Il secolo di fuoco. Introduzione alla letteratura di guerra del Novecento
di Umberto Rossi
Umberto
Rossi |
Finora gli studi su guerra e letteratura
sono stati svolti, salvo poche eccezioni, da un punto di vista nazionale
che ha però impedito di cogliere la portata e le caratteristiche
di una scrittura che ha avuto un'importanza considerevole nel panorama letterario
del XX secolo. Questa introduzione alla letteratura di guerra mira invece
a ricostruire una complessa galassia di testi letterari, siano essi romanzi,
memoriali o autobiografie, appartenenti alle più diverse letterature,
interconnessi dalla presenza delle varie guerre che hanno turbato l'Occidente
e il mondo nel Novecento. Oltre a fornire una discussione preliminare dei
principali temi e problemi della letteratura di guerra, e una disamina della
letteratura critica disponibile, Il secolo di fuoco offre un'ampia panoramica
dei testi letterari narrativi che aprono le più significative prospettive
sulle guerre moderne, sulle loro implicazioni sociali, politiche, economiche
e psicologiche, e sui diversi approcci letterari a queste tematiche. Vengono
così a trovarsi riuniti in una visione d'insieme comparatistica scrittori
celebri come Ernest Hemingway, George Orwell, Louis-Ferdinand Céline,
Curzio Malaparte, Ernst Jünger, Elsa Morante, ma anche figure meno
note, eppure degne della massima attenzione, quali Liam O'Flaherty, Vera
Brittain, Detlef Köppen, Ghada Samman, Pepetela, Nuruddin Farah (dalla
Nota editoriale)
Sommario Introduzione 0.1. Guerra e letteratura comparata
0.2. I problemi della letteratura di guerra 0.2.1. Le questioni sul tappeto
0.2.1.1. Perché la guerra del Novecento? 0.2.1.2. Approcci nazionali,
soluzione transnazionale 0.2.1.3. Guerra e gender 0.2.1.4. La dimensione
etica e politica 0.2.1.5. Verità/artificiosità della letteratura
di guerra 0.2.1.6. Il confronto col mondo civile: profani e iniziati 0.2.1.7.
Ironia 0.2.1.8. Strategie narrative 0.2.1.9. La questione della tecnica
0.2.1.10. Metaforiche della guerra 0.2.1.11. Nazionalismo, etnia, civiltà
0.2.1.12. Bildungsroman anomalo 0.2.1.13. Guerra e memoria 0.2.1.14. L'esercito
come popolo in armi o massa alienata 0.2.1.15. Esperienza e trauma 0.2.2.
Si può raccontare? 0.2.3. La rimozione della letteratura di guerra
nella cultura italiana Capitolo 1 – Le guerre dei popoli: Tolstoj,
Stendhal e Wells Capitolo 2 – La "guerra di ferro e di gas":
Grande guerra, 1914-1918 2.1. Dalle folle di agosto allo scacco delle
trincee, 1914-1915 2.2. Guerra di posizione e battaglie dei materiali,
1915-1917 2.2.1. Nelle trincee 2.2.2. Le battaglie di materiali: Jünger
e dintorni. 2.3. Le crisi del 1917-18: Dal crollo della Russia zarista
a quello degli imperi centrali 2.4. Opere eccentriche 2.5. L'ombra della
guerra Capitolo 3 – Entr'acte: Marocco, Etiopia, Spagna Capitolo
4 – Seconda guerra mondiale 4.1. Le stesse cose tornano? Originalità
della seconda guerra mondiale 4.2. La questione etica: crociata o conquista?
4.3. Fino alla fine del mondo 4.4. La guerra dell'umanità 4.5.
La guerra delle macchine 4.6. La guerra razziale 4.7. La guerra irregolare:
partigiani e collaborazionisti 4.8. La guerra della fine del mondo Capitolo
5 – Le altre guerre mondiali 5.1. Guerra fredda, o dell'apocalisse
5.2. Guerre coloniali, o della decolonizzazione 5.3. Guerre mediatiche,
o del voyeurismo Bibliografie |
L'autore:
Umberto Rossi è un insegnante e critico che si occupa prevalentemente di letteratura di guerra, fantascienza e narrativa postmodernista. Ha pubblicato in riviste accademiche italiane e internazionali articoli su Philip K. Dick, James G. Ballard, Emilio Lussu, Ernest Hemingway, Pierre Drieu La Rochelle e Joseph Heller. Ha tradotto sia narrativa che saggistica, e collabora regolarmente con la rivista libraria "Pulp Libri".