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Rapporto istituzionale dei Consiglieri e del Presidente
Archivio legislatura 2009 - 2014
Dall’inizio di questa consiliatura, troppo spesso sono dovuto intervenire per confutare le false rappresentazioni della realtà da parte del Consigliere Tavolazzi, resta molto difficile mantenere un confronto nell’ambito della correttezza istituzionale con chi pretende di disattendere sempre e comunque le regole democratiche che disciplinano le attività di un organo rappresentativo come il Consiglio Comunale.
Il programma di massima dei lavori del mese di aprile è stato presentato in marzo con il calendario di tutte le Commissioni e i relativi Consigli per la discussione dei bilanci consuntivi della AFM, Istituzione Scuola e del Comune.
Nella seduta del 14 u.s., al fine di razionalizzare i lavori del consiglio, ho proposto di concentrare le delibere nei consigli del 26 e 2 7 aprile, utilizzando tutti i giorni feriali antecedenti per le attività delle commissioni e ho presentato il programma dei lavori per le settimane successive, soltanto dopo venti minuti ( da registrazione), il Consigliere Tavolazzi, proponeva di convocare il Consiglio lunedì 19, con all’ODG. le informative sui consuntivi della: “Fondazione Teatro, Ferrara Arte tutto ciò che ruota attorno al Comune che non passa dal Consiglio Comunale come approvazione formale”.
Circa tale proposta, altri Consiglieri facevano notare che il 19 era l’unica data utile per la convocazione della 1^ commissione, resasi necessaria proprio per il supplemento di materiale richiesto poche ore prima della commissione del 13 u.s. dallo stesso Tavolazzi.
Mentre il sottoscritto spiegava che le regole del Consiglio non consentono veri approfondimenti, come è possibile fare invece nelle commissioni, le innumerevoli audizioni svolte nell’ultimo mese ne sono la riprova, pertanto ho invitato i presidenti delle commissioni competenti a programmare, allorquando saranno disponibili i consuntivi, la convocazione di specifiche commissioni.
Quando il Consigliere parla di garanzia delle prerogative dei Consiglieri, si riferisce alla sua pretesa di imporre l’agenda delle priorità che devono sempre e comunque prevaricare le priorità degli altri, chiede di discutere una programmazione, salvo poi pretendere modifiche alla programmazione per imporre una sua priorità.
Troppo spesso sono dovuto intervenire per salvaguardare le prerogative e il rispetto degli altri Consiglieri, imponendo la difesa delle regole dal sistematico tentativo del Consigliere Tavolazzi di disattenderle.
Già altre volte il Consigliere Tavolazzi ha svilito la mia attività di garante dei lavori del Consiglio, connotandola come burocratica, ora è passato al dileggio, ma questo non scalfirà minimamente la mia determinazione a far rispettare le regole perché ritengo che la democraticità delle istituzioni può essere garantita soltanto dalla condivisione e rispetto delle regole.