PREMIO PER LA LETTERATURA MIGRANTE PER L’INFANZIA 2009 Sono partito dall’altra parte del libro per incontrarti
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I vincitori sono
Barbara Pumhösel, Clementina Sandra Ammendola e
Viorel Boldis
I tre testi che hanno vinto sono tutti legati dal tema del viaggio, della
conoscenza, dell'idea di un mondo da esplorare. Non è facile scrivere
per bambini e ragazzi. Spesso si cade nell'errore di dovergli offrire un messaggio,
o - peggio ancora - una morale. Mentre sono le storie che - quando sono ben
scritte, ben raccontate - portano con sè infiniti messaggi, valori,
ideali e aggiungono qualcosa alla nostra visione del mondo, come direbbe Calvino.
Ecco le motivazioni della giuria, formata da Della
Passarelli, (direttrice della casa editrice Sinnos), Letizia
Tarantello (direttrice della Biblioteca Centrale per Ragazzi del
Comune di Roma), Cristina Alì Farah (scrittrice),
Lidia Capalvo (insegnante) e Cristina Fernandez
(Responsabile del Centro Documentazione Interculturale del CIES):
"Quello che ci è piaciuto nei tre testi vincitori è stata
proprio l'assenza di messaggi e moralismi, e la ricerca di di uno stile di
una forma, che fosse adatta a bambini e ragazzi. Abbiamo pensato di unire
le tre storie in un unico libro. E' una idea nuova, che vuole far diventare
anche l'oggetto libro un mezzo per viaggiare: da un linguaggio poetico, passando
per l'ironia, per arrivare alla realtà (che però non si chiude
alle possibilità di meravigliare). Il linguaggio delle parole, ma anche
quello delle immagini: così tre stili per diverse fasi della vita,
fra le quali si può "viaggiare", andare avanti e indietro.
Un libro che si può iniziare a leggere con un adulto, per poi leggerlo
(se lo si desidera davvero) da soli. Che si può lasciare per il fratellino
che verrà. Che si può riprendere in mano quando si è
più grandi".
Fascia 3-6
IL BAMBINO E LA LIANA, Barbara Pumhösel
Il testo ha una poeticità adatta anche ai bambini più piccoli.
Attraverso la lettura il bambino potrà viaggiare in una foresta con
alberi, fiori, animali e quindi colori, comportamenti, profumi. La liana è
il mezzo per esplorare, ma è anche quella che protegge dalla disattenzione
degli adulti. Grazie alla liana si può comunicare, come con un telefono,
si può salire, scendere, viaggiare e conoscere. Il bambino e la liana
verrà illustrato così che possa essere guardato e riguardato,
ricordando le parole che sono state lette ad alta voce, anche senza l'aiuto
di un adulto.
Fascia 7-10
SI DICE DI ME di Clementina Sandra Ammendola
Divertente e originale. Il pretesto di un vecchio tango argentino per raccontare
di una mucca, una mucca migrante: forse la migliore tra le mucche perchè
viene dalle Pampas, dove ci sono "mucche di molte razze" che possono
pascolare insieme. Ma la nostra mucca non crede davvero di essere la migliore:
"siamo tutti più o meno simili e abbiamo più o meno fortuna
nella vita". E così leggiamo di mucche indiane e olandesi: gli
animali più importanti del mondo, sempre costretti a migrare...
Attraverso ironia e ritmo ecco che ci viene raccontata la condizione di tanti
migranti. Accompagnano bene il testo le illustrazioni di Gabriela Rodriguez
Cometta, argentina anche lei, come l'autrice.
Fascia 11-13
AMIR di Viorel Boldis
Una scrittura asciutta e puntuale per raccontare la straordinaria avventura
di Amir, un ragazzino Afgano, arrivato in Italia piccolissimo e - poco più
che un bambino - scappato da una casa di accoglienza dove era stato portato
dopo la morte dei suoi genitori. Poche pennellate per descrivere quello che
è un destino comune a molti immigrati che arrivano nel nostro Paese:
senza diritti e senza speranze per il futuro. Eppure qualcosa accadrà
nella storia di Amir, e la speranza riaffiora in ognuno di noi. La particolarità
di questo breve racconto, oltre alla scrittura mai retorica e ridondante,
è nell'autore: Viorel Boldis è nato in Romania, emigrato in
Italia nel 1995, nel 2009 viene a raccontarci di un ragazzino afgano...
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