I migranti nel cinema italiano
di Sonia Cincinelli

Sonia Cincinelli

I migranti nel cinema italiano

prefazione di Roberto Silvestri
postfazione di Fulvio Vassallo Paleologo

Kappa edizioni, 2009

pagg. 304
Euro 25,00

 

L’attenzione rivolta nella produzione cinematografica italiana dei primi anni ‘90 ai migranti
registra una disparità agli approcci sul tema, la sua metabolizzazione da un lato e gli esiti di
questo confronto dall’altro. In assenza di un vero e proprio genere, il cinema italiano si è
occupato dell’immigrazione in maniera episodica e superficiale.
Successivamente nei primi anni del nuovo secolo l’attenzione dedicata dalla “settima arte” al
fenomeno migratorio si è rivelata sempre più crescente. Nell’Europa che i governanti vorrebbero “fortezza” il cinema italiano apre squarci di verità sui processi migratori.
In controtendenza rispetto agli omologati mass media.
I film proposti in questo libro, che parlano di immigrazione e che vedono come protagonisti
stranieri nel territorio italico, sono i più significativi degli ultimi diciannove anni. Antologia critica e analitica che attraversa larga parte del panorama cinematografico nostrano, da grandi maestri del cinema come Maselli e Bertolucci, Amelio e De Seta ad affermati registi italiani come Giordana e Soldini, Tornatore e Mazzacurati approdando a giovani promesse consolidate come Garrone fino a registi emergenti come Melliti e Munzi, Spada e Marra. Tutti hanno affrontato questo complesso argomento.
Attraverso un ampio riesame di ogni regista, di cui vengono colti i motivi ricorrenti, e i tratti
stilistici e con un approfondimento globale di ogni film, il volume di Sonia Cincinelli ricostruisce
ed interpreta con rigore critico e partecipazione l'attività cinematografica su questo attualissimo tema colmando un vuoto nella saggistica cinematografica.
(dalla nota editoriale)

 

 

Sonia Cincinelli è nata ad Arezzo nel 1979 e vive a Roma dove si è laureata in Storia e critica del cinema nel 2006. Nel 2008 consegue la laurea magistralis in Saperi e tecniche del linguaggio cinematografico. Ha pubblicato C'è una spina che mi buca la vita (2006), è presente nelle raccolte di poesie Antologia dell’amore (2001) e Writhink (2005). Ha collaborato con Gold TV e con Donna TV. Attualmente collabora con magazine e riviste telematiche di cinema quali Cinemafrica, Taxi Drivers, Il Cinemante, Filmaker’s, Acchiappafilm, con riviste di letteratura e cultura come Poeti e Poesia, Historica, Farepoesia, Segreti di Pulcinella e con la rivista di fumetti Stradanove.

Roberto Silvestri è critico cinematografico de Il Manifesto, dirige il supplemento settimanale Alias.

Fulvio Vassallo Paleologo è docente di Diritto Privato e di Diritti Umani presso l'Università di Palermo, è Presidente dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI).

 


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