LA STORIA

L'ADDIZIONE ERCULEA

Dopo la guerra contro Venezia e l’assedio subito da Ferrara nel 1484 il duca Ercole I d’Este si rese conto della necessità di dotare la città di una più moderna cinta di mura difensive. Questa esigenza fu probabilmente all’origine di una delle maggiori operazioni urbanistiche del Rinascimento, che avrebbe più che raddoppiato l’area della città racchiusa dalle mura e avrebbe conferito alla capitale estense le dimensioni e lo splendore delle maggiori città europee. Fu l’architetto di corte Biagio Rossetti a trasformare le ambizioni del duca in un preciso piano urbanistico, che venne realizzato nelle sue linee principali negli anni dal 1492 al 1510.

L’importanza e l’unicità dell’Addizione ferrarese rispetto agli altri interventi urbanistici dell’epoca non sta solo nelle maggiori dimensioni ma soprattutto nell’originalità della sua concezione, che riuscì ad armonizzare la volontà di autorappresentazione simbolica della corte con le esigenze funzionali della città reale.