Giovanni
Pagliarini |
Non
si conosce la data esatta della nascita che si suppone intorno al
1809, ma di sicuro si sa che nacque a Ferrara, dove si dedicò
allo studio della pittura, forse sotto la guida del pittore milanese
Giuseppe Sarolli e di Gregorio Boari e, nella stessa città,
morì nel 1878. Anche la sua attività giovanile e la
sua formazione, sicuramente autonoma e di attenta e profonda ricerca,
sono alquanto oscure: egli, infatti, raggiunse interessanti risultati
di negazione e superamento del romanticismo nella grande tela dal
titolo "Predicazione di San Pietro e miracolo dello storpio" conservata
presso la Certosa di Ferrara e considerato il suo lavoro più
riuscito. In lui si notano, come il critico Claudio Savonuzzi ha puntualizzato,
vari influssi anche della scuola veneta che fanno presumere contatti
frequenti con l’Accademia veneziana e con pittori bolognesi e modenesi
come A. Malatesta. Gli anni veramente determinanti dal punto di vista
formativo furono quelli che trascorse a Venezia, dove assunse grande
importanza il legame culturale con il conte ferrarese Leopoldo
Cicognara, figura di spicco nella cerchia di personalità
come Michelangelo Grigoletti e Ludovico Liparini. |