Devis Bellucci

La memoria di là dal mare

Devis Bellucci
La memoria di là dal mare
Giraldi, 2007

pagine: 460; € 17,00

 

"Pur non toccando temi di denuncia sociale, si tratta di una storia scritta durante i miei viaggi di volontariato nel Sud del Mondo, in particolare in Brasile. L´ho pensata camminando ai margini delle favelas di San Paolo, guardando in cielo gli aquiloni nell´estate brasiliana. Chi va in questi luoghi conosce bene le immagini di cui parlo. C´è la polvere rossa del Minas Gerais, con le sue miniere sbriciolate; ci sono le stelle del Goais e del Piauì, le terre della luce. Nella mia attività di volontario, principalmente, ho visitato i progetti sostenuti dall'Associazione Modena Terzo Mondo ONLUS di Modena (sino al 2006), tuttavia alcuni spunti risalgono a periodi precedenti (India, col Gruppo Mission di Parma, e Albania con Rock No War e CEFA). Questa storia esce nel ricordo del giovane Emer Mezzanotte (http://web.tiscali.it/emerdidio/), che ci ha lasciato un'infinita testimonianza di spiritualità, fede e coraggio. Per questi motivi, mi impegno a finalizzare il mio introito netto, derivante da diritto d´autore su quest´opera, a progetti di sostegno e sviluppo sociale."

(Davis Bellucci )

 

 

 

“Noi della Resistenza eravamo partiti verso i confini di Label, terra d'abisso e eternità, dove un'insana nebbia aveva tolto agli uomini la facoltà di riconoscersi. Abbiamo superato la città di Salazar, il regno degli Arcadi che sono tutti tagliatori di pietre, il paese della frutta aromatica e quello del legname a basso costo. Una volta raggiunta la nebbia ci siamo fermati, accanto al grande esercito arenato sulla riva per malinconia. Ci siamo fermati, e abbiamo raccontato a tutto il mondo la nostra solitudine. Di questi fatti siamo stati tutti testimoni”.

Meditata per cinque anni tra il Brasile e la Spagna, La memoria al di là del mare è un grande viaggio nell'amnesia dell'anima, dove s'intrecciano le vicende di profeti, amanti, soldati e rivoluzionari, in un mondo naufragato e vivido di leggi sorprendenti, dove le stelle s'innamorano degli uomini e le spighe di grano li conducono alla santità. Una storia piena di poesia e sacralità, condotta dall'autore sui fili d'una prodigiosa fantasia. (dalla nota editoriale)

Recensioni

“Trentenne, modenese, laureato in fisica, impegnato in missioni umanitarie, Devis Bellucci scopre di avere una storia da raccontare. Non un resoconto delle sue esperienze, ma un romanzo nella terra immaginaria di Label, avvolta da una nebbia che impedisce di riconoscersi. La memoria al di là del mare (Giraldi) è il racconto di un’amnesia collettiva, dell’anima più che della mente, contro la quale combatte una Resistenza […]”

La Repubblica – Bologna


“Un’opera senz’altro atipica nel panorama letterario italiano, tanto per l’argomento, un viaggio nell’amnesia dell’anima sulle tracce di una perduta sacralità, quanto per lo stile lirico e seducente con cui l’autore ci prende per mano verso i confini dell’immaginaria terra di Label, “luogo di abisso e eternità”, in cui un’insana nebbia ha tolto agli uomini la facoltà di riconoscersi. A partire dallo spunto iniziale – la scomparsa della provincia di Lethè, da cui nessuno fa ritorno e che il re Dabar non ricorda d’avere conquistato – s’incontrano le vicende di profeti, amanti, soldati e rivoluzionari, che partecipano, sotto forma diversa, al dramma e alla favola dell’amnesia, in un mondo vittima dell’ignoranza di se stesso e dalle leggi sorprendenti, dove le stelle s’innamorano degli uomini e le spighe di grano li conducono alla santità. Anche il linguaggio scelto dall’autore, coerente col proprio campo d’indagine, è quello del ricordo: evanescente e onirico, ironico nel dipingere i popolani, percorso a tratti da guizzi di realismo quando descrive personaggi di poco conto, mentre i protagonisti della vicenda restano spesso evanescenti, sospesi. Scarse le descrizioni fisiche, tutto è affidato agli accadimenti di un cuore senza appigli, alla ricerca delle proprie leggi sotto la guida di un Dio sovrareligioso piccolo, dolce e vulnerabile, prodigo di miracoli e rivelazioni. Attraverso il frammentario mondo di Label, paradigma di un’umanità muta e in crisi vocazionale, l’autore ci conduce coi capi della Resistenza sino al bordo ultimo dell’amnesia, il silenzioso oceano che non si può attraversare, sulla cui riva s’è insabbiata e spenta, per malinconia, la grande armata del re Dabar [...]”

L’informazione

“Il linguaggio scelto è come la pittura ad acquerello, strati sottili e trasparenti che si accostano e si sovrappongono creando numerose sfumature, quelle che descrivono il ricordo. Poi improvvisamente guizzi nitidi a colori vivaci, per definire quelle immagini impresse nel ricordo come e meglio di una fotografia. Non si tratta di un libro facile: la lettura è impegnativa, ma coinvolgente e ricca, fa risuonare, per ogni lettore, corde differenti e a volte dissonanti, ma che sempre emozionano e coinvolgono[…]”

Mariapia Cavani, Nostro Tempo

“Un’originale favola sull’amnesia dell’anima”

Il Resto del Carlino

“Una storia, prima di tutto, che è un’occasione per riflettere sulla crisi spirituale del Nord del Mondo, spesso trascurata rispetto alla povertà materiale dei paesi del Sud”.

La Gazzetta di Modena

L'autore:

Devis Bellucci è nato a Vignola nel 1977. Ha studiato fisica all´Università di Modena e Reggio Emilia, dove si è laureato e ha conseguito il Dottorato di Ricerca. Impegnato in attività di sensibilizzazione sulle problematiche legate al Sud del Mondo, ha partecipato a missioni umanitarie e campi di volontariato in diversi paesi extraeuropei. Ha curato l´apertura e la gestione, presso la propria città, di un punto vendita della Cooperativa Sociale Oltremare di Modena (Commercio Equo e Solidale). Ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell´Associazione Modena Terzo Mondo ONLUS di Modena, curando la comunicazione, il sito internet e coordinandone i progetti sostenuti a San Paolo del Brasile. E´ volontario barelliere per l´UNITALSI.


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