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O.d.g. contro l'omofobia pg. 52947/2010

Archivio legislatura 2009 - 2014
Ordine del giorno contro l’omofobia

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE
in Italia si susseguono casi di omofobia, di cui si riportano solo alcuni esempi recenti:
29 maggio 2010, Roma, violenta aggressione omofoba contro ragazzo ventiduenne;
Il l° settembre 2009 a Torino un ragazzino di 16 anni viene duramente picchiato dal padre al quale ha dichiarato di essere gay. La stessa sera, a Roma, due bombe carta sono lanciate contro un gruppo di ragazzi radunati davanti a un bar nella cosiddetta "Gay Street";
l’11 settembre 2009 a Firenze, poche ore dopo una fiaccolata contro l'omofobia, un giovane di 26 anni è pestato a sangue, dopo una serie di commenti omofobici, da due italiani che gli fratturano il naso, la mandibola ed entrambi gli zigomi;
il 19 settembre 2009 a Roma viene lanciata una molotov contro l'ingresso della discoteca Qube, sede di una nota serata gay e già oggetto di un'altra intimidazione in agosto;
il 30 settembre 2009 a Torre del Lago un turista gay australiano viene avvicinato da un gruppo di italiani che lo rapinano dopo avergli fratturato il naso ed avergli incrinato due vertebre;
l'Il ottobre 2009, in via del Corso a Roma, Massimo Fusillo, collaboratore della Cineteca di Bologna, ed il compagno Francesco sono aggrediti da un gruppo di sei giovanissimi. Francesco è colpito alla testa e all'inguine con un casco;
il 13 ottobre 2009 a Padova un gruppo di magrebini, infastiditi da un bacio fra due ragazze, ne picchiano una, scaraventandola a terra e invocando la lapidazione. Lo stesso giorno, in provincia di Agrigento, due minorenni dichiaratamente gay sono aggrediti e picchiati all'uscita della scuola;
il 15 ottobre 2009 a Napoli un giovane insegnante viene aggredito, picchiato e minacciato con un coltello in quanto omosessuale mentre aspettava la metropolitana. La sera stessa a Roma, una transessuale di 45 anni viene inseguita ed investita da un'auto che la lascia a terra priva di sensi e viene poi sottoposta ad operazione chirurgica alla testa. Poco più tardi, sempre a Roma, quattro ragazzi sono aggrediti da un uomo e colpiti con una mazza da baseball di fronte ad uno storico locale gay.
PRESO ATTO CHE
questi sono solo alcuni dei tanti episodi che si susseguono con una frequenza inquietante e che evidenziano il clima di violenza e intolleranza nei confronti delle persone omosessuali e transessuali
CONSIDERATO CHE
in data 13 ottobre 2009, la Camera dei Deputati ha votato, approvandola, una pregiudiziale di costituzionalità contro il testo unificato concernente l'introduzione della circostanza aggravante inerente all'orientamento o alla discriminazione sessuale;
nella pregiudiziale si afferma che la proposta di legge introduceva, in violazione dell'art. 3, un trattamento differenziato fondato su un elemento irragionevole, che risiederebbe nel fatto che l'espressione "orientamento sessuale" comprenderebbe "qualunque orientamento, ivi compresi incesto, pedofilia, zoofilia, sadismo, necrofilia, masochismo eccetera";
tale affermazione è del tutto incongruente ed errata. Infatti, l'espressione "orientamento sessuale" non corrisponde a nessuno dei fenomeni sopra elencati, essendo una condizione personale ascritta e avendo una sua precisa definizione scientifica come attrazione emotiva, romantica e/o sessuale verso una persona del proprio sesso o del sesso opposto. Altresì nel suo contenuto legislativo la dizione "orientamento sessuale" non comprende le sopra menzionate condotte erotiche che invece rappresentano disturbi del comportamento sessuale;
proprio l'asserita arbitraria assimilazione tra "orientamento sessuale" da un lato, e condotte erotiche quali incesto, pedofilia, zoofilia ecc. dall'altro, costituisce una disparità di trattamento del tutto irragionevole, e ciò perché, com'è evidente, l'orientamento sessuale è cosa ben diversa dalle predette condotte, che si caratterizzano tutte come indirizzate a specifiche categorie di soggetti che non possono catalogarsi in base all'orientamento sessuale. Così, ad esempio, un pedofilo è tale in virtù dell'età della sua vittima, a prescindere dalla circostanza che la vittima abbia o meno il suo stesso sesso. Analogamente, un necrofilo è tale in virtù del fatto che la sua vittima è morta, cioè, ancora, a prescindere dalla circostanza che la vittima abbia il suo stesso sesso o quello opposto;

l'ordinamento italiano e sovranazionale già sanziona, con norme di natura penale, le condotte erotiche sopra elencate, che sono considerate dannose per la vittima, mentre protegge espressamente l'orientamento sessuale, per esempio contro le discriminazioni nei luoghi di lavori o nella definizione dei requisiti per lo status di rifugiato;
risulta chiara ed evidente la confusione del legislatore nell'accomunare una condizione personale a dei comportamenti che nulla hanno in comune, ingenerando in ogni caso, proprio con tale sovrapposizione, una vera e propria discriminazione ai danni delle persone omosessuali, andando contro la legislazione italiana e comunitaria vigente;
di conseguenza le censure di incostituzionalità sollevate nella pregiudiziale risultano in realtà del tutto inesistenti e sembrano esprimere invece, surrettiziamente, la scelta politica di impedire che il problema dell'omofobia e della transfobia sia affrontato anche attraverso l'introduzione di una tutela di legge penale.
attualmente le persone omosessuali e transessuali non ricevono una tutela giuridica specifica contro i reati commessi a causa di omofobia e transfobia, a differenza di quanto accade per ogni altro ambito di discriminazione, quali il sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità; nel frattempo i reati a danno delle persone omosessuali e transessuali continuano a crescere e ad essere sottovalutati;
CONSIDERANDO ALTRESI' CHE
il 9 settembre 2009 il Presidente Napolitano ha espresso un richiamo alla «non discriminazione» e contro ogni forma di violenza nei confronti di donne e omosessuali;
il 18 Gennaio 2006 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che "condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale";

il 26 Aprile 2007 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione contro l'omofobia che ribadisce la sua "condanna verso i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli";
il Trattato di Amsterdam del 1998, ratificato dall'Italia, poneva come obiettivo dell'Unione europea la lotta alle discriminazioni fondate, tra l'altro, sull'orientamento sessuale;
gli articoli I0 e 19 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ratificato dall'Italia nel 2008, stabiliscono che: "Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione mira a combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica. la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale"e che può prendere i provvedimenti opportuni per combattere tali discriminazioni;
il decreto legislativo numero 216 del 2003 contiene norme contro la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale nei luoghi di lavoro;
dal combinato disposto degli articoli 10 e 18 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e dall'articolo 38 dello Statuto dei lavoratori risulta una fattispecie penale che tutela l'illegittima ricerca di informazioni sui dati personali dei lavoratori e che tra gli elementi della fattispecie vi è proprio l'orientamento sessuale;
CHIEDE
al Governo e al Parlamento della Repubblica Italiana di procedere in tempi rapidi all'approvazione di una buona legge che tuteli da atti di discriminazione e di violenza basati sull' orientamento sessuale e l'identità di genere, oltre che per la disabilità e l'età, come la legislazione italiana già prevede tramite la legge 122 del 1993, per le discriminazioni razziali o motivate da nazionalità, origine etnica o religione e che aiuti a rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono di fatto l'uguaglianza delle persone omosessuali e transessuali in tutti i campi della vita politica, economica, sociale e culturale;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a promuovere e sostenere, in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a una cultura delle differenze e alla condanna di una mentalità omofobica e transfobica, anche in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza;
- di trasmettere l'ordine del giorno al Presidente della Repubblica, al Governo Italiano ed alla Regione Emilia Romagna.
Simone Merli, Pd
Giorgio Scalabrino Sasso, Idv
Daniele Civolani, Sinistra Aperta
Enzo Durante, Laici Riformisti
Ultima modifica: 06-03-2013
REDAZIONE: gruppo psipri
EMAIL: gruppo-psi-pri@comune.fe.it
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