andrea. Apparentemente, sembrano smarriti nella metropoli dalle mille luci e dalle mille razze ma invece sono incredibilmente coesi dalla forza dell’amicizia, dallo spirito di solidarietà che li aiuta ad affrontare il mondo esterno e a non abbandonarsi reciprocamente. La storia si snoda giorno dopo giorno, raccontata in prima persona dal ragazzo a volte con incredibile distacco altre con straordinaria intensità. La casa di Andrea diverrà anche la sua dimora. Dovrà adattarsi a mille lavori (assistenza ad un anziano, lezioni private tenute in un garage clandestino) prima di trovare un editore “di confine” disposto a pubblicarlo ( Quarta copertina)
L'autore
Ron
Kubati è nato a Tirana nel 1971 e vive a Terlizzi in provincia di Bari. In
Italia ha pubblicato Venti di libertà e gemiti di dolore (1991) e in Albania la
raccolta di poesie Tra speranza e sogno (1992)
AA.VV La lingua strappata Testimonianze e letteratura migranti Leocavallo Libri, 1999 |
Il libro è "il risultato di un percorso
collettivo uscito dalle esperienze di sei individui provenienti da sei paesi
diversi; tutti con la propria "lingua italiana", con le proprie espressioni e
con i propri colori ma tutti con un unico e riconoscibile vissuto da "migrante"
(Alberto Ibba, La lingua e lo strappo)
Gli
autori
Kossi komla-Ebri, Abdel Malek Smari, Saidou
Moussa Ba, Hossein Hosseinzadek, Marcelo Vega, Said Sahm
Gilbert P.
Douville Canto senza fine Hunkapi Editore, 2000
|
Canto senza fine è una raccolta di
poesie, in cui l'autore, poeta Lakota, fa rivivere la tradizione dei Sognatori
del Cervo conosciuti come esperti in “affari di cuore”.
L'autore
Gilbert P. Douville, membro
riconosciuto della “Rosebud Sioux Tribe”, nasce nel 1951 in Sud Dakota nei
territori abitati tradizionalmente dalla banda Sicangu-Lakota (Brulè). Frequenta
la scuola dell’obbligo nella riserva stessa. A tredici anni si trasferisce in
Nebraska dove si diploma in una scuola locale. Verso i venti anni gli viene
attribuito il nome Hehaka Ihanmle il che lo porta a far parte della società dei
Sognatori del Cervo.
Presso l’Università del Nebraska si laurea in Diritto
Penale e criminologia. Diverse sono le esperienze personali e professionali, che
lo aiutano a maturare una scelta di vita di tipo “tradizionalista” e la
decisione di dedicarsi professionalmente all’artigianato della sua gente e alla
poesia, contribuendo così a preservare questa millenaria cultura che nella
ricchezza del suo passato trova la forza di vivere nel presente e di sperare nel
futuro.
Pagine Colorate Storie, racconti, poesie di immigrate e immigrati A cura di Francesco Argento e Alberto Melandri Maurizio Tosi Editore, 2001 |
"Perché "Pagine Colorate"? Potrebbe sembrare una
titolazione scontata e un po' retorica, e forse anche lo è, ma abbiamo voluto
operare una scelta le cui finalità fossero chiare e riconoscibili già
dall'inizio, volendo far riferimento ad una metafora che nell'immaginario
collettivo dovrebbe richiamare la ricchezza e la varietà del métissage.
Le
finalità di questo lavoro si connettono alla opportunità di favorire il dialogo
interculturale e, certamente, la letteratura, come l'arte e la musica, favorisce
questo processo di scambio di esperienze, particolarmente importante in un
momento come quello attuale, in cui la continua sottolineatura di parole come
'sicurezza' e 'stabilità' nasconde spesso chiusure razziste diffuse in tutto il
paese ed anche in una piccola realtà come quella di Ferrara, in cui vivono le
autrici e gli autori di questi testi" (Introduzione, Francesco Argento e
Alberto Melandri).
|
Protagonista della vicenda narrata, che si svolge in una
Bologna “svaccheggiante” proiettata verso il 2000, è Maika, un giovane alla
ricerca delle origini.
Maika è guidato in questa sua ricerca
dall’Invincibile, una ex-compagna di classe, che lo conduce all’appuntamento con
la “Notte dei Germogli”, dove riscopre la sua storia e le proprie
origini.
Jadelin M. Gangbo
|
Si tratta di una moderna tragedia shakespeariana: la storia d’amore tra Rometta, una studentessa che sta preparando una tesi su un film di Greenaway, e Giuleo, un consegnapizze cinese. Tra i tanti personaggi l’autore, che segue la vicenda e racconta la sua tormentata vita.
L’autore
Muin Madih Masri |
Una storia ambientata nella Palestina degli anni ’50, con le sue tradizioni e i problemi di ogni giorno (il lavoro, la disoccupazione, la guerra). Protagonista è Ruaia, una ragazza di 14 anni, costretta a sposare un uomo più vecchio di lei. La sposa-bambina deve confrontarsi con le arcaiche strutture familiari e allo stesso tempo con la modernità che "bussa alle porte sotto le spoglie di uno scatolone video-parlante" ( la Tv).
L’autore
Muin Madih Masri è nato a Nablus, in Palestina, e da diversi anni
vive in Italia dove si occupa di informatica. Questo è il suo primo
romanzo.
Jarmila Očkayovà
|
Due ragazze, Stefania e barbara, si incontrano durante un
viaggio e tra loro nasce una profonda amicizia. Pur guardando il mondo da
angolazioni diverse, anzi opposte, il loro rapporto si compone lentamente fino a
raggiungere un equilibrio simbiotico.
Jarmila Očkayovà
|
“Agata, quarant’anni, ha attraversato due mondi, due culture, due lingue, due paure: quella degli altri e quella di diventare se stessa; così come è passata dall’assolutismo dei regimi dell’Est in cui è cresciuta all’instabilità che proprio il crollo di quei regimi ha sparso per l’Europa” (Presentazione del libro, Baldini&Castoldi)
Jarmila Očkayovà
|
"Cecoslovacchia, inverno del ’69. La Primavera
di Praga è sconfitta, l’invasione dei carriarmati ha piegato il paese, la vita
ha ripreso i suoi ritmi apparentemente normali, ma gli artigli del potere
sovietico dominano ovunque, facendo scivolare l’intero paese in un imbuto di
menzogne, ricatti, epurazioni e umiliazioni quotidiane di chiunque abbia
appoggiato il tentativo di dar vita al "socialismo dal volto umano".
Su
questo sfondo storico si sviluppa il racconto di Nadia, un’adolescente
"difficile", insieme smarrita e ribelle, tenera e commovente nella sua disperata
ricerca di amore ma anche feroce e implacabile nella sua ansia di verità e nella
determinazione a togliere alle persone le loro "maschere" ( Jarmila Očkayovà
per Italica).
L'autrice
Jarmila Očkayovà
è nata in Slovacchia nel 1955 e dal 1974 si è trasferita in Italia. Dopo essersi
laureata a Bologna, vive e lavora a Reggio Emilia. Il suo romanzo d'esordio
Verrà la vita e avrà i tuoi occhi (Baldini&Castoldi, 1995) ha esaurito tre
edizioni. Sempre per i tipi Baldini, ha pubblicato L'essenziale è invisibile
agli occhi (1997) e Requiem per tre padri (1998). Tra i suoi lavori letterari,
da ricordare la traduzione delle antiche fiabe slovacche, raccolte da Pavol
Dobsinský, pubblicate da Sellerio col titolo Il re del
tempo.
Christiana de Caldas Brito
|
|
Protagoniste di questi racconti sono delle “figure di donne
difficilmente ascoltate”: immigrate colf, lavandaie e prostitute. Donne
emarginate o che vivono in situazioni di solitudine e di emarginazione.
Il
libro, nel 2003, si è aggiudicato il primo posto nella sezione narrativa del
Premio di Scrittura femminile "Il Paese delle Donne"
Christiana de Caldas Brito La storia di Adelaide e Marco Edizioni Il Grappolo, 2000 |
"Un appassionante sguardo dall'alto
sulla vita di chi deve necessariamente vedere il mondo con occhi
"diversi".
Sulle ali di marco tutto diventa piccolo. Certe cose, di lassù,
non sono diverse dalle altre; il sorriso di Adelaide è capace di riscaldare i
diseredati ed i suoi capelli lunghi avvolgono come una coperta.
Adelaide e
Marco si prendono per mano, insieme miracolosamente cambiano il modo di vedere
della gente" (Quarta di copertina)
L’autrice
Christiana de Caldas Brito, nata a Rio de Janeiro, vive in
Italia da molti anni. Psicoterapeuta, laureata in Psicologia all’Università “La
Sapienza di Roma e all’Università di San Paolo del Brasile, diplomata nella
Scuola d’arte Drammatica, sempre all’Università di San Paolo, scrive racconti e
testi teatrali, messi in scena anche in Italia.In Voci dal silenzio ha
pubblicato Io, polpastrello
5.423, Editing e
l'intervista Siamo tutti
migranti.
Con il volume di racconti "Amanda Olinda Azzurra e le altre", nel
2003 si è aggiudicata il primo posto nella sezione narrativa del Premio di
Scrittura femminile "Il Paese delle Donne"
Christiana de Caldas Brito
|
|
Storie di ossessioni e visioni di donne e uomini solitari. Persone non esistenti partecipano del loro quotidiano. Un artista alla ricerca della propria identità; una vecchia che abita dappertutto; un oculista che vede una strana presenza in fondo all'occhio del suo paziente; una nonna che passa le giornate davanti alla finestra. In più: cosa succede quando per rispettare la legge Bossi-Fini seimila polpastrelli di immigrati si presentano alla questura di Roma? E che vuol dire francescata? Dove si trova Camuamu? Chi sono Eda Zarehs e Maroggia? Con i racconti di Qui e là ci rendiamo conto che i confini non sono rigidi. Talvolta neanche esistono.(Dalla quarta di copertina)
Si può visitare il suo sito internet dell'autrice all'indirizzo: http://www.miscia.com/christiana
Julio Monteiro Martins, Racconti italiani
|
“ Monteiro è un italiano straniero: possiamo considerarlo come un inviato in quell’estero che è diventata la nostra patria. Scatta dei flashes in forma di racconti, con l’essenzialità della foto in bianco e nero. Cerca un distacco obiettivo, ironico, ma si sente che è uno di noi. Ne emerge un quadro in cui l’Italia non è più il paese del paesaggio, del sole, degli antichi reperti, del perenne romanticismo. Soprattutto gli abitanti non sono più quei passionali ricchi d’astuzia e raddolciti di ingenuità, i simpaticoni d’Europa, quali erano un tempo. E’ penetrata nel loro animo l’ansia di una vita sfibrante, un sentimento di impotenza che si sfoga in rabbie, intolleranze, o vittimismi” (Felice Blasi).
L’autore
Julio Monteiro Martins è
nato a Niteròi, nel Brasile, nel 1955. Ha insegnato Scrittura Creativa negli
USA; in Brasile, Portogallo e Italia. E’ stato uno dei fondatori del Partito
Verde Brasiliano e del movimento ambientalista “Os Verdes”. E’ stato anche
avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro.
Nel suo paese di
origine ha pubblicato nove libri tra raccolte di racconti, romanzi e saggi.
Attualmente vive tra il Brasile e la Toscana dove, oltre a insegnare Lingua
Portoghese e Letteratura Brasiliana all’Università degli Studi di Pisa, dirige e
insegna nel Laboratorio di Narrativa, che è parte del Master della Scuola
Sagarana, a Lucca.
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Ciò che accomuna di più i
racconti brevi e a volta brevissimi di Julio Monteiro Martins e che conferisce
unità estetica al volume è il fatto che essi in realtà sono degli incipit che
annunciano tanti romanzi. Giunti alla fine di ogni racconto si ha la netta sensazione
di entrare in un romanzo, che Julio Monteiro Martins non racconta per non imbrigliare
la fantasia dei suoi lettori. Il suo modo brasiliano di raccontare realtà italiane
era finora ignoto alla letteratura italiana. (Dalla quarta di copertina)
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Un romanzo che parla della
stesura di un libro non portato a termine, apparentemente senza motivazioni
precise, un lavoro che forse è un’autobiografia, forse un esuberante
mosaico del nostro tempo, di cui rimangono poche paginette, che il narratore
– un personaggio anche lui – come un moderno pittore, decide di
pubblicare così come sono.
In queste pagine ci sono cenni sui personaggi, annotazioni sui luoghi e monumenti
toscani, l’invenzione di un protagonista (probabilmente un alter ego),
passionali figure femminili abbozzate, tutti calati nello scenario dell’Italia
dei nostri giorni dove aleggia l’ombra di Lui (il cavaliere al governo
del bel paese) e nell'intreccio che si dipana tra Firenze, Cartagena de Indias,
in Colombia, Cuba e il Brasile.
In una serie di frammenti pieni di un’ironia caustica, che si leggono
con un piacere simile alla sensualità, il romanzo – che presenta
spesso riflessioni sulla scrittura stessa e le sue impossibilità –
procede in un ritmo vertiginoso, che raccoglie rimandi alle città del
mondo, gli elenchi di libri e di film, le storie dei calciatori e dei bambini
di strada, le canzoni e le musiche, gli aromi dei cibi e i sapori delle bibite.
Tutto ciò concorre a catturare l’attenzione del lettore, sorprendendolo
ad ogni pagina per alla fine avvolgerlo in un aura di complicità con
i personaggi e con le insolite voci narranti. (dalla
quarta di copertina)
Voci migranti, a cura di
Grazia Naletto Lunaria, 2000 |
"Voci migranti si inserisce nell'ambito dell'omonimo progetto sostenuto dalla Commissione Europea con il Programma Arianna. Il progetto, finalizzato alla diffusione della letteratura della migrazione nel mondo scolastico, prevede anche un testo di accompagnamento all'antologia che suggerisce agli insegnanti dei percorsi di lavoro da realizzare in classe" ( Grazia Naletto, Introduzione).
Gëzin Hajdari
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“Sono versi di fuoco, di terra, di sassi, di erba amara.
Non sono parole: sono cose che parlano, all’anima e ai suoi orizzonti. E’ poesia
di frontiera, senza più frontiere. E’ poesia della Memoria per chi non ha più
memoria” (Roberto Mirabella, Prefazione)
Gëzin Hajdari Antologia della pioggia Fara Editore, 2000 |
L' Antologia della pioggia venne più volte rifiutata, tra il 1985 e il 1989, dall'unica Casa editrice albanese, perché era facile per chiunque censore capire che il titolo stesso della raccolta era ambiguo, ambivalente in quanto rappresentazione di un disagio generazionale, del "pianto" sotterraneo non solo di un giovane poeta in odore di dissidenza, ma di un intero popolo... Ma la via crucis di Hajdari non è finita. Continua. Ancora oggi, esule in Italia, come negli anni in cui realizzava l'Antologia della pioggia, la sua unica grande consolazione rimane la poesia. Restano vivi in lui la grande utopia della speranza in un mondo migliore e la fede nella capacità della parola Poetica di cambiare e ricostruire l'individuo, di renderlo"uomo", dentro i confini aperti di un umanesimo integrale" ( Antonio Crecchia, Prefazione)
L’autore
Gëzin
Hajdari è nato nel 1957 a Hajdari, un piccolo villaggio dell'Albania, Ha
studiato Lettere Albanesi a Elbasan e Lettere Moderne al "La Sapienza di
Roma.
Fra le pubblicazioni: Antologia
della pioggia, Ombra di cane, Sassi controvento. Fa parte di numerose
antologie e ha partecipato a vari reading di poesia.
Ha vinto
diversi premi di poesia: Premio Eks&Tra, Premio Montale (per la poesia inedita),
Premio Dario Bellezza, Premio Grotteria, Premio Trieste EtniePoesie 2000.
Rosete de Sà Indagini in stato di Quiete Fara Editore, 1998 |
Un lettore scomparso, una biblioteca matrimoniale, un giapponese che vende mele e santini.
L'autrice
L'autrice, brasiliana, ha pubblicato dei testi in Voci
dell'arcobaleno e Mosaici d'inchiostro.
Roberta Alunni/Pietro Deandrea/Pier
Paolo Eramo Scritture & linguaggi del mondo La Nuova Italia |
Un vecchio pastore indiano, un inglese innamorato dei ghetti sudafricani, un briccone maliano alla ricerca di avventure, un colono bianco tra gli indios dell’Amazzonia, pakistani a Londra e Algerini a Parigi sono tra i variopinti personaggi che popolano un’antologia di recente pubblicazione dedicata alla letteratura del Sud del mondo (R. Alunni, P. Deandrea, P.P. Eramo, Scritture e linguaggi del mondo. Narrativa per l’educazione interculturale, La Nuova Italia, Rcs Scuola, Milano 2001). L’antologia è un percorso tra romanzi e di racconti di autori africani, indiani, asiatici e sudamericani alla ricerca di temi che vanno da Le storie degli “altri” (l’incontro/scontro tra Nord e Sud) alle Altre visioni del mondo (le culture e i valori oltre l’Occidente), passando per gli squilibri e le ingiustizie del nostro sistema (Ai margini della globalizzazione), i diritti umani e il fenomeno migratorio (Pier Paolo Eramo). Per approfondimenti Archivio - Novità editoriali
Hamid
Barole Abdu Euro 10,33 |
"L'autore racconta la sua vita e il suo cuore, facendosi portavoce anche della vita e del cuore delle persone che condividono con lui il disagio di vivere in un mondo che, quando non è ostile, mostra indifferenza nei confronti di una realtà che non vuole accettare" (Dalla quarta di copertina
L'autore
Nato ad Asmara (Eritrea), vive stabilmente in Italia dal 1974. Si è occupato, in collaborazione con enti locali, di disagio psico-sociale e di formazione nella preparazione di operatori dei servizi socio sanitari. Nel 1996 ha pubblicato la raccolta di poesie Akhria, da cui sono stati tratti alcuni spettacoli teatrali.
Davide Rigallo, Donatella
Sasso Parole di Babele Percorsi didattici sulla letteratura dell'immigrazione Loescher, 2002 |
"E' un libro utile per le nuove generazioni che, sui banchi di scuola, imparano a preparare la "valigia multiculturale"; ma è indispensabile per chiunque sia interessato ad approfondire uno dei temi caldi dell'agenda mondiale, ossia l'incontro e il dialogo auspicati tra culture e popoli diversi" ( Jean Lèonard Touadi). Per approfondimenti Archivio - Novità editoriali
Quaderno Africano
I Loggia de' Lanzi Editori, 1998 |
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Quaderno Balcanico
I Loggia de' Lanzi Editori, 1998 |
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Quaderno Balcanico
II Loggia de' Lanzi Editori, 2000 |
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Quaderno Mediorientale
I Loggia de' Lanzi Editori, 1998 |
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Quaderno Mediorientale
II Loggia de' Lanzi Editori, 2000 |
I Quaderni (Africano I, Balcanico I, Balcanico II, Mediorientale I, Mediorientale II) fanno parte della collana Cittadini della poesia diretta da Mia Lecomte. "Cittadini della poesia " sono quegli scrittori esuli per cui la letteratura diventa necessariamente l'unica patria possibile: "Il mio paese è l'Albania, ma la mia patria è la letteratura, ha detto Ismail Kadarè; sono gli abitatori di un non luogo dove tempo e spazio si fanno parola, universo vivibile il cui melodico equilibrio di forze tematico strutturali permette di reggere alla terribile pressione del mondo" (Mia Lacomte, Postfazione).
Testimonianze Volti e storie del popolo migrante A cura di Roberto Costa Archivio della Memoria |
Trentuno testimonianze che recuperano l'esperienza, la
sofferenza, i sogni-bisogni ed i sentimenti di alcuni protagonisti dell'epopea
minuta della nostra vita quotidiana. Ed accanto alle parole l'immagine, il volto
unico ed insostituibile come paesaggio dell'anima...
Con un contributo di
Domenico Starnone, le espressive immagini di Roberto Costa ed alcuni articoli
redazionali che portano conoscenza su attività e interventi significativi, nel
settore dell’immigrazione: dalle feste del Fitr (di fine Ramadan), ai tornei di
calcio transnazionali, dai mediatori interculturali nelle scuole ai riti della
morte della Nigeria, dalle feste dei Rom ai viaggi in Kurdistan, dalle
convenzioni sui Richiedenti asilo al Consigliere comunale aggiunto, dalle
Consulte per l’immigrazione all’Ufficio immigrati.
Roberto Costa, giornalista,
fotografo, regista e autore di teatro (“Lacio Drom”, “Migrare nel pianeta
terra”, “Visita guidata al manicomio di Rovigo”, “Lampi dal Kurdistan”), è
direttore di “Biancoenero”,
collaboratore di “Cittadini dappertutto” e di “Cem-Mondialità. Attivista
in diverse associazioni sui diritti civili
ha già pubblicato “Polesine
d’immigrati”, Nova Cultura Editrice, nel 1993.
Informazioni tel. 0425411101 –posta elettronica: raen@inwind.it
Alvaro Santo L'UOMO MISTERO Canti e discorsi alla Nazione Africa Edizioni dell'Arco, 2001 |
"Questo libro è strano - in realtà non è un libro, è
una visione -. Appartiene al mondo delle "storie cantate", a quel luogo che
tocca la realtà, ma da lontano.
Chi lo legge deve pensare a un cantastorie di
colore che, visto un altro mondo, ne dipinge i tratti, facendo riferimento alle
emozioni e rivolgendosi a un pubblico assolutamente eterogeneo, dove qualcuno
capirà gli intenti ed altri ne contesteranno i contenuti.
E' la storia di una
dignità perduta che vuole ritrovarsi, è l'urlo di un risveglio che non richiama
la violenza" (Risvolto di copertina)
L'autore
Alvaro
Santo è nato in Angola nel 1971. Ha pubblicato Le ali della speranza, Edizioni
il Pomerio, Lodi e Mille giorni in Angola, Edizioni dell'Arco.
E' direttore
del periodico di strada "Solidarietà COME".
Kossi
Komla-Ebri Euro 6,20 |
Il tema è quello dell’“imbarazzo della differenza”. Diversità -in particolare quella del colore della pelle- che in una società non avvezza ad essa porta spesso migranti e nativi ad affrontarsi nella vita di tutti i giorni, in situazioni al confine fra l’imbarazzo e il razzismo. Appunto d’“imbarazzismi”. Ho scelto di raccontarle con una certa disincantata ironia, per fare sorridere più che ridere aiutando una meditazione sulle nostre relazioni di nativi/migranti piene d’atteggiamenti inconsapevoli rivelatori della spessa corteccia di fraintendimenti e di preconcetti che li avvolge (Kossi Komla-Ebri).
Per approfondimenti Archivio - Novità editoriali e Intervista |
Kossi
Komla-Ebri Neyla Edizioni Dell'Arco, euro 6,20 |
Il tema di questo romanzo non è tanto
l’amore, quanto ciò che questo sentimento vuole mascherare, ovvero i problemi
vissuti da tutti coloro che hanno dovuto fare i conti col rimettere piede sulla
propria terra.
Kossi Komla-Ebri, il più “lombardo” tra i nuovi autori
africani, ci fa riflettere e commuovere. Ci parla di partenze e di ritorni, di
assimilazione e di identità culturale, ma lo fa rinunciando agli archetipi
letterari dell’immigrazione, ad ogni nostalgico autobiografismo, per lasciare
invece libero spazio alla creatività racchiusa nel bagaglio personale di tutti i
migranti (Scheda Casa Editrice).
Per approfondimenti Archivio - Novità editoriali e Intervista |
Kossi Komla-Ebri All'incrocio dei sentieri EMI, 2003 pp.192 Euro 10,00 |
I racconti di Kossi Komla-Ebri, ambientati in
Africa, in Francia e in Italia, attingendo al vissuto quotidiano, parlano di
amore, di viaggi, di nostalgia, di fierezza e di dignità, smascherando
gli stereotipi con lo strumento dell’ironia. Komla-Ebri pratica l’oralitura,
che consiste nel trasferire l’oralità tipica della cultura africana nella
scrittura. I temi della narrazione lirica e civile sono approfonditi dall’autore
stesso nelle interviste e nei documenti della seconda parte, cui è aggiunto
un apparato didattico per un’educazione interculturale in ambito scolastico
e parascolastico.
La pubblicazione è stata realizzata grazie anche all'impegno del CRES
(Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo).
(dalla nota editoriale)
Per approfondimenti Archivio, Novità editoriali, Intervista |
Kossi Komla-Ebri La sposa degli dèi Nell'africa degli antichi riti Edizioni Dell'Arco-Marna 2005 pp.95 Euro 6,90 |
«Lassù, al villaggio di Dugà,
gli anziani dicono di un ragazzo ribelle che è posseduto dallo spirito
dell'Adédjé in piena.
Kossivi, figlio di Mambono (madre di Mambo), fratello di Mambo e Gbédé,
nipote dell'hunò Briyawo, già all'età di sette anni era
posseduto dallo spirito dell'Adédjé in piena.
Oggi, girando per le strade sassose e irregolari di Dugà, capita d'incontrare
un uomo di bassa statura, gambe arcuate, barba grigia incolta, viso scavato
e occhi spenti...
Nessuno avrebbe pensato che Kossivi, figlio di Mambono, nipote dell'hunò
Briyawo, sarebbe finito così, come un'ombra silenziosa, lugubre, errante
preda e bersaglio degli impietosi giochi dei fanciulli di Dugà.»
(dalla quarta di copertina
Per approfondimenti Archivio, Novità editoriali, Intervista |
Sandra Ammendola, Cristiana de
Caldas Brito, Yousif Jaralla, Tahar Lamri, Kossi Komla-Ebri Parole di sabbia A cura di Francesco Argento, Alberto Melandri, Paolo Trabucco Edizioni "Il Grappolo" |
"Parole
di sabbia" presenta racconti di Sandra Ammendola, italo-argentina, Christiana de
Caldas Brito, brasiliana, Yousif Latif Jaralla, iracheno, Tahar Lamri, algerino,
Kossi Komla-Ebri, togolese.
Sono
scrittori che, pur diversi per formazione
e provenienza, hanno in comune la condizione della "migranza", intesa come
spostamento, movimento, attraversamento di luoghi e culture in una prospettiva
sempre aperta.
Agli scrittori si alternano poeti, italiani e stranieri:
Carmine Abate, "transfuga linguistico", come egli stesso si definisce; Hawad,
poeta tuareg in cui rivivono tutte le suggestioni della tradizione orale che appartiene agli
uomini del deserto; Alberto Masala, che fa della mescolanza linguistica (sardo,
italiano, francese, inglese, castigliano) uno strumento di liberazione e di
difesa da ogni tipo di omologazione; Serge Pey, sciamano che scavalca le
pulsioni del respiro del sangue. Con lui la poesia batte i piedi, diventa
vertigine e svuotamento di ogni forma del corpo. Jack Hirschman, definito da
Poet News: "il più importante poeta vivente d’America."
Per approfondimenti
Novità
editoriali
Davide Bregola Da qui verso casa Kùmà, Lettere migranti, 2002, pagg.157, 11,00 euro |
Sono undici interviste, o meglio undici dialoghi con altrettanti autori stranieri che scrivono in italiano. "Undici incontri lungo percorsi di vita e di scrittura che prendono da soli le forme del "racconto filosofico". In questi incontri si designa il cammino "verso casa"; un percorso quotidiano e semplice, ma che qui diventa misterioso e imprevedibile. La casa non coincide con il paese di origine; potrebbe rivelarsi quello di arrivo, o di passaggio. O ancora, una contrada dell'anima alla quale non si arriva mai" (Quarta di copertina)
Per approfondimenti Novità editoriali
Davide Bregola Il catalogo delle voci Cosmo Iannone - Kumacreola, 2005 Pagine 140 Euro 10,50 |
I cataloghi,
semplici e fredde liste di oggetti e nomi utili ad elencare e ordinare, possono
diventare regesti indispensabili quando sottendono poesia. Così come
ci sono sonorità stonate che si sperdono nella massa dei rumori e non
lasciano tracce, possono esistere “portatori di voci” che nulla
hanno a che fare col fastidio del chiasso. I nove poeti migranti con cui ha
colloquiato Bregola sono le “voci” di questo catalogo. Li chiamano
creoli o meticci; si nutrono di speranze e attenzioni; donano versi nuovi nati
da sedimentazioni e incroci, da generosità e accoglienza.
Nove poeti che contribuiscono a formare quella che Armando Gnisci si azzarda
a definire la “Letteratura italiana del futuro”. "Aria dell'anima"
la chiama una di loro. (Dalla nota editoriale)
Per approfondimenti Novità editoriali (1) - Novità editoriali (2)
Valentina Acava Mmaka Il mondo a colori della famiglia BwanaVal Edizioni Kabiliana 2003, euro 10,00 |
"Le storie di Valentina Acava Mmaka ci portano
in un mondo magico, dove realtà e fantasia si fondono con il suo amore per l'Africa,
per il suo uomo e le sue bellissime bambine.
Si sentono i rumori, gli odori, i passi della foresta tropicale... si respirano
i sentimenti universali che fatichiamo a ritrovare nelle giornate stressanti
e distruttive che quotidianamente ci condannano a vite sempre meno generose"(
Barbara Palombelli, Prefazione)
Per approfondimenti Novità editoriali
- Intervista
all'autrice
Valentina Acava Mmaka Jabuni. Il misterto della città sommersa Prefazione di Fulco Pratesi Introduzione di Ali A. Kaka EMI € 11,00 |
Il libro di Valentina Acava Mmaka si inserisce splendidamente nella linea di lotta al degrado introducendo nella letteratura per i giovani la dimensione, ormai irrinunciabile, di una nuova ecologia africana fatta di uomini e animali, alberi e folletti,, tradizione e folklore, inquadrata nei paesaggi magnifici di un'Africa che tutti amiamo e che vogliamo, a tutti i costi, salvare. (Fulco Pratesi, Prefazione)
Valentina Acava Mmaka Amani. I nomi della Pace Prefazione: p. Kizito Sesana Illustrazioni di Stefania Pravato EMI, 2004 Pag. 64 Euro 6.00 |
Nella valle di Tangulbei, in Kenya, viveva un maestoso ulivo selvatico che si chiamava Mutamayo. Un giorno una bambina di nome Mapenzi, appartenente alla tribù dei Pokot, andò a trovarlo. Con grande sorpresa di Mapenzi, l'albero parlò. Col passare dei giorni la loro amicizia crebbe e Mutamayo trasmise a Mapenzi tutta la sua saggezza e la fede nella Pace. Coltivare la Pace è la meravigliosa eredità lasciata alle nuove generazioni per costruire un futuro in cui tutte le specie viventi possano vivere in armonia e i popoli praticare l'amore e la giustizia.
Dalla Prefazione di p. Kizito Sesana "Parlare di pace, insegnare la pace, con una favola? E' possibile, mentre, in questo scorcio di inizio di millennio, aeroplani vengono scagliati contro grattacieli e altri aeroplani, in rappresaglia, bombardano a tappeto interi paesi? Ingenuità imperdonabile, dirà qualcuno. A volte la favola diventa poesia, come nel libro di Valentina A. Mmaka, poesia vera, quella che ci fa vedere al di là della realtà, soprattutto quella che ci aiuta a vedere il futuro che esiste già adesso. Mapenzi e Mutamyao, i protagonisti di questo racconto-dialogo sulla pace, ci fanno capire il meglio dell'Africa. L'Africa della sapienza antica e l'Africa giovane che vuol crescere ed ha tutta l'innocenza e la freschezza del nuovo."
Valentina Acava Mmaka Io...Donna...Immigrata... EMI, 2004 Pag. 64 Euro 5.00 |
"Attraverso le storie di tre donne immigrate, Drasla, Alina e Farida, quest'opera al femminile illumina la complessità emotiva di chi lascia il proprio paese di origine. Intense le voci delle protagoniste, impegnate a conservare la propria identità e i propri progetti di vita e a confrontarsi con una realtà sociale e culturale che spesso non le contempla. Il testo riflette sulla necessità, per la società contemporanea, di confrontarsi con l' alterità, di mettersi in relazione con il diverso, relativizzando il pensiero assolutistico delle culture occidentali. Una premessa necessaria alla creazione di una società interculturale basata sullo scambio e sul dialogo."
Cittadini della poesia Heleno Oliveira
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La poesia di Heleno è un mondo nello stesso
tempo uno e molteplice. È contemporaneamente un cammino e il diario di quel
cammino.
(Sophia de Mello Breyner Andresen)
Per approfondimenti Novità
editoriali
L'autore
Helene Paraskeva Il tragediometro e altri racconti TerrEmerse Fara Editore 2003, 7 euro |
"Il "Tragediometro e Altre Storie" ha la valenza del ritorno nei luoghi di memoria. Il ritorno può essere lungo o breve, definitivo o provvisorio. Può essere avventuroso e gratificante, come quello di Ulisse, o tragico, come quello di Agamennone. Nel ritorno c'è l'angoscia della partenza, l'impatto dell'arrivo e l'affanno per recuperare il tempo trascorso "altrove". Ritornare comporta dimostrare di non aver "tagliato i ponti". E soprattutto il ritorno è un confronto, ricordiamo quello di Ulisse con i pretendenti". (Presentazione dell'autrice, Novità editoriali)
Helene
Paraskeva |
Il libro, rivolto a studenti e docenti
(e
non solo a quelli di lingua inglese) collega testi letterari e attualità
(globalizzazione, inquinamento ambientale, schiavitù, razzismo,
stereotipi).
"La
novità metodologica proposta dal testo consiste nell’innestare un’articolazione
trasversale su un’impostazione prevalentemente storico-tradizionale.
Lo scopo è quello di guidare all’acquisizione di un metodo di studio
basato sull’abitudine a riferimenti, alla riflessione sul testo letterario e
all’attualizzazione delle tematiche trattate.
Pur senza avere la
pretesa di essere esaustivo, offre risposte ai docenti oggi alle prese con
problemi generalmente presenti nel mondo della Scuola, quali la difficoltà di
coinvolgere gli studenti in una più forte motivazione allo studio e l’esigenza
di offrire un metodo di insegnamento/apprendimento che sia avvertita come meno
tradizionale” (Lucia
Panicucci).
Kpan
Teagbeu Simplice
|
In
un villaggio dan della Costa D’Avorio sta per compiersi un rito di iniziazione.
Tutto è avvolto nel mistero e i preparativi si svolgono nella più assoluta
segretezza. Anche il "condottiero", il figlio del capo villaggio, il ragazzo che
per primo dovrà superare la prova ed essere d’esempio per tutti gli altri, è
ignaro di quanto lo aspetta.
Raccontato
in prima persona dal protagonista, il complesso meccanismo del rito cresce di
giorno in giorno, in stati d'animo di tensione, paura ed eccitamento per il
grande passo che si avvicina.
Il
senso del sacro, così radicato nell’animo africano, e la segretezza sulle
tradizioni ancestrali della tribù, gelosamente custodite e tramandate oralmente
di generazione in generazione, non sono infranti da questo racconto
autobiografico, anzi amorosamente conservati e riaffermati dalla sensibilità
tutta africana dell’Autore, innamorato delle proprie radici e ancora legato alla
sua Madre Africa come alla sua propria madre naturale.
12 pagine di percorsi didattici
arricchiscono il racconto in vista di un utilizzo scolastico
(Scheda EMI)
Autore
Kpan Teagbeu Simplice, nato nel 1952 in Costa d'Avorio, studia fino all'età di 15 anni nel villaggio natale dove apprende i segreti dell'Africa tradizionale da suo padre Téa, capo del villaggio. Frequenta il liceo classico e moderno di Bouaké e in seguito l'Università di Abidjan, che gli apre le porte dell'Europa. Laureato in Economia e commercio presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha svolto varie attività a favore degli immigrati in Italia prima come studente, poi come lavoratore.
Randa Ghazy
|
«Ho scritto un libro sulla Palestina, perché come accade a tutti, quando si accorgono di qualcosa che fino a quel momento non vedevano, un giorno ho visto le immagini di un ragazzo palestinese alla televisione e quelle immagini invece di scorrere sono rimaste ben impresse nella mia mente. Così ho iniziato a riflettere moltissimo sulla Palestina e su tutto quello che noi crediamo di sapere e che non sappiamo… praticamente c’è stata una presa di coscienza da parte mia. Ho iniziato innanzitutto a informarmi, a cercare il più possibile senza affidarmi semplicemente alla tv e ai giornali, con Internet. Mi sono accorta che dentro c’era una parte di me che da sempre parteggiava spontaneamente per i palestinesi, forse per quel rapporto di sangue che non riuscivo a cogliere» ( Migra, Intervista di Karim Metref).
L'autrice
E' nata in Italia da genitori egiziani. Ha 15 anni e frequenta il liceo classico. Vive vicino a Milano.
Gino Luka Editrice Vannini - 2003 |
L'autore
G. Luka, interprete e traduttore, è membro
dell'AITI (Associazione Italiana Interpreti e Traduttori) e di LEND (Lingua E
Nuova Didattica - Firenze). Mediatore linguistico culturale, collaboratore COSPE
e OIM, ha pubblicato:
Favole albanesi - (Editrice Nuovi Autori, Milano 1999 -
vincitore del 2° Premio nella IV Edizione del Premio Internazionale Letterario
"Tito Casini"), Nastradini - (Raccolta di barzellette -
Editrice Camaj-Pipa, Shkodër - AL, 2001), La Sposa delle acque - (Raccolta di
fiabe, bilingue italiano-albanese, "Editrice Vannini" Brescia).
Tania Costa Questa notte solo i pesci sono felici Edizioni interculturali, 2003 |
"Gli autori di questo libro sono dovuti fuggire dai propri paesi, sono stati aiutati a raggiungere l'Europa in cerca di asilo; sono arrivati in Italia casualmente, hanno inquietudini e sogni comuni. Ma l'esperienza che li identifica in maniera particolare consiste nell'essere stati vittime di torture" ( Tania Costa, L'imprevisto e Est)
L'autrice
Tania Costa è nata a Belo Horizonte, Brasile. E' specializzata nella cura degli effetti della violenza domestica. Vive a Roma dove si è dedicata alla clinica degli effetti della violenza politica, la tortura.
Alessandro Ghebreigziabiher
Tramonto Illustrazioni di Alessandro Ferraro Edizioni Lapis, 2002 Euro 12,00 |
"Sono nato tra due sud. Quello d'Italia, Napoli
e quello del mondo, l'Africa.
Quindi tra due colori, tra un nome e un cognome così diversi. Tra mente e cuore,
soprattutto...
Sono nato lì, su quella linea di confine, e da allora ho vissuto camminando
su una corda immaginaria, sospeso su un mondo bisognoso di riconoscere e riconoscersi.
Di giorno, studiando formule e teoremi e la notte recitando, cantando e soprattutto
scrivendo. Col tempo ho imparato ad amare questa vita perennemente in bilico,
con i piedi per terra e la testa persa fra le stelle.
Ed ho fatto un sogno.
Sì, proprio in quell'ora affascinante in cui il sole e la luna si 'scambiano
il cinque'. In quell'attimo fatti per i nati in mezzo come me. Esattamente in
quel momento, ho sognato che forse siamo in tanti a camminare su quella corda,
più di quanti io creda"
(dalla quarta di copertina)
Mohammed Lamsuni |
"Sull'onda delle emozioni suscitate dall'assedio "umanitario" di Falluja, questo lavoro è stato pubblicato in proprio, in pochi esemplari per gli amici, dalla casa editrice Avicenna, fondata dallo stesso autore Mohammed Lamsuni. Su richiesta dell'autore-edotore, lo pubblichiamo volentieri nei nostri tipi (...)" (dalla Nota editoriale)
Mohammed Lamsuni |
"Questa antologia si propone di far conoscere l'intifada
poetica, i protagonisti di un sovvertimento del modo stesso di concepire la
poesia nel mondo arabo. L'intifada poetica ha costretto gli arabi a una riconsiderazione
di ciò che intendevano per poesia, a un ampliamento del senso della parola,
che ha finito col corrispondere a una maggiore libertà tematica, e a
schemi metrici irregolari o del tutto dissolti.
È necessario sgomberare il terreno da ogni fraintendimento. Il titolo
dell'antologia non si riferisce affatto alle vicende politiche e militari mediorientali.
"Intifada" significa letteralmente scuotimento e ha come radice intafada,
cioè essere scosso, essere spolverato, scuotersi. Il tema di queste opere,
come in tutta la poesia araba moderna, è questo scuotimento, è
questo togliere la polvere, è questo svecchiamento di ogni struttura
di linguaggio che vuole resistere ad ogni rinnovamento… (dalla Nota Editoriale)
Mohammed Lamsuni |
"La poesia forte, toccante, profonda di un immigrato
marocchino che vive oggi in una piccola città a ridosso di Torino. In
un paese in cui stenta a farsi strada una cultura del riconoscimento dell'altro,
queste poesie che parlano insieme di un mondo lontano e di un mondo che è
vicino a noi attraversano le nostre coscienze con un messaggio di rara intensità
che afferma il valore universale della dignità dell'uomo.
Non vi è razza, etnia, religione che possano cancellare questo valore
senza mettere in discussione le basi stesse dell'umanità." (dalla
Nota Editoriale)
Rula Jebreal |
"La storia di una ragazza palestinese a Gerusalemme: l'amore e la nostalgia per una terra dilaniata dal dolore in un racconto poetico che è anche un coraggioso messaggio di pace.
(dalla quarta di copertina)
L'autrice
Rula Jebreal, araba palestinerse con passaporto israeliano, è giornalista di La7. Vive a Roma con la figlia Miral.
Garane Garane
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"Il latte è buono è un romanzo che si assapora senza moderazione. Anzi, vi porta lontano, molto lontano all’interno e al di fuori di voi." ( Abdourahman Waberi)
"Sostengo che Il latte è buono di Garane Garane sia il primo romanzo postcoloniale italiano. Fino ad ora la nostra letteratura del 900 aveva un solo capolavoro, Tempo di uccidere, di Ennio Flaiano e una pletora di romanzi coloniali dimenticati e dimenticabili; ora abbiamo la prima voce decolonizzata africana che ci riguarda e racconta." ( armando gnisci)
Marco Micone
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"Il fico magico è l’itinerario di un bambino che ha creduto a lungo che il resto del mondo somigliasse al suo paese. Emigrato a Montréal, racchiude in sé la città e il paese e insorge contro chi, nella città, erige paesi asfittici dove questi “diversi” lasciano l’impronta delle loro differenze e delle loro somiglianze. Il libro accoglie anche tre commedie dedicate all’immigrazione italiana nel Canada francofono. Attraverso personaggi divisi e inquieti e intense figure di donne, ’emigrazione ripropone i suoi connotati di sacrificio e di anelito di libertà, di sfruttamento e di speranza di miglioramento, di tradizionalismo e di nuove sensibilità e consapevolezze, di salto linguistico e di meticciato culturale." (dalla nota editoriale)
L'autore
Marco Micone è Nato a Montelongo (Molise) nel 1945 ed emigrato a Montréal nel 1958, ha conseguito una laurea in letteratura francese nel 1970 e ha insegnato il francese e l'italiano in un liceo di Montréal fino al 2001. Ha scritto una trilogia teatrale sull'emigrazione negli anni Ottanta; nel decennio successivo, ha scritto Il fico magico e ha tradotto opere di Goldoni, di Gozzi e di Pirandello. È stato sempre molto impegnato per la difesa dei diritti delle minoranze etniche e dei quebecchesi francofoni. Partecipa regolarmente a convegni internazionali riguardanti questioni culturali e linguistiche.
Jorge Canifa Alves
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"Vivo nella città Caput Mundi non perché domini il mondo ma perché in essa si incontra il mondo. Da quando vivo nella capitale romana (dal novembre 1996), non ho fatto altro che incontrarmi con cittadini provenienti da ogni parte del globo. Con molti di loro sono cresciuto artisticamente parlando, con altri sono cresciuto come uomo. È una cosa meravigliosa avere amici con cui non condividi niente: si hanno più storie da raccontarsi, più voglia di ascoltarsi. È una cosa meravigliosa avere amici con cui puoi condividere il bel gioco dell'altalena: con una spinta sei lì, in una parte sconosciuta del mondo, poi torni indietro verso il tuo territorio di partenza, e un attimo dopo sei in un altro contesto culturale. Non avere una mentalità chiusa, non fermare l'altalena è il segreto per una pacifica convivenza, il segreto che permette di continuare il gioco dell'altalena. (Jorge Canifa Alves)
(dalla nota editoriale)
L'autore:
Nato nel 1972 nella città di Mindelo, isola di San Vicente, arcipelago di Capoverde, vive in Italia dal 1979 e cresce con un'anima culturale tutta italiana fin verso gli Anni Novanta quando ritrova il suo amore perduto: Capoverde. La tentazione di abbandonare l'influenza italiana è forte, ma lui resiste e sposa entrambe le culture: "due culture sono meglio di una, hai un orizzonte più ampio, più possibilità di scelta". I suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste Il giornale di Peter Pan, Caffè e nelle antologie Memoria in valigia (Fara Editore, 1997), Capoverde: nove isole e un racconto disabitato (Edizioni Le Lettere, 2000), Libera o liberata (Il Leccio Editore 2002) e Italiani per vocazione (Cadmos Editore, 2005). Socialmente impegnato, è vice presidente della consulta per il quinto municipio di Roma e direttore della Onlus Tabanka
Yousef Wakkas
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È la sospensione del movimento
già sospeso, quello che prospettano i racconti proposti in questo volume.
Essi tendono a cogliere, con una fantasia astrusa ed ironia sottile, gli attimi
inerti in un ambiente, il carcere, dove l'«evasione mentale» costituisce
l'unico itinerario percorribile.
Geometria ardua di un luogo dove le certezze timide sono perennemente alluvionate
di sconfitte e repressioni. Per fortuna, di tanto in tanto, frammenti di quegli
echi inquietanti trovano la strada sul foglio bianco, affermando, seppure con
secoli di ritardo, che la terra è davvero mobile. (dalla
nota editoriale)
...............
Il libro contiene 18 racconti gran parte dei quali dei quali scritti in fasi diverse della vita carceraria dell’autore. Tuttavia essi non si limitano a narrarne le esperienze strettamente personali, bensì descrivono i tratti di una realtà complessa corredata di obblighi, regolamenti, e soprattutto di incertezze verso il futuro utilizzando metafore e aneddoti che sfociano in una miriade di rivoli. Il racconto Riso e banane, tratta, ad esempio, dell’incontro di un clandestino con un poliziotto nell’alcova di una prostituta: per cavarsi d’impaccio il clandestino propone un bel pranzo a base di riso e banane fritte, con il risultato di finire subito in cella. Altre storie, come Metropolis, o Millennium bug, raccontano “garbugli” di persone che spariscono inghiottite dalla modernità, insieme ai percorsi di un difficile adattamento in un crocevia come quello di Modena. In uno dei migliori racconti intitolato Lo sberleffo, l’azione si svolge in un aeroporto: ne è protagonista un ragazzo asiatico che tenta di spacciarsi per turista, finendo così in guardina, dove due ufficiali lo osservano al di là di un finto specchio, ma saranno qust’ultimi a finire per essere beffati.
L'autore
Yousef Wakkas, nato in Siria (A'zaz) nel
1955 e immigrato in Italia nel 1982, ha scontato una condanna in carcere dal
1992 per traffico internazionale di stupefacenti. Attualmente è in regime
di semilibertà. Proprio in prigione, nel 1995, ha iniziato a scrivere.
Più volte è stato tra i vincitori del premio letterario per scrittori
migranti Eks & Tra con i racconti Io marokkino con due kappa (antologia
«Le voci dell'arcobaleno», Fara Editore, 1995), Una favola a staffetta
(antologia «Mosaici d'inchiostro», Fara Editore, 1996), Shumadija
kvartet (antologia «Destini sospesi», Fara Editore, 1998). Nel 1998
è stato insignito della medaglia al valor culturale dal Presidente della
Repubblica. Ha pubblicato due raccolte di racconti: «Fogli sbarrati. Viaggio
surreale e reale tra carcerati migranti» (Eks & Tra, 2002) e «Terra
Mobile» (Cosmo Iannone Editore, 2004).
La sua storia ha ispirato una fiction televisiva realizzata da RaiTre e un documentario
prodotto dalla Televisione Svizzera Italiana.
Il sito Internet dell'autore: http://www.yousefwakkas.com/
Yousef Wakkas
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Yousef Wakkas, nato in Siria (A'zaz) nel
1955 e immigrato in Italia nel 1982, ha scontato una condanna in carcere dal
1992 per traffico internazionale di stupefacenti. Attualmente è in regime
di semilibertà. Proprio in prigione, nel 1995, ha iniziato a scrivere.
Più volte è stato tra i vincitori del premio letterario per scrittori
migranti Eks & Tra con i racconti Io marokkino con due kappa (antologia
«Le voci dell'arcobaleno», Fara Editore, 1995), Una favola a staffetta
(antologia «Mosaici d'inchiostro», Fara Editore, 1996), Shumadija
kvartet (antologia «Destini sospesi», Fara Editore, 1998). Nel 1998
è stato insignito della medaglia al valor culturale dal Presidente della
Repubblica. Ha pubblicato due raccolte di racconti: «Fogli sbarrati. Viaggio
surreale e reale tra carcerati migranti» (Eks & Tra, 2002) e «Terra
Mobile» (Cosmo Iannone Editore, 2004).
La sua storia ha ispirato una fiction televisiva realizzata da RaiTre e un documentario
prodotto dalla Televisione Svizzera Italiana.
Il sito Internet dell'autore: http://www.yousefwakkas.com/
(dalla nota editoriale)
Lily-Amber Laila Wadia CosmoIannone - Kumacreola, 2004
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Un caleidoscopio di personaggi dai quattro angoli del mondo che lottano con ironia e a volte con amarezza e confusione contro le frontiere e i pregiudizi in un mondo sempre più creolo per sottolineare che il destino non risiede nelle stelle, e non è detto che un giorno i burattini non possano diventare burattinai. (Dalla nota editoriale)
L'autrice
Lily-Amber Laila Wadia è nata a Bombay, in India, vive a Trieste dove lavora come Collaboratore Esperto Linguistico presso l'Università di Trieste. È inoltre traduttrice-interprete libera professionista. Il suo racconto ha vinto l'edizione 2004 del concorso letterario Eks&Tra riservato agli scrittori stranieri in Italia, ed è contenuto nel volume “ La Seconda Pelle ”, autori vari, Eks&Tra Editori, 2004. L'autrice ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica nel 2004.
Michele Lupo
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Nella geografia mentale di Livio Viola,
professore per caso, arrabbiato e inconcludente, esistono fondamentalmente due
luoghi: il cinema e il letto. Mentre fantastica di lavorare nel primo, finisce
solitamente per ritrovarsi nel secondo e mai da solo. Quando precipita in quello
di Giulia le sue già sghembe coordinate si frantumano: si perde fra gli
orridi inferni di scuole private e un'incessante messinscena di sé che
riempia il vuoto della propria vita, sgangherata per partito preso e caratterizzata
da una cronica mancanza di talento. Satirica cartografia di un io smarrito alla
ricerca di un senso impossibile in un paesaggio italiano mercificato e violento,
il libro è un romanzo beffardo e spigoloso sulla fine delle illusioni.(dalla
nota editoriale)
L'autore
Michele Lupo è nato a Buenos Aires. Vive a Tivoli, dove insegna nella scuola pubblica. L’onda sulla pellicola è il suo primo romanzo.
Amara Lakhous
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La sapiente e irresistibile miscela di satira
di costume e romanzo giallo imperniato su una scoppiettante polifonia dialettale
di gaddiana memoria (il Pasticciaccio sta sullo sfondo segreto della
scena come un nume tutelare), la piccola folla multiculturale che anima le vicende
di uno stabile a piazza Vittorio sorprende per la verità e la precisione
dell’analisi antropologica, il brio e l’apparente leggerezza del racconto. A
partire dall’omicidio di un losco personaggio soprannominato “il Gladiatore”,
si snoda un’indagine che ci consente di penetrare nell’universo del più
multietnico dei quartieri di Roma: piazza Vittorio. (dalla nota editoriale)
L'autore
Amara Lakhous è
nato ad Algeri nel 1970, vive a Roma dal 1995. È laureato in filosofia
all’Università di Algeri e in antropologia culturale alla Sapienza di
Roma.
Ha iniziato il suo percorso professionale nel 1994 come giornalista della radio
nazionale algerina. In Italia ha lavorato per tanti anni nel campo dell'immigrazione,
svolgendo attività di mediatore culturale, interprete e traduttore. Attualmente
lavora come giornalista professionista all’agenzia di stampa Adnkronos International
a Roma. Ha pubblicato il suo primo romanzo Le cimici e il pirata, bilingue
arabo/italiano (Arlem editore, Roma, 1999) con traduzione di Francesco Leggio
e nel 2003 il secondo, ambientato a piazza Vittorio, Come farti allattare
dalla lupa senza che ti morda (edizioni Al-ikhtilaf, Algeri) e la seconda
edizione presso la casa editrice libanese (Dar Al-arabiya lil-ulum, 2006). Questo
romanzo è stato ri-scritto in italiano con il titolo Scontro di civiltà
per un ascensore a Piazza Vittorio.