armando gnisci, “Kumacreola”
è il nome della nuova collana che la casa editrice Cosmo Iannone
ti ha offerto l’opportunità di dirigere, una collana
interamente dedicata alla letteratura migrante e agli studi interculturali.
Vuoi parlarci più in dettaglio di questo progetto?
Premetto, per i nostri lettori, che il mio nome e cognome scritto
con le lettere iniziali minuscole non è un refuso, ma ha una
ragione molto precisa; se leggerete il mio piccolo libro Via
della Decolonizzazione europea, pubblicato per secondo nella collana
Kumacreola della quale stiamo parlando, potrete conoscerla.
Il progetto di questa collana tiene insieme scrittura-pensiero-immaginazione
e grandemigrazione-interculturalità-creolizazzioneeuropea.
Chi persegue questa poetica, sia che narri o faccia poesia o critica
culturale, può trovare posto in questo autobus verso il futuro.
Perciò, accanto e dopo Wakkas ci sono io, e dopo Garane Garane,
Davide Bregola e Marie-José Hoyet o Arnold de Vos, europei
che scrivono in italiano. Cerchiamo di costruire insieme le porte
e le vie verso un altro mondo possibile.
Uno degli scogli che tanti scrittori, e tra questi molti scrittori
migranti, devono affrontare, è la difficoltà nell' uscire
da una condizione di instabile visibilità. Quando anche le
case editrici si offrono di pubblicare le loro opere, spesso queste
trovano enormi difficoltà nella distribuzione, e per noi lettori
è difficile leggere i loro nomi sugli scaffali delle librerie.
Credi che “Kumacreola” possa tentare di percorrere strade
diverse?
No. L’unica novità in questa impresa comune con pochi
altri editori italiani è quella, formidabile, inventata dalle
piccole case editrici Dell’Arco & Marna: la rete di venditori
di strada senegalesi. Una mossa etica, antagonista civile e, mi sembra,
vincente [ www.ediarco.it // www.marna.it
]. Cosmo Iannone ha organizzato recentemente una rete nazionale di
distribuzione con agenti locali, regionali. La forca caudina della
grande distribuzione strozza i piccoli editori, rapinando loro il
60 % del prezzo di copertina. E dall’altra parte, i librai sono
molto restii a occupare i preziosi spazi delle librerie con volumi
che ritengono invendibili. Infine, i supermercati dei libri –
anche le librerie Feltrinelli ormai hanno deciso di diventarlo –
non fanno entrare i libri dei piccoli. Sono cose che tutti sappiamo,
ma vale la pena ripeterle. Anche perché non tendono a cambiare,
ma peggiorare. Come il regime di mercato libero del capitalismo che
ci detiene e opprime. La matrix dei nostri destini, contro
la quale possiamo soltanto cercare di resistere e allargare, se è
possibile, le macchie di non-inferno, come diceva Calvino.
Il catalogo di “Kumacreola” contiene titoli stimolanti.
Oltre ad un tuo saggio, vi compaiono opere di autori già noti,
ricordo tra tutti Yousef Wakkas, Christiana De Caldas Brito, Davide
Bregola; e altre di autori meno noti, ma di sicuro interesse.
Come si annunciano le prospettive della collana: puoi darci qualche
anticipazione?
Sono appena usciti due volumi che raccomando ai nostri lettori:
quello che io chiamo “il primo romanzo postconiale italiano”:
Il latte è buono, scritto nella nostra lingua dal
somalo Garane Garane, che insegna italiano nell’università
nordamericana del South Carolina. E Volesse la terra, un
romanzo scritto da Claudio Nereo Pellegrini, prete operaio italiano
in Belgio da più di 30 anni. Nel 2005 uscirà un volume
di saggi letterari di Marie-José Hoyet – docente universitaria
francese di francese, romana, e guida della gloriosa sezione francofona
della collana di narrativa “l’altra riva” delle
Edizioni Lavoro – sugli scrittori delle isole francofone sparse
negli oceani del pianeta e poi un volume di versi dell’olandese
Arnold de Vos che vive a Trento. Nel 2006 due romanzi importanti:
il primo di Christiana de Caldas Brito,che fino ad ora ha pubblicato
solo racconti, e il ritorno di Jarmila Ockajova.
Nei primi anni ’90 uscivano i primi romanzi scritti
in italiano da autori immigrati: Pap Khouma, Mohammed Bouchane, Salah
Methnani, Saidou Mussa Ba, Moshen Melliti. E in quegli anni tu hai
cominciato, per primo, a studiare in profondità questo fenomeno
letterario e culturale. In questi quindici anni sono accadute molte
cose, il fenomeno è cresciuto, così come, sia pure in
misura altalenante, l’attenzione del pubblico e della critica
nei suoi confronti. Dal tuo punto di vista, la letteratura della migrazione
si può dire uscita dalla fase invisibile e pionieristica o,
come scrivevi allora, è ancora inevitabilmente legata “al
grande e amoroso mondo del volontariato solidale”?
Nel saggio introduttivo a una antologia della letteratura migrante
in Italia e in Europa, che sto curando per la casa editrice Città
aperta e che uscirà nel 2006 con il titolo, Nuovo Planetario
Italiano, faccio notare come molto recentemente comincino ad apparire
segni di canonizzazione della letteratura migrante in italiano
da parte della nostra cultura letteraria ufficiale. Sono segni a volta
importanti, e a volte confusi e addirittura mistificanti. Con l’antologia
e con il gruppo di miei coautori stiamo cercando di fare proprio questo:
una riflessione complessiva e utile, non accademicamente erudita ma
piuttosto criticamente pedagogica, di tutto quello che è successo
in questi anni in Italia, con una serie di confronti con altre realtà
europee.
E infine, per concludere con Kumacreola, www.cosmoiannone.it
, cercateci.
A cura di Paolo
Trabucco - Voci dal silenzio
Ferrara -
Roma, giugno 2005
Approfondimenti
su Vocidalsilenzio:
L'autore:
Letteratura
della migrazione: "voce dei popoli e degli individui migranti"
- Intervista a Armando Gnisci
Metodi
Storie Annunci - Atti del Primo Convegno Nazionale
"Culture e letteratura della migrazione" - Ferrara 19 - 20 aprile
2002
Letteratura
della migrazione: "voce dei popoli e degli individui migranti"
- Intervista a Armando Gnisci
Kumacreola:
intervista a Armando Gnisci
Metodi
Storie Annunci - Atti del Primo Convegno Nazionale
"Culture e letteratura della migrazione" - Ferrara 19
- 20 aprile 2002
Creoli
meticci migranti clandestini e ribelli,
Meltemi, 1998 (scheda
bibliografica)
Poetiche
dei mondi,
Meltemi, 1999 (scheda bibliografica)
Una
storia diversa,
Meltemi. 2000 (scheda bibliografica)
Creolizzare
l'Europa.
Letteratura e migrazione, Meltemi, 2003 (scheda bibliografica)
Via
della Decolonizzazione europea,
Cosmo Iannone, 2004 (scheda bibliografica)
Biblioteca
interculturale,
Odradek, 2004 (scheda bibliografica)
L'educazione
del te,
Sinnos,
2009
(scheda
bibliografica)
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