Cheikh Tidiane Gaye

Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera

 

Cheikh Tidiane Gaye

Prendi quello che vuoi, ma ladsvciami la mia pelle nera

Prefazione: Giuliano Pisapia

Jaka Book, 2011

, Euro 12.00


In  libreria dal 16 gennaio 2013 con Jaca book.

Questo libro racconta una storia da cui si dipanano altre storie, a volte sgranate come in rosario, altre ripescate con incursioni nella memoria. E’ una lunga affabulazione che ha per oggetto l’identità: ogni uomo ne possiede una, inalienabile e necessaria; ma, a volte, altri uomini provano a strappargliela, in nome dell’omologazione. Accade allora che qualcuno si lasci derubare e che altri, come Gaye, si fermino, alzino e la testa e dicano: “No!”.  E non per sé, ma per tutti coloro che non hanno voce: in particolare per “tutti gli immigrati d’Italia, i profughi, i rom e gli zingari che ogni giorno devono convivere con atti discriminatori.” …
 

Si può mutare tutto questo, a patto che lo si voglia. Che si provi a guardare la Storia, la specie umana, la vita con occhi diversi. Quello che i Nuovi Italiani chiedono è quello che ogni democrazia ha il dovere di garantire: “Voglio essere me stesso, guardare il futuro e difendere i miei diritti. La vita nei nostri paesi è molto difficile, in occidente lo è lo stesso. Quando lotteremo facendo prevalere i nostri diritti abbinandoli ai nostri doveri, continuiamo la nostra lotta: uguaglianza e diritti sociali.”
Proprio su questo postulato, così difficile da accettare per troppi, si chiude il libro, in una lettera piena di tenerezza, orgoglio e passione al figlio mulatto: “Hai un’eredità: la fiamma dell’uguaglianza deve illuminare ogni stanza buia e sofferta”
Questa è una speranza; ma per noi realizzarla è un dovere.

( Dalla Prefazione di Giuliano Pisapia)


 


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