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Incontro pubblico "Di chi è la mia vita?"

Archivio legislatura 2009 - 2014
Questa iniziativa nasce con un doppio intendimento: 1). Contribuire alla conoscenza ed approfondimento attorno al tema del fine vita consentendo a tutti noi, singoli cittadini, di appropriarci del diritto a decidere autonomamente su cosa e come può o non può essere fatto sui nostri corpi se e quando non saremo in grado di esprimere il nostro consenso ai trattamenti sanitari, da qui il titolo “DI CHI E’ LA MIA VITA?”; 2) Chiedere all’Amministrazione Comunale di assumere la tutela delle nostre volontà anticipate istituendo il Registro dei Testamenti Biologici, da qui il sottotitolo “Il testamento biologico e la tutela dell’Amministrazione Comunale”.
Abbiamo organizzato questo incontro pubblico, cercando la disponibilità “contestuale” di persone di riconosciuto spessore scientifico e culturale, oltre che di esperienza diretta, che ci possono aiutare a comprendere gli aspetti medico-scientifici, giuridici e sociali legati all’esercizio del “diritto soggettivo” a scegliere della nostra vita nel momento più intimamente personale, cioè quello della sua fine e per questo ci siamo rivolti a: Mario Riccio medico-anestesista rianimatore, Consulta di Bioetica di Milano (conosciuto anche perché ha scelto di sccompagnare il fine vita di PerGiorgio Welby , Paolo Veronesi, Associato di Diritto Costituzionale della Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara) e Sandro Medici, presidente del X Municipio di Roma, uno tra gli ormai numerosi comuni, che ha attivato il Registro dei Testamenti. La partecipazione del vice Sindaco, a segnare l’attenzione del Comune di Ferrara per aprire gli adeguati percorsi istituzionali necessari.
Accanto a questo momento pubblico abbiamo predisposto un “quaderno” nel quale sono raccolti: la normativa vigente in Italia, una sintesi su come il fine vita è regolamentato nel mondo, alcuni interventi e commenti di esponenti del mondo laico, religioso e clericale , la giurisprudenza, un esempio di atto deliberativo per l’Istituzione del Registro dei Testamenti con relativa proposta di testamento. Il quaderno sarà disponibile, con un piccolo contributo, per i cittadini che desiderano approfondire l’argomento, e ciascuno potrà ritirare una proposta di schema di Testamento per esaminarla e riflettere sulle proprie scelte.
Molte sono, ormai, le Amministrazioni Comunali che nel nostro Paese hanno attivato i Registri, grazie alle lotte condotte ormai da anni dall’Associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale sia a livello Nazionale che Locale e, soprattutto, grazie a persone come Coscioni, Welby, Englaro, Nuvoli a cui tutti dobbiamo grande riconoscenza. Questo stesso incontro lo abbiamo realizzato grazie alla preziosa e puntuale collaborazione di Mina Welbty dell’Ass. Concioni di Roma.
Per fortuna, quindi, non siamo soli né tantomeno primi. Proprio per questo siamo convinti che anche nel nostro comune si possa istituire il Registro dei Testamenti Biologici e che lo si possa fare nel migliore dei modi.
Come Sinistra Aperta, proponiamo all’Amm.ne Comunale di Ferrara di aprire le procedure necessarie all’adozione di un atto deliberativo che, richiamandosi al ruolo di tutela dei diritti e delle libertà individuali dei suoi cittadini, preveda l’apertura di uno sportello comunale per accogliere tutte quelle singole persone che desiderano consegnare il proprio testamento biologico.
Come afferma Umberto Veronesi: l’argomento non è facile, è scomodo e fa male e non dovrebbe essere oggetto di scambio nel già incerto sistema degli appoggi tra i partiti. Il Testamento biologico è un atto di civiltà. Per questo neppure la politica ci impedirà di “negoziare” la nostra morte in condizioni di lucidità mentale: questo ogni singola persona può responsabilmente cercare di ottenere. Il Testamento biologico, rafforza l’alleanza terapeutica tra medico e paziente, decretando la fine di una medicina paternalistica e tecnocratica ed apre la via del ritorno a una medicina più umana, nella quale anche la paura ed il senso di impotenza del malato e del medico hanno un peso, accanto alla loro volontà.
Se anche il Parlamento Italiano (contrariamente a quanto avviene in moltissimi Paesi al mondo) non riuscisse a trovare l’accordo sulla legge, a meno che non si cambi la Costituzione Italiana e molte altre cosa ancora, il Testamento Biologico può essere considerato valido già oggi.
Meglio l’assenza di una legge che una cattiva legge contraria anche ai principi fondamentali della nostra Costituzione com’è la proposta della legge Calabrò.
In Germania, a esempio, il Testamento Biologico è diffuso in assenza di normativa dopo che nel 2003 la Corte Suprema Tedesca ha affermato il carattere vincolante delle disposizioni anticipate a cui hanno fatto ricorso sette milioni di cittadini.

Liliana Guidetti
Sinistra Aperta
Ultima modifica: 29-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Sinistra Aperta
EMAIL: gruppo-sinistraaperta@comune.fe.it
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