Musi Gialli

Cinesi, giapponesi, coreani, vietnamiti e cambogiani: i nuovi mostri del nostro immaginario
di Fabio Giovannini

 

Fabio Giovannini

Musi Gialli - Cinesi, giapponesi, coreani, vietnamiti e cambogiani: i nuovi mostri del nostro immaginario.

Edizioni Stampa Alternativa
320 pagine, 14 euro


Il testo analizza il pregiudizio che tuttora permane verso i "musi gialli" (come venivano chiamati gli orientali in tante pellicole hollywoodiane di guerra, dove John Wayne faceva strage di "formiche" giapponesi o coreane), e lo sviluppo di questo specifico razzismo nel nostro immaginario. In particolare nei romanzi, nel cinema e nel fumetto, da “Turandot” al “Grand Guignol”, dove i cinesi sono associati a torture ed efferatezze, da Ming, il nemico giurato di Flash Gordon dalla pelle gialla, ai romanzi su Fu Manchu, "il diabolico cinese" che anticipa il ritratto del cattivo per eccellenza dei nostri anni, bin Laden. Un pregiudizio che si è alimentato con Pearl Harbor e la Seconda guerra mondiale e poi con i conflitti in Corea, Vietnam e Cambogia, passando attraverso il terrore occidentale per le orde rosse del presidente Mao. Tutta la cultura orientale è stata considerata una minaccia, come dimostrano le polemiche sull'iperviolenza dei film cinesi di kung fu o sui cartoni animati, i fumetti e i giochi elettronici giapponesi che insidierebbero l'infanzia occidentale. Il libro è accompagnato da numerose illustrazioni (foto di film, immagini di fumetti, cartoline razziste del passato). [dalla nota editoriale]

 

Approfondimenti su Vocidalsilenzio:

"Sorci verdi e Musi gialli" (due letture di Alberto Melandri)

 


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