Miele
e latte sotto la tua lingua
Sensuali latenze dell'eros multietnico
di
AA.VV.
AA.VV. Miele
e latte sotto la tua lingua Compagnia delle lettere, 2011 Pagine: 192, Euro 12.00 |
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Testi di: Marina Sòrina, Clara Caverzan, Judicael Ouango, Guergana
Radeva, Flor de Lis, Lorenzo Mazzoni, Idriss Amid, Paula Siega, Calogero Pirrera,
Guia Risari, Ombretta Pin, Natascia Agazzi, Paolo Izzo
Secondo le statistiche del 2010, in Italia un matrimonio ogni
sette coinvolge un partner straniero. Quante siano le unioni di fatto è
impossibile quantificare. C’è qualcosa che rende emotivamente più
ricca la coppia mista?
Dove si cela la magia dell’eros multietnico?
L’espatrio è lacerazione. Alienazione. Il tuffo in una cultura estranea
frantuma tutti i riferimenti abituali, l’identità si sbriciola nel labirinto
di nuovi modelli di comportamento.
Per trovare l’equilibrio fra due mondi, il migrante ha estremo bisogno di relazioni,
di calore e di affetto. E così come nel suo modo di comunicare fa capolino
la struttura rassicurante della lingua madre, nel suo modo di amare traspare
un linguaggio del corpo diverso, straniero.
È questa latenza sensuale la protagonista dei racconti di Miele e
latte sotto la tua lingua: in queste pagine autori italiani e migranti
ci raccontano la poetica dell’altrove, l’eros tenero o violento, fugace o coniugale,
di un Paese sempre più misto, meticcio, multietnico.
«Ha un fisico forte, non si risparmia. Cerca di apprezzare l’agilità
con cui ti alza in aria, ti accomoda sul cofano, coprendo l’alba pallida con
il suo viso. Ti bacia, tenero, le mani penetrano sotto i vestiti mal chiusi,
le mani avide che sanno di tabacco. Sfiora la schiena, la pancia, si fa strada
sbottonando tutto quello che hai appena abbottonato, diventando – in contrasto
con l’aria – l’unica, l’indispensabile fonte di calore.» [dalla
nota editoriale]