Cercando Lindiwe
di Valentina
Acava Mmaka
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A ridosso dalla sua partecipazione al Convegno Internazionale "La letteratura africana dall'oralità alla parola scritta" organizzato dal Premio Grinzane Cavour dove Valentina Acava Mmaka è stata una dei relatori insieme ad altri venti scrittori africani tra cui l'ospite d'onore, il Premio Nobel Nadine Gordimer, esce il nuovo romanzo dell'autrice, Cercando Lindiwe.
Una
vicenda di donna emblematica sullo sfondo del Sud Africa durante l’apartheid
Ho vissuto il Sudafrica rinchiusa nel mio ' ghetto' di privilegi, quelli conferitimi in modo del tutto naturale dal colore della mia pelle. I segnali della segregazione erano palesi e ossessivi, ovunque: Whites only - Sleg blankes informavano le segnaletiche bilingue inglese-afrikaans poste a ogni angolo di strada, davanti alle scuole, agli ospedali, ai luoghi pubblici. Caratteri cubitali bianchi su sfondo nero, come a ribadire ancora una volta la supremazia della razza padrona. [...] Sera, Simon, Francis, Mapisa, tumelo, Luka, Jobo e molti altri sono stati i miei primi legami con l'altro volto del Sudafrica, un volto di cui conoscevo le sembianze senza poterne sentire palpitare le vene. Loro hanno cominciatio a solleticare la mia curiosità bambina, allentando pian piano il morso che mi costringeva all'accettazione di un sistema inamovibile che aveva legittimato il razzismo. Considero questa esperienza unica ed eccezionale il privilegio più grande concessomi dalla Vita. Da qui nasce il mio impegno di responsabilità sociale nei confronti di un continente che è la mia coscienza più intima, che posso riassumere con i versi di Ingoapele Mandingoane: "Africa mio principio, Africa mia fine" (Valentina Acava Mmaka) ......................... "Torno per prendere il mio posto nella storia come sudafricana" Per
sfuggire al clima di violenza dell’apartheid, Lindiwe e suo
marito Bongani decidono di emigrare, per salvarsi e continuare la
lotta. Ma nell’esilio, Lindiwe perde la sua identità.
In un mondo che non si sforza neppure di pronunciare il suo vero
nome, perché “troppo difficile”, Lindiwe diventa
Ruth, una figura anonima, rinunciando alla priopria identità. ..................... Dalla "Postfazione" di Maria De Lourdes Jesus "Sin dalle
prime pagine che ho letto del libro di Valentina Acava Mmaka, sono
stata presa da una profonda emozione. D'improvviso mi sono ritrovata
a rivivere i tempi in cui la lotta contro l'apartheid ci aveva tutti
coinvolti con forte passione. Erano i giorni, gli anni, in cui ogni
azione era tesa a denunciare una delle ingiustizie più atroci
della storia dell'umanità: la discriminazione violenza cieca
e bestiale basata solo sul colore della pelle. [...]
Approfondimenti su Vocidalsilenzio: intervista a di Valentina Acava Mmaka Migrare...migrando.
Città identità culture" di Valentina Acava Mmaka Intervista a più voci sulla quarta edizione del convegno "Culture e letteratura della migrazione" a cura di Valentina Acava Mmaka Io...Donna...Immigrata (scheda bibliografica)
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