Il Regolamento dell'autonomia (Dpr. 275/99), all'articolo 3 comma 1, introduce il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) definendolo come il "documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia". Il medesimo Regolamento al comma 2 specifica che "il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità". Esso è pubblico e deve essere consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.
Il P.O.F., allora, si configura come il momento qualificante di svolgimento del ruolo propositivo, progettuale e decisionale della collegialità della scuola, collegialità che si esprime attraverso i professionisti che vi operano, docenti e dirigente scolastico, in sintonia di scelte con le famiglie degli alunni e tenendo conto delle attese e delle richieste della comunità territoriale.
All'interno del Piano, la programmazione dell'attività educativa e didattica risponde essenzialmente ad una esigenza di organizzazione delle risorse (di personale, beni e servizi) di ciascuna istituzione scolastica e del territorio verso il raggiungimento, entro un certo periodo di tempo, delle finalità generali della scuola pubblica e di quelle più specifiche del territorio in cui ogni istituzione scolastica è collocata.
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