Ignoto
Ritratto di Ludovico Ariosto
Ritratto di Ludovico
Ariosto, sec. 17
Olio su tela, cm 107x87
Sala Ariosto
inv. 3441
Il poeta è qui ritratto in dignitoso atteggiamento,
di profilo rivolto verso destra con un ricco costume con gorgiera
e polsi bianchi, la mano destra è posata sul volume del Furioso.
Copia dell’originale di Dosso Dossi ma di
proporzioni maggiori da attribuirsi all’inizio del diciassettesimo
secolo proveniente dalla collezione Canonici e restaurato dal pittore
Luigi Cavenaghi che l’aveva ascritto erroneamente al Dossi.
Il dipinto è pregevole per la luminosità della testa rivelando un'abile
tecnica pittorica, mentre la parte inferiore sembra di altra mano;
notevole anche la cornice in legno intagliato con decorazioni dorate.
Fu donato alla Biblioteca Ariostea nel 1920, da Antonia e Giuseppe
Gatti Casazza, in occasione delle nozze della figlia Malvina
col marchese Renzo Paolucci delle Roncole, insieme
al cavalletto sul quale è collocata una piccola pergamena recante
l’iscrizione della donazione.
Come risulta infatti da una lettera dell'allora direttore della
Biblioteca Giuseppe Agnelli
al sindaco di Ferrara, datata 9 giugno 1920, nella quale lo informa
dell'avvenuto trasferimento dell'opera presso Palazzo Paradiso.