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O.d.G. per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale - P.G.n.119259
di Silvia Fedeli
Ferrara 22/12/2014 - P.G. n. 119259
Al Sig. Sindaco del Comune di Ferrara
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara
OGGETTO: Ordine del Giorno per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale
PREMESSO
- che la cefalea nelle sue forme primarie (emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo) colpisce circa il 12 per cento degli individui.
L'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) con l'indagine «Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari», riferita all'anno 2005, effettuata su un campione complessivo di 60.000 famiglie, ha rilevato che tra le malattie croniche più diffuse tra la popolazione è stata indicata anche la cefalea, che interessava il 10,5 per cento della popolazione femminile, rispetto al 4,7 per cento rilevato nella popolazione maschile.
- che i dati dell'ISTAT sulla diffusione della cronicità per classi di età smontano un luogo comune che individua la cronicità come un problema della terza età. Per quasi tutte le patologie croniche si osserva un incremento all'avanzare dell'età. Fanno eccezione alcune patologie, tra cui la cefalea o emicrania ricorrente, che nell'Italia nord-orientale riguarda, per 106,0 unità per 1.000 persone la classe di età 25-44 anni, per 103,4 unità su 1.000 la classe di età 45-64 anni e per 81,4 unità su 1.000 la classe di età 75 e più. Si può quindi affermare che questa patologia si manifesta prevalentemente nel periodo più produttivo della vita dei soggetti.
CONSIDERATO
- che la cefalea cronica in particolare è una malattia invalidante in grado di limitare o compromettere severamente la capacità di far fronte ai propri impegni di famiglia e sul lavoro e, a differenza di quanto si possa immaginare comporta costi ingenti economici e sociali. In genere si tende a dividere i costi in diretti e indiretti. In questo caso, i primi riguardano tutte le spese relative alla diagnosi e al trattamento (visite ambulatoriali, ricoveri in ospedale, indagini diagnostiche eccetera), mentre i secondi sono riferiti all'incidenza delle assenze sul lavoro (ore di lavoro) e alla ridotta produttività sul posto di lavoro (minor attenzione, ridotta concentrazione eccetera).
- che secondo i risultati di studi condotti nel Nord America e in Europa, le continue limitazioni sociali e lavorative incidono negativamente anche sulla personalità e sull'umore del paziente che avverte una ridotta qualità della vita.
PRESO ATTO
- che il Consiglio Regionale della Regione Veneto ha approvato, con la delibera n. 76 del 20 ottobre 2011, una proposta di Legge Statale che dispone il riconoscimento della Cefalea Primaria Cronica come Malattia Sociale, mentre la Regione Lombardia e, successivamente la Valle d’Aosta, hanno dato alle Commissioni preposte al riconoscimento dell’invalidità civile indicazioni operative anche per la valutazione delle cefalee. Che la regione Lombardia, considerato che nelle tabelle ministeriali per la valutazione dell'invalidità civile non esistevano riferimenti utilizzabili, neppure in via analogica, per le cefalee, ha emanato la circolare 14 dicembre 2006, n. 30, che detta indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell'ambito dell'invalidità civile.
- che tuttavia l’attuale normativa è talmente insufficiente e frammentata da produrre una discrezionalità degli Enti preposti che a sua volta genera una tendenziale disparità di trattamento tra i pazienti, in base alla loro collocazione geografica. Le ricadute private e sociali causate dal dolore cefalalgico sono state sempre scarsamente considerate dalle Istituzioni, ma anche dal sapere collettivo. tuttavia la normativa risulta carente.
TUTTO CIÒ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- A riconoscere la cefalea primaria cronica come malattia sociale, data la rilevanza della patologia medica in questione.
- Ad attivarsi, per quanto di sua competenza, per favorire la sensibilizzazione delle attività dell’ Alleanza Cefalalgici (Al. Ce). Il gruppo operativo della Fondazione CIRNA Onlus (Centro Italiano di Ricerche Neurologiche Avanzate Onlus), costituito da pazienti e medici che lavorano di concerto per migliorare la qualità dell’assistenza e delle informazioni per soggetti affetti da “mal di testa”.
- Ad inoltrare presso l'Assessorato Regionale competente gli atti relativi a tale iniziativa, allo scopo di costituire impulso, affinchè il riconoscimento della cefalea cronica come malattia sociale possa formare oggetto di proposta di legge statale.
Approvato in Consiglio Comunale il 9 febbraio 2015