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Elysium atestinum di Giulio Cesare Bordoni
 

Biblioteca Ariostea - I codici Estensi
Catalogazione

 


CLASSE II 154

Membr.; fascicoli legati; 1512-1520 desumibile; cc. 12; mm 211 x 125 (c. 1r), mm 211 x 127 (c. 7r), mm 210 x 125 (c. 12r).

CARTE: cartulazione a cifre arabe scritta a lapis eseguita da M. B. (1999) e collocata nel margine inferiore esterno. E' bianca la c. 12v.

FASCICOLAZIONE: 2 ternioni (cc. 1-12).

RIGATURA: tracciata ad inchiostro.

SPECCHIO RIGATO: tipo A. DEROLEZ n. 11; c. 8r presa in esame: mm 140 x 81, marg. sup. 23, inf. 47, est. 30, int. 15.

RIGHE: in numero di 20; non utilizzato il primo rigo.

SCRITTURA E MANI: Italica. Unica mano di scrittura. Inchiostro marrone. Titolatura dorata in capitale.

DECORAZIONE: 1512-1520. Iniziali semplici. Pagine ornate: 1, c. 1r. L’apparato decorativo del codice è esclusivamente limitato ad un frontespizio a piena pagina che reca nei margini superiore ed interno semplici elementi fitomorfi e decorativi; nella bordura esterna un fregio, costituito da una decorazione a candelabre, è dominato al vertice da un’aquila imperante ad ali spiegate; infine nel bas de page lo stemma Este-Gonzaga, sostenuto da due sfingi, raffigurate da figure femminili alate con la parte inferiore e le zampe anteriori del corpo leonine, disposte simmetricamente ai lati.

LEGATURA: coperta (mm 212 x 128) non originale floscia in pergamena violacea. Da testimonianze archivistiche si apprende che in origine la coperta era in cuoio verde. A questo proposito si veda l’area Storia del manoscritto.

STORIA DEL MANOSCRITTO: Si tratta di un esemplare di dedica a Isabella d'Este - all'epoca già marchesa di Mantova per via del matrimonio con il marchese Francesco Gonzaga avvenuto nell'anno 1490 - come recita la dedica a c. 1r: «AD DIVAM ISABELLAM ESTENSEM MANTUAE MARCHIONISSAM» e come si evince dalla presenza nel bas de page dello stemma degli Este e dei Gonzaga a suggellare l'unione nuziale. Il codice è databile agli anni 1512-1520 sulla base di alcuni elementi intrinseci al testo quali: l’accenno alla battaglia di Ravenna dell’11 aprile 1512 (v 322) in cui l’artiglieria di Alfonso I, al fianco degli alleati francesi, sconfisse gli spagnoli sostenitori del pontefice Giulio II; l’allusione all’Isola del Belvedere sul Po fatta realizzare da Alfonso I negli anni fra il 1514 e il 1516; il sottaciuto riferimento a Francesco Gonzaga (vv 311-312) e alle preoccupazioni per il territorio di Mantova (vv 301-303) insidiato dai nemici (Francia); l’esplicita menzione del cardinale Ippolito d’Este (v 286), fratello di Isabella, morto il 2 settembre 1520, che all’epoca della composizione del poemetto era ancora in vita.
L’inventario dei libri di Isabella, conservato presso l’Archivio Gonzaga di Mantova e pubblicato nel 1903 da Alessandro Luzio e Rodolfo Renier, ci documenta la presenza del codice a Mantova. Fra i libri della marchesa difatti compaiono i «Versi latini di Cesare Bordono scritti a mano in carta pergamena in ottavo coperti di corame verde». E’ nota la dispersione della libreria di Isabella la cui sorte è strettamente connessa a quella dei codici dei Gonzaga, e la cui unitarietà andò smembrata già nel primo Seicento e poi nel corso del Settecento. Girolamo Ferri nell’edizione critica del manoscritto stampata nel 1780 sostiene che il codice - prima di divenire possesso di Alfonso Varano di Camerino (1705-1788) che lo donò poi alla Biblioteca come dimostra la nota a c. 12r «Donato alla Pubblica Biblioteca da S. E. il Sig.r Don Alfonso Varano l'anno 1774.» - si trovava presso un certo Battista Barbieri da Brescia.
Sul piatto anteriore del codice due antiche segnature scritte ad inchiostro bruno: la più antica «N.° 158»; la più recente «n.° 154 N A 5».


cc. 1r-11v
Scaliger, Iulius Caesar <1484-1558>, Elysium Atestinum (c. 1r)

Testo
inc.: Huc mecum liquidis Aurae Permessides undis/ (c. 1r)
expl.: Emicat, et rutilos iaculator fulgidus ignes./ (c. 11v)


BIBLIOGRAFIA NON A STAMPA
BCAFE, Codices Manuscripti Bibliothecae Pub. Ferrariensis, 1815, p. 188. [= P. CAVALIERI]
BCAFE, Manoscritti della Biblioteca di Ferrara illustrati e descritti, in Busta Antonelli 5, scheda n. 531.
BCAFE, Catalogo Manoscritti Classe II, (dattiloscritto) n. 154.

BIBLIOGRAFIA A STAMPA
G. FERRI, De Julii Caesaris Bordonii, Elysio. Commentariolum, in Raccolta ferrarese di opuscoli scientifici e letterari di Ch. autori italiani, Venezia, Stamperia Coleti, 1780, V, pp. 189-202, [201].
J. C. BORDONIUS, Elysium, a cura di G. FERRI, in Raccolta ferrarese, cit., pp. 203-216.
A. F. TROTTI, Le delizie di Belvedere illustrate. Raccolta di documenti editi ed inediti, in “Atti della Deputazione ferrarese di storia patria”, serie prima, 1889, vol. 2, pp. 1-32, [4-6].
A. LUZIO, R. RENIER, La coltura e le relazioni letterarie di Isabella d’Este Gonzaga. Appendice prima, in "Giornale Storico della Letteratura Italiana", XLII (1903), pp. 75-87, [77, n. 51].
J. F. C. RICHARDS, The Elysium of Julius Caesar Bordonius (Scaliger), in "Studies in the Renaissance", IX (1962), pp. 195-217.
P. O. KRISTELLER, Iter Italicum, London-Leiden, 1963, I, p. 54.
M. BILLANOVICH, Benedetto Bordon e Giulio Cesare Scaligero, in “Italia Medioevale e Umanistica”, XI (1968), pp. 187-256, [220-221, 230-234, 248]
A. CHIAPPINI, Notizie di codici estensi presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara, in Gli Estensi. La corte di Ferrara, a cura di R. IOTTI, Modena, Il Bulino, 1997, pp. 352, 355.
M. BONAZZA, (scheda 5), in Un Rinascimento singolare. La corte degli Este a Ferrara, Bruxelles, Palais des Beaux-Arts, 3 ottobre 2003 - 11 gennaio 2004, a cura di J. BENTINI, G. AGOSTINI, Gand, Editions Snoeck - Silvana Editoriale, 2003, p. 48.
M. BONAZZA, (scheda 130), in Gli Este a Ferrara. Una corte nel Rinascimento, Ferrara, Castello, 14 marzo – 13 giugno 2004, a cura di J. BENTINI, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2004, p. 368.

FONTI
G. FERRI, De Julii Caesaris Bordonii Elysio. Ad Amplissimum Praesulem Ioh. M. Riminaldium Sacrae Romanae Rotae XII Virum de Pontificia Ferrariensi Academia Praesidem Optime Meritum. Commentariolum. Segue: Julii Caesaris Bordoni Elysium Atestinum ad Divam Isabellam Estensem Mantuae Marchionissam, ms., sec. XVIII (1780), BCAFE, Collezione Antonelli, 129.
J. C. BORDONIUS, Elysium, a cura di G. FERRI, in Raccolta ferrarese, cit., pp. 203-216.
J. F. C. RICHARDS, The Elysium of Julius Caesar Bordonius (Scaliger), cit., pp. 207-217.
M. BILLANOVICH, Benedetto Bordon e Giulio Cesare Scaligero, cit., pp. 187-256.
F. CONTI, Illustrazioni delle più cospicue e nobili famiglie ferraresi tanto estinte quanto viventi fino all'anno 1800, Ferrara, Tipografia della Pace, 1852.
Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1949-1950, 35 voll. (ristampa fotolitica dell'ed. 1929-1937); [1949], XXX, sub voce.
Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, Ente per l'Enciclopedia cattolica e per il libro cattolico, 1948-1954, 12 voll; [1953], XI, sub voce.
A. DEROLEZ, Codicologie des manuscrits en écriture humanistique sur parchemin, II, Catalogue, Turnhout, Brepols, 1984, [sub Fiche-mémento].
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1960-; [1989], XXXVII, sub voce.
L. CHIAPPINI, Gli Estensi. Mille anni di storia, Ferrara, Corbo Editore, 2001

 

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