Nour Eddine Khaidoune

da "Un grido"

 

 

Aspetto

Sono un viaggio.
Sono un messaggio.
Ho viaggiato con la gente sconosciuta,
Con la spina dorsale piegata.
Sono già stanco,
E per te pace, piango.
*******
Il desiderio fa parlare.
C'è ancora il tempo per pensare.
Spero ascoltare la pace cantare.
Voglio ancora ridere,
E sicuramente con amore.
*******
Tutti noi esseri coscienti,
Tutti noi amanti,
apriamo gli occhi e le menti,
E parliamo più forte,
continuamente giorno e notte,
A cercare la terra di sole splendente.
*******
Si fa eco,
E prego in ginocchio.
Signori, pietà,
La pace è la nostra felicità.
Ritmiamo una nuova musica,
La giustizia è l'uscita unica.
Allora, tutti noi per una dolce rinascita.

Goccia a goccia

Cammino solitario e muto,
Con il cuore stretto,
Perché provo disgusto,
Di questa complessità del mondo,
Di questo rumore sordo.
Tutto si confonde,
Stampa, sondaggi, notizie e sfide,
E come possono testimoniare?
Quando tutti sembrano sapere,
E se qualcuno accetta di parlare,
Allora, fate pure,
e senza essere un cameriere.
*******
Leggo i giornali ogni giorno,
Sempre una storia di un barbaro caino,
Molto crudele e inumano.
C'è anche un biglietto falso di condoglianza,
Ma chiedo qual’ è la differenza?
Io, ho stretto il mio pugno,
Contro i millantatori che non mancano,
Parlavano e parlano.
Altri giocano all'assassino.
Io, non sono cretino come quell’ uomo,
Perdo la guerra senza ammazzare nessuno.
*******
Il buon nemico,
Fianco a fianco,
La polarizzazione di odio reciproco,
Il paradosso del linguaggio mediatico,
Disperato e tragico.
C'è un divorzio fra memoria e storia,
E ogni razza è degna della sua gloria.
Alla gente piace mangiare la gente,
Quando le speranze sono tradite.
Si, lo slogan è efficace e purtroppo vero,
Ahimè ! Cosa dire l'uomo del suo futuro?

Appuntamento

Sono un bambino,
Intraprendo il mio cammino.
Non voglio ancora piangere,
Il mio desiderio è vivere,
Ho bisogno di correre,
Ho tanta gioia da condividere,
E canto l'inno dell’amore,
E cerco una salvezza,
Con un sogno d'innocenza.
*******
Alzo la mia testa,
Questa è la mia lotta,
E testimone della dignità.
Ho ancora la mia volontà,
per l'unione e la libertà.
Cerco una società.
Saggezza di tutta l'umanità.
Ascoltate la mia voce pura.
Vi dico è l'ora.
*******
Oh! Fanciulli di tutto il mondo,
L’amore è nel fondo dell'odio,
Lottare per la felicità sublime,
Tutto insieme,
Sorridenti e innocenti,
Lontani dagli incubi di tutte le notti,
Per una nuova era di fratellanza,
Con giustizia e tolleranza.


L'autore:

Nour Eddine Khaidoune è nato a Fkih Ben Salah (Marocco) il 16 dicembre 1958, ha la cittadinanza Italiana, attualmente lavora come Educatore/Accompagnatore disabili mentali a Torino. E' inoltre traduttore, mediatore interculturale, membro fondatore della consulta degli immigrati di Torino, membro fondatore dell’Associazione AMECE “ Maison d’Enfant pour Culture et l’Education”. Collaborando con vari enti sociali, educativi e culturali nazionali e internazionali, ha una grande esperienza nel mondo dell’infanzia, è amante della poesia critica. Suoi testi sono inseriti in antologie in Italia e all’estero. Ha ricevuto il premio speciale Africa “l’Ulivo d’Oro” della presidenza della “Ligue Internazionale des Droits de l’Homme” in Italia e nel mondo, scrive anche in lingua francese, ha un libro “A qui la faute?” editrice Studio Editoriale Gordini “Padova”, ha partecipato a spettacoli di teatro e musica; ha scritto articoli su riviste cartacee e on-line. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta poetica, “ Un Grido” (editrice Montedit Milano).

Approfondimenti su Vocidalsilenzio:

Un grido (scheda bibliografica)


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