Sapori incontri fragranze

a cura di Melita Richter Malabotta e Lorenzo Dugulin

 

Melita Richter Malabotta e Lorenzo Dugulin (a cura di)
Sapori incontri fragranze
Coordinamento delle associazionie delle comunità di immigrati della provincia di Trieste, Trieste, 2006

 


Dopo "Sguardi e parole migranti",(premio Multietnicità 2006), questa è la seconda antologia edita da una associazione di immigrati in una regione, il Friuli Venezia giulia, collocata al centro dell'Europa; i testi propongono i sapori e le fragranze di genti diverse che si incontrano in un "appetitoso" dialogo ricco di stimoli e scoperte che si rinnova nel fluire della storia sociale, culturale e religiosa di queste terre.(dalla quarta di copertina)

Testi di

Vesna Alac, Alessandro Ban, Paola Bonesi, Nada Bucat, Mihai Mircea Butcovan, Irida Cami, Carmen Ceppa Palumbo, Ingrid Beatrice Coman, Martna Cossia Castiglioni, Marcella Croce, Leonor Delgado Franzot, Barbara Della Polla, Rando Devole, Lorenzo Dugulin, Manuela Dviri Vitali Norsa, Vojka Smiljanic Dikic, Julius Franzot, Michele Gangale, Dorotea Giorgi, Marina Giovannelli, Merima Hamulic Trbojevic, Charlotte Harding Browne, Irma Hibert, Annik Just, Kenka Lekovich, Natasa Mackuljak, Nesa P.Marojevic, Giovanni Matranga, Maria cristina Mauceri, Paola Mazzaroli, Milutin Mitrovic, Laura Moniz, Shoreh Motamedvaziri, Ali Mumin Ahad, Gabriella Musetti, Mir Naemi, Vesna paravic, Betina Liliàn Prenz, Melita richter Malabotta,Sergio Romanelli, Pino Roveredo, Dubravka Santolic Cherubini, Julien Sapori, Vesna Stanic, Elena Vellani, Marino Vocci, Laila Wadia

 

 

 

 

"...Quello che cercheremo di riportare con il mosaico dei ricordi affiorati su queste pagine non è altro che il tentativo di ricollegare le nostre memorie unite alle fragranze degli alimenti preparati con cura e, a volte con cerimoniali di sacralità propri alle forme culturali di altri popoli, diffuse nelle varie parti del mondo e custodite negli angoli profondi della nostra esperienza di vita. Cercheremo di gettare gli sguardi sulla memoria riflessiva, di raccontare quello che la attornia oggi e di cui noi siamo artefici. Infine, tenteremo di ricollegare la matrice dell'alimentazione a quella preziosa radice che unisce gli autoctoni ai viandanti e agli erranti del mondo; ospitalità, benessere e la loro infinita ricerca" (dall'Introduzione di Melita Richter Malabotta)


"Nell'infinita gamma di sensazioni che conduce dagli odori terribilmente nauseabondi ai sapori più soavi, l'essenziale non è soddisfare tutti i gusti, ma acquisire gli strumenti per perlustrare autonomamente le frontiere gastronomico-olfattive non ancora esplorate. Frontiere culturali che i poteri cercano in ogni modo di sigillare al fine di impedire il transito e la presenza sul proprio territorio si saperi/sapori estranei, "stranieri " (dalla Postfazione, di Lorenzo Dugulin)

 


A cura degli stessi autori: Sguardi e parole migranti, Trieste, 2005


 

Torna  alla prima pagina