Iain Chambers

Le molte voci del Mediterraneo

Iain Chambers
Le molte voci del Mediterraneo
Cortina Raffaello, 2007

pagine: 200; € 19,50

 

 


"C’è il Mediterraneo, dove lo stato fluttuante del mare potrebbe implicare non una frontiera o barriera fra il Nord e il Sud, ma piuttosto un luogo complesso di incontri e cor-renti implicati nello spostamento di popolazioni, storie e culture: spostamenti che sottolineano il transito continuo del senso che si cerca di dare a questo spazio."

(Iain Chambers)

 

 

 

Seguendo storie e culture finora negate e nascoste, per esempio quelle tracciate nei suoni della musica o quelle aperte dagli aromi delle cucine, emerge un Mediterraneo molto diverso da quello “classico”, in cui l’Europa vede solo il rispecchiamento di se stessa. Ascoltando i diversi linguaggi che compongono il Mediterraneo, di ieri e di oggi, diventa possibile seguire prospettive nuove, più ricche e aperte, in cui il Mediterraneo si profila come crocevia di civiltà e possibile luogo di incontro.

 

 

Iain Chambers è stato tra gli animatori del “Centro per gli Studi Culturali” di Birmingham, in Inghilterra. Trasferitosi in Italia, insegna Studi culturali e postcoloniali all’Università di Napoli “L’Orientale”, dove dirige il “Centro di Studi Postcoloniali”, di recente costituzione. In Italia ha pubblicato, tra l’altro, Dialoghi di frontiera (1995), Hendrix, hip hop e l’interruzione del pensiero (con Paul Gilroy, 1995), Ritmi urbani (2003), Paesaggi migratori (2003), Sulla soglia del mondo (2003), Esercizi di potere. Gramsci, Said e il postcoloniale (a cura di, 2006) e Le molte voci del Mediterraneo, Cortina, 2007

 



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