Giosuè
Carducci |
Personalità
tra le più significative e rappresentative della poesia e della
cultura del diciannovesimo secolo, tanto che si è potuto parlare
non solo di una "scuola poetica" ma addirittura di una "età
carducciana", nacque a Valdicastello in Maremma nel 1835. Appassionato
lettore, fin dalla giovinezza, di testi latini attraverso i quali
cominciò a delinearsi la sua formazione umanistica, si laureò
presso la Scuola Normale di Pisa e si dedicò subito all’insegnamento.
Nel
1860 gli fu assegnato l’insegnamento di eloquenza presso l’Università
di Bologna, dove visse per tutto il resto della sua esistenza svolgendo
un’imponente attività di studioso e di critico letterario.
Approfondì, contemporaneamente, la sua conoscenza delle letterature
straniere, soprattutto tedesca e francese. In quegli anni conferì
un’impronta sempre più laica alla sua poesia, mentre le sue
convinzioni politiche si orientarono in senso repubblicano e la sua
attività letteraria fu soprattutto impegnata nella polemica
politica; fu in quel periodo che Carducci consolidò la propria
fama di poeta nazionale e di guida della coscienza culturale italiana
attraverso un’ampia produzione, poi raccolta in "Rime nuove" e "Odi
barbare" (1861-1889). |