Voglio un marito italiano
di Marina Sorina
Marina
Sorina |
"Ci
sono tanti motivi per decidere di andare via dalla propria terra,
abbandonare la famiglia, la lingua, le abitudini di una vita. C'é
chi si muove spinto dalle circostanze, chi per l'impulso dell'amore
o dell'avidità, per la voglia di trovare una famiglia o il
bisogno di rifuggire un passato turbolento. Arrivando in un paese
nuovo, c'è chi si mette in vendita e si gode il profitto, chi
s'imbarca nella frustrazione di un matrimonio combinato e chi riesce
a resistere alla solitudine. Alcune scelgono l'emulazione e cercano
di liberarsi dalle proprie radici; altre restano per sempre attaccate
al passato, eternamente aliene alla vita nuova che hanno scelto e
non hanno saputo fronteggiare fino in fondo" (dall'Introduzione,
pag. 11) ........................... Svetlana è una ragazza ucraina di vent’anni, giovane, carina, intelligente, con un sogno segreto: fuggire da un mondo, quello sovietico, che nei primi anni Novanta sta cambiando radicalmente e in cui la disoccupazione dilagante si accompagna a lavori fissi mal retribuiti. Il caso la porterà nel Bel Paese al seguito di un gruppo organizzato da “tour operator” promossi dalla mafia locale per fare acquisti in larga scala di merci di scarto europee da rivendere in patria. Ma in Italia lei è “una bellezza slava”, una diversità che non sempre paga, come scoprirà da subito... Attingendo alla propria esperienza personale, Marina Sorina affronta con coraggio e schiettezza il fenomeno dilagante dell’arrivo in Italia delle ragazze dell’Est e ci offre un racconto biografico di forte impatto. Mettendo in luce le sfumature e i pregiudizi che accompagnano queste nuove forme di immigrazione “romantica”, dà voce alle migliaia di donne che abbandonano la famiglia, la lingua e le abitudini di una vita per inseguire il sogno di un nuovo destino. (dalla quarta di copertina)
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L'autrice: Marina Sorina è nata a Charkov, in Ucraina, nel 1973. Ha studiato all’Università di Charkov e al Mahon Gold di Gerusalemme. Vive in Italia dal 1995. Ha pubblicato articoli e racconti su riviste letterarie quali Ostrov, Nevskij prospekt, Urbe et orbi, PiterBook (Russia), Sojuz Pisatelej (Ucraina), Zvenja (Israele) e Ulov-2000. Ha tradotto in russo un ciclo di poesie di P. P. Pasolini. Si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Verona con una tesi sulle traduzioni di Gogol in italiano. Dal 2005 svolge un dottorato di ricerca dedicato alla storia editoriale delle traduzioni dal russo in italiano.