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Sull'acqua potabile, "troppa tranquillità"
Archivio legislatura 2009 - 2014
(1-3-10) Da giorni a Ferrara riceviamo messaggi tranquillizzanti sulla potabilità dell’acqua, messa a serio rischio dalla chiazza oleosa proveniente dal Lambro. Perché non viene resa nota la lista degli inquinanti monitorati ed i valori misurati? Perché in Veneto l’Arpav ha riscontrato un pesante inquinamento da "1.2 dicloroetano" o cloruro di etilene? Perchè è scattato il divieto di utilizzo di acqua per scopi alimentari nei comuni di Porto Tolle, di Ariano Polesine, di Papozze e (parzialmente) di Taglio di Po, con un'ordinanza emessa ieri sera dai rispettivi sindaci, in base alle analisi dell'acqua prelevata alle foci del Po, nella quale è stata rilevata la presenza del citato composto cancerogeno, nocivo ed irritante anche per le vie respiratorie? Le analisi che inducono tanta serenità a Ferrara sono sotto la responsabilità di Hera, dell’Arpa o dell’Asl? Quali elementi oggettivi hanno indotto il sindaco Tiziano Tagliani a non emettere ordinanze in merito all’uso dell’acqua potabile per scopi alimentari? I cittadini ferraresi meritano urgenti ed esaustive risposte!