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Il Museo della Shoah
ARCHIVIO: Agorà - la piazza virtuale dei ferraresi
Il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah
La legge 91/2003 istituisce a Ferrara il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah, dedicato alla storia degli Ebrei in Italia ed alla tragedia dell'Olocausto. Anche questa è un’occasione importante per lo sviluppo della città. Non solo perché essa vedrà aumentato il proprio patrimonio museale, ma anche perché con la sua realizzazione verrà ridisegnato un intero comparto cittadino che dalla Darsena si collega al centro medievale e al Ghetto.
Come è noto, l’edificio delle ex Carceri di Via Piangipane è stato individuato come sede del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah. Si tratta di uno stabile che l’Agenzia nazionale del Demanio ha recuperato dalla Patrimonio Spa per conferirlo al Ministero dei Beni e delle Attività culturali proprio per la realizzazione del museo. Anche questo progetto impone dunque di valorizzare tutta l’area ex Mof e riprogettare l’intero sistema dei parcheggi Sud, trasformandoli in luoghi di sosta ma anche di servizi turistici e di accesso.
Il museo si avvarrà per le attività di ricerca e documentazione della collaborazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), mentre la sua realizzazione competerà al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Il Comune di Ferrara avrà principalmente compiti in ambito urbanistico e parteciperà alla gestione delle fasi per la realizzazione del museo unitamente al Ministero dei Beni Culturali, la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia Romagna, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il CDEC e altri soggetti pubblici e privati.
I tempi di realizzazione di questo progetto dipendono essenzialmente dal Ministero dei Beni culturali; l’idea è di far coincidere la sua apertura con i festeggiamenti per i 150 dello Stato Italiano che si celebreranno nel 2011.
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Scheda tecnica sul museo