Cheikh Ahmadou Bamba Dieye (Bamba)

 

n.0

Scusatemi!
Sono nato con un colpo di fucile al cuore
Non ho sentito il canto del gallo
Non c’ero all’omicidio del bambino
I risi ,sorrisi sparsi
Sul letto dello sguardo
Scusatemi lettori!
C’è chi non berrà mai la mia linfa
Sangue stellato dentro le vene di una pena
Nessuno mangerà la mia carne

Il suo strillo si sente sulla moneta
Scusate
Devo cenare sulla mia tomba
Amore perché non dormi con me?
Ho la testa tagliata e tanti sogni
Un cuore arginato nei ricordi
Pace tu non ti fermi mai da me
Il pianto dell’infanzia si fa solitudine
Scusatemi
Non mi sveglio al primo vagito dell’alba
Non posso gioire dentro una vulva
Cerco un utero dove stare in ibernazione
Mi eccito al corpo a corpo dei cuori
Al pensiero che rima,affila la mente
Scusa!
Non mi ami signora vita
Ti sono paria,ribelle,antipatico
Me ne vado come sono venuto
Un nobile gesto a colpo di fucile

Abcd

N.2

Non posso più scrivere
Quando scorre la gioventù
Non posso più scrivere
Nel buio della mia paura
Morire dissanguato di parole
Per paura del mistero
Partorire la metà dello specchio
Vedere la pura luce fuggire
Non posso più scrivere
Sentendo inverni più micidiali
Ascoltando il pianto delle stagioni
Di più scrivere con il latte madre
Senza la luce dei tuoi occhi
Con un cuore nudo di passioni
Non posso più scrivere
Senza far l’amore tutta la notte
Svegliarmi sul seno pieno dei ricordi.


Abcd

Migranti


Udite,udite
Parla la gente senza volto
Voce scesa dal Kilimangiaro
L’uomo di Calcutta,di Dakar
Dalle loro parole si simbolizza l’epopea
Sono andati
Con la mente avvolta di ricordi
Come l’ultimo velo che copre i loro cari
Sono andati
Aggrappati alle navi colme di sogni
Lasciando il lontano tramonto nella baia
Verso la speranza di un'altra alba
Appeso sulle piazze,lungo la scia dei vu cumprà
Sono andati
Voltando le mammelle di mamma Africa
Soli nel grembo delle onde
Sono andati
Perché la speranza come un fiore è sbocciata nel loro cuore
Loro immigrati venuti da così lontano.

Abcd

N.3

Essere!
Ho tanto voluto essere
Una finestra nella tua vita
Una porta ,una pentola,un divano
Essere!
Quello con cui si ride sempre
Quello con cui non si ha mai paura di lasciarsi andare
Essere!
Una fiamma appesa ai tuoi occhi
Un desiderio inciso sui tuoi fianchi
Quel bacio morto sulle tue labbra
Un San Bernardo lucido,vivace
Essere quella stella nel firmamento
Una stella con cui ti addormenti avvolto di luce
Essere un mattino, un sole,una canzone
Essere me stesso quando ti svegli
Fra i sospiri di un amore
Un’immagine, un volto che non si volta mai
Un’eternità alla fine così lunga.

Abcd

N.5

Sono un uomo
ricco di varietà
un uomo di mistero fuso nella civiltà
sono un uomo con la pelle tatuata dai colori dei 5 continenti
uomo dai mille e un braccio
uomo che dà e riceve
uomo perso in un’altra terra
mano che cerca l’unico che abita su questa terra
Polso!
Essere umano,uomo,umanità
Un uomo che
Con il fuoco del verbo cucina per il banco dei popoli
Una notte senza oppressi ,perseguitati,immigrati
Solo Pace e Amore.

Abcd

Africa


Parlo dei figli dei 5 continenti
Uomini e donne sradicati dalla terra
Terra sangue,terra polverosa,terra nera
Bambini nati sul cemento delle case popolari.
Africa!
Parlo dei figli della rabbia selvaggia
Popoli,etnie risucchiati nel sangue
Terra vuota,terra sola,nera
Là nel lontano,sbarcano su altre terre.
Africa!
Parlo dei figli che dormono su questo male
Di notte si svegliano,vedono male
Terra calda,terra sole,nera realtà
Figli dal parlare elegante,vivace,scintilla
Africa!
Parlo dei figli della terra africa
Il vostro sudore bagna sempre la memoria
La luce color rosso che dipinge il tramonto
Siete neri,terra nera,nero splendente
Africa!
Parlo con i ricordi sparsi nell’infanzia
Del bel tramonto che cala nella gola dell’orizzonte
Ai giochi fatti sull’occhio della luna buffone
Terra fresca,terra giovane,terra pace
Africa!
Parlo con l’occhio buio,corpi forti
Un leone,signore del regno
Uomini forgiati nel caldo della bravura.
Sentite il canto delle donne,tornano
Africa!
Parlo!perché giunge l’alba
La terra reclama la sua bellezza
Una fanciulla che chiede l’amore del suo popolo
Vivere,vivere meglio,vivere in pace
Africa!
Corri sulla collina,il mondo ti aspetta!
Mettiti il tuo vecchio prato,i tuoi bimbi!
Parla!voce alta,occhi rispettosi
Efficace,veloce,sei il re leone.
Africa!
Senti le parole,trema la terra
Senti il risveglio tutto bello
Senti cantare fino all’alba
I polmoni gonfi d’orgoglio,
Africa!Africa!soffio eterno.
Africa!
Oh madre mia,dammi la mano
Oh padre mio,camminiamo sull’ascia del futuro
Fratelli,sorelle,niente più querelle
L’Africa rivuole la sua famiglia.

Abcd


N.8


La sorte non ha voluto che scrivo.
Equilibrare il freddo e il caldo
Coricare la verità nell’utero della vita
Sulle onde ben tristi ,
sogni una signora al lieto fine.
Ho tanto voluto alla sorte:
Il bianco nero della notte
Un ballo,un passo doble,una vita.
Ho tanto voluto,
al banco della coscienza arrostita
far traboccare l’identità.
Brindisi umanitario bevuto in un colpo
la mia pelle pesa quanto la storia
la mia memoria violenta sempre i popoli.
Sono confuso,la poesia fusa;
la pelle di capra che canta
la vita ,i lamenti di una terra
sono fuso,il verbo diffuso.
Dicono è tutto nero!
Ho tanto voluto dire a Dio!
Ma non ascoltano
Sono lupi e devono cibarsi di pecore
Il colore nero del futuro gli piace
Ho tanto voluto dire
Alla sorte che mi uccide
Che mi dà al macellaio
Quanto è rosso il sangue sulle ossa
Quanto il sole polverizza la sabbia!


Souvenir


Come ogni notte aspetto il tuo sorriso
Come ogni notte un tuo bacio
Madre
Come ogni notte aspetto il tuo abbraccio
Nel lontano freddo del paese
Fa freddo,fa buio
Si stanca d’amore di souvenir
Si gelano i nostri sogni
Madre
Si piange e si dimentica
Madre mia
Qui scintilla il nostro futuro
Sudore senza volto
Grandi torneremo sull’albero della vecchia Africa.

 

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