Musi Gialli
Cinesi,
giapponesi, coreani, vietnamiti e cambogiani: i nuovi mostri del nostro immaginario
di Fabio Giovannini
Fabio Giovannini Musi Gialli - Cinesi, giapponesi, coreani, vietnamiti e cambogiani: i nuovi mostri del nostro immaginario. Edizioni
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Il testo analizza il pregiudizio che tuttora permane verso i "musi gialli"
(come venivano chiamati gli orientali in tante pellicole hollywoodiane di guerra,
dove John Wayne faceva strage di "formiche" giapponesi o coreane),
e lo sviluppo di questo specifico razzismo nel nostro immaginario. In particolare
nei romanzi, nel cinema e nel fumetto, da “Turandot” al “Grand Guignol”, dove
i cinesi sono associati a torture ed efferatezze, da Ming, il nemico giurato
di Flash Gordon dalla pelle gialla, ai romanzi su Fu Manchu, "il diabolico
cinese" che anticipa il ritratto del cattivo per eccellenza dei nostri
anni, bin Laden. Un pregiudizio che si è alimentato con Pearl Harbor
e la Seconda guerra mondiale e poi con i conflitti in Corea, Vietnam e Cambogia,
passando attraverso il terrore occidentale per le orde rosse del presidente
Mao. Tutta la cultura orientale è stata considerata una minaccia, come
dimostrano le polemiche sull'iperviolenza dei film cinesi di kung fu o sui cartoni
animati, i fumetti e i giochi elettronici giapponesi che insidierebbero l'infanzia
occidentale. Il libro è accompagnato da numerose illustrazioni (foto
di film, immagini di fumetti, cartoline razziste del passato). [dalla nota
editoriale]
Approfondimenti su Vocidalsilenzio:
"Sorci verdi e Musi gialli" (due letture di Alberto Melandri)